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					| Transportation, Accommodation, Logistication |  
					| Volo e date di A/R |  
					| In genere cerco i voli 3-6 mesi prima, su www.volagratis.com 
					e www. SkyScanner.com, così da acchiapparli a buon prezzo. Poi 
					verifico anche sul
 sito web della compagnia.
 Con SkyScanner indico un periodo ampio e poi cerco una 
					coppia di date A/R,
 corrispondente circa al numero di giorni che mi interessa, 
					guardando ai minimi
 di prezzo. Com’è abbastanza ovvio, i voli a prezzi e date 
					migliori partono da
 Roma e Milano.
 Limito il tempo di viaggio, scali compresi, a 20 ore. Poi 
					scelgo il volo di
 andata con partenza almeno dopo le 12, per comodità. Per il 
					ritorno partenza da
 BK dopo le 18, in modo da non arrivare in Italia in serata.
 Cerco di non prenotare i voli dallo stesso PC/sottorete/area 
					geografica usata
 per cercare informazioni, usando Tor, una VPN o comunque 
					variando l’IP.
 Le compagnie dichiarano che il check-in online apre un 
					determinato tempo prima
 del volo, tipicamente 24h. Tuttavia ho verificato che a 
					volte è invece possibile
 accedere alla procedura di scelta del posto anche parecchie 
					ore prima di quanto
 indicato. Uso poi http://SeatGuru.com per individuare un 
					buon posto.
 Generalmente Aprile-Luglio è per me un buon periodo. Ad 
					agosto ci sono le ferie
 italiche e quindi trovate un picco di connazionali (ad 
					alcuni piace ad altri
 meno, l’importante è saperlo). Settembre e ottobre sono 
					piovosi
 https://en.wikipedia.org/wiki/Pattaya#Climate. Il periodo 
					Dicembre-Febbraio è il
 più piacevole climaticamente, ma è anche il più affollato. 
					Interessante il
 periodo del Ramadan: meno gente da tutta l’enorme area 
					islamica
 http://it. wikipedia.org/wiki/Ramadan
 Devo riportare infatti che dai paesi arabi arrivano in gran 
					numero dei soggetti
 piuttosto repressi dal punto di vista dei rapporti con il 
					mondo femminile.
 Parlando in via generale naturalmente, non è tanto piacevole 
					doversi sorbire in
 disco le scene un po’ assurde di questi devoti dell’islam, 
					così voracemente
 affamati di sangue di vergini.
 Nello stabilire le date guardo anche le feste nazionali:
 http://www.timeanddate.com/holidays/thailand/
 http://www.boomboomme.com/resources/holidays/thailand/
 Es. Chinese New Year; Valentine’s Day; Qingming Festival; 
					Chakri Memorial Day;
 Songkran Festival; Songkran; Coronation Day; Loy Krathong 
					Festival; Christmas &
 New Year. Inoltre circa ogni ultimo fine settimana del mese 
					i thai si spostano
 nei loro posti di vacanza.
 Il periodo del Songkran 
					https://it.wikipedia.org/wiki/Songkran merita due
 chiacchiere in più. Si tratta del capodanno buddista ed i 
					festeggiamenti
 prevedono quello che gli anglofoni chiamano water-playing.
 Si svolge ogni anno a metà Aprile ma le date cambiano un po’ 
					a seconda della
 regione: 13-15 Aprile Bangkok, 13 Aprile Patong, 
					12/13-19Aprile Pattaya!
 Dunque in tutta la thai dura circa tre giorni, a Pattaya 
					invece, per la gioia
 del turista balneare, circa una settimana.
 Ne ho viste un paio di edizioni ed il mio giudizio è 
					semplice: un po’ d’acqua è
 divertente; anche un paio di giorni di battaglie acquatiche 
					sono OK; molta acqua
 per molti giorni è una palla insopportabile: appena esci di 
					casa vieni
 bombardato e fino alle 22 non c'è tregua. Molti negozietti 
					di massaggi per la
 disperazione chiudono, a meno di non attrezzarsi per 
					asciugare i customers
 inzuppati. Non puoi entrare grondante in un baretto di Soi6, 
					in un GoGo o
 GentsClub. Inoltra la BR è invasa, negli ultimi giorno di 
					delirio, da milioni di
 bancarelle che mettono le free-lancers fuori gioco.
 Pure parecchie chiks non sono troppo entusiaste, soprattutto 
					se ne hanno già
 vissute abbastanza edizioni. Direi che i più partecipativi 
					sono, nell’ordine:
 Lady-boys, faranghi deficienti (principalmente turisti 
					orientali che pensano si
 tratti di una variante idraulica strana ma divertente del 
					karaoke, ed
 australiani da palestra in mutandoni, cappellino ed occhiali 
					da sole fino a
 mezzanotte), bimbi e ragazzi.
 https://web.archive.org/web/20160428124759/http://pattayaone.net/pattayanews/223052/update-public-oral-sex-offender-regular-pattaya-bar-
 patron
 https://web.archive.org/web/20160423042651/http://pattayaone.net/videonews/223167/update-public-oral-sex-offender-regular-pattaya-bar-
 patron-2/
 I bar si trasformano in trincee e già dalla prima mattina si 
					preparano dei
 bidoni d'acqua a mo’ di munizioni e, per non farsi mancare 
					nulla, ci si mette
 dentro pure dei bei lingottoni di ghiaccio ....
 Inoltre, trasformando in modo abnorme e goliardico un 
					elemento specifico della
 simbologia buddista, si aggiunge anche del gesso ... 
					Funziona così: tu zampetti
 tranquillo per una Soi qualsiasi ed un ladyboy alto 2 metri 
					con la voce di
 Pavarotti ti accarezza amorevolmente, spataccandoti la 
					faccia con questa
 poltiglia di gesso ed acqua surgelata.
 L'ultimo giorno è puro delirio, con strade bloccate, musica 
					a palla dappertutto,
 ragazzine in delirio mistico, faranghi sull'orlo 
					dell'infarto, incidenti,
 feriti, contusi, scazzi vari, tasso alcolico a mille.
 Alcuni si difendono indossando un impermeabile che sembra 
					ricavato da una busta
 della spesa, col risultato di camminare sotto il sole dentro 
					ad una bolla di
 umidità e un megacondomone che ti si appiccica addosso.
 Chi si salva sono i carrettini con gli artropodi fritti, che 
					sembrano godere di
 un misterioso salvacondotto ma che comunque, per prudenza, 
					coprono le leccornie
 con un plasticone.
 Se vi trovate a Pattaya in quel periodo e ne avete 
					abbastanza di tutto ciò, è
 sufficiente allontanarsi dal fronte marino. Prendete la 
					Central o la Thappraya e
 muovete verso le colline che tutto passa, anche il 
					bumbum-house.
 In generale a me piace moltissimo girare in motorino ma in 
					quei giorni evito la
 città per motivi liquidi più che ovvii, comprendendo tra 
					questi sia acqua che
 alcolici. Inoltre i controlli di polizia sulle strade e nei 
					locali si fanno
 sistematici e più rigidi.
 Devo comunque riportare di essermi divertito a girare 
					accompagnato da una fatina
 in estasi ilare, essendo il clima di complicità rafforzato 
					dal particolare stato
 di mutua zupposità.
 |  
					| Immigrazione |  
					| Arrivando a BK viene assegnato un visto turistico con 30 
					giorni di validità. Le leggi thai in materia sono applicate rigidamente. Essere 
					ancora in Tailandia con
 visto scaduto è un reato grave, per il quale viene applicata 
					una multa di 500
 THB per ogni giorno di sforamento. E’ anche previsto 
					l’arresto. Dunque per
 permanenze superiori occorre concordare la cosa 
					preventivamente con le
 rappresentanze consolari in Italia (Milano, Roma, Genova e 
					Torino) . Sono
 possibili diverse combinazioni per periodi superiori ai 30 
					giorni:
 http://www.mfa.go.th/main/en/services/4908
 http://www.ufficiovisti.com/index.php/asia/thailandia/594-ambasciatathailandese-in-italia-e-consolati
 http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/paesi/dettaglio/thailandia.html
 http://www.stickmanbangkok.com/travel.html
 Direttamente in aereo viene consegnata la carta di sbarco da 
					compilare (date dei
 voli A/R, domicilio Thai, annual income!) . Metà del modulo 
					viene ritirato
 all’immigration-check, prima del recupero bagagli. L’altra 
					metà viene pinzata al
 passaporto ed è importante non perderla in quanto richiesa 
					in uscita dal paese.
 Tra procedure di sbarco, coda all’immigrazione ed attesa per 
					la riconsegna del
 bagaglio passa circa un’ora. Da sapere se si vuole prenotare 
					un taxi in anticipo
 e concordare un orario ragionevole.
 I divieti relativi all’importazione/esportazione vanno 
					considerati con motla
 serietà. Si tratta di reati penali la cui applicazione tende 
					ad essere di una
 rigidità sconosciuta ai latini. Soprattutto per quanto 
					riguarda droga,
 medicinali, valuta e pornografia:
 http://en.customs.go.th/content.php?ini_content=customs_offences&lang=en&left_me
 nu=menu_customs_offences
 |  
					| 1.3. Trasferimento da/per aeroporto
 Pattaya non dispone di un aeroporto, dunque occorre 
					spostarsi da quello di
 Bangkok, distante circa 120km. Di seguito una rassegna delle 
					possibilità.
 1.3.1. Bell Transport Company
 E’ un’ottima compagnia privata che fa servizio Door To Door. 
					Il tratto in
 autostrada si fa su un bus grande, ma per le stradine di 
					Pattaya utilizzano un
 minivan. Quando compatibile con gli orari dei miei voli l’ho 
					sempre usata.
 Il punto di partenza al Suvarnabhumi è indicato da un 
					cartello “Bell Travel
 Service” al livello 1, uscita numero 7. Il biglio costa 
					250THB ed include il
 trasferimento in mini-bus, dall’autostazione fino al punto 
					che avete scelto come
 drop-off, che in genere è la porta d’ingresso della propria 
					sistemazione.
 Simmetricamente, viaggiando da Pattaya verso l’aeroporto, si 
					viene prelevati
 direttamente in albergo, trasferiti in minivan alla stazione 
					degli autobus e si
 prosegue in pullman.
 Fa anche altre tratte, ad esempio dal vostro hotel di BKK a 
					quello di PTY.
 E’ possibile (e consigliabile) acquistare il biglietto e 
					prenotare il proprio
 posto via web: http://www.belltravelservice.com
 Il viaggio richiede circa 2 ore, il vantaggio è che si viene 
					trasportati con la
 massima efficienza fino al punto finale della propria 
					destinazione ad un costo
 irrisorio, il problema è che parte dal Suvarnabhumi solo 
					alle ore pari e da
 Pattaya a quelle dispari.
 1.3.2. Private Taxi
 Questa è per me la migliore soluzione, specialmente se vi 
					riferite ad un
 servizio con base a Pattaya. Conoscono gli alberghi, si può 
					prenotare, hanno un
 costo ragionevole (comunque concordato in anticipo, 
					1-1.5kTHB) vi danno una
 bottiglietta d’acqua e potete pure scegliere, se volete, una 
					guidatrice ...
 http://www.tanstaxi.com/
 Dati i tempi di risposta è prudente prenotare almeno un paio 
					di giorni prima e
 specificare bene il punto di prelievo, che può essere 
					l’albergo o l’aeroporto.
 In tal caso occorre accordarsi con precisione sull’ airport 
					level oltre al numero
 dell’uscita: su ogni piano infatti si ripetono circa gli 
					stessi numeri.
 http://dancewatchers.com/Kai_s_Airport_Transfer_Services.html
 http://www.pattayataxi.info/
 http://www.pttaxiservice.com/
 http://www.thelimopattaya.com/
 https://www.facebook.com/pattayatransfers
 mr_ttaxi@hotmail.com
 Li ho usati tutti senza problemi. MrT e PattayaTaxi fanno le 
					tariffe più basse,
 per cui in genere aggiungo un po’ di tip. Generalmente 
					l’aria condizionata
 dell’auto è regolata sul livello ‘cella frigorifera’ e mi 
					hanno sempre offerto
 una bottiglietta d’acqua (gelata) che, appena arrivati nel 
					caldo umido di Bangk,
 dopo una nottata in aereo è proprio un gran piacere.
 http://www.tripadvisor.com/Travel-g293919-
 s301/Pat:Thailand:Arriving.And.Departing.html
 1.3.3. Public Taxi
 All’aeroporto Suvarnabhumi il banco dei taxi pubblici è al 
					livello 2, lo stesso
 degli arrivi, ed è praticamente una scrivania parcheggiata 
					sul marciapiede
 esterno al terminal. La donnina prende nota della vostra 
					destinazione, vi
 consegna un bigliettino scritto a mano con l’indicazione 
					della tariffa e vi
 indirizza verso un’ automobile. Si paga direttamente 
					all’autista, all’arrivo. Il
 costo va da 1 a 2kTHB, mediamente 1.3 (compreso il costo 
					dell’autostrada). La
 corsa da Pattaya verso l’aeroporto in genere costa meno ...
 E’ da tenere conto che la maggior parte di questi taxisti 
					conoscono Bangkok ma
 hanno una esperienza limitata di Pattaya e men che meno 
					degli alberghi.
 Naturalmente il GPS è un oggetto sconosciuto, per cui più 
					informazioni avete e
 meno tempo perderete. L’ideale sarebbe una mappa stampata su 
					carta e qualche
 indicazione scritta in thai (spesso è presente sulle pagine 
					web delle varie
 sistemazioni un quadratino da ritagliare e consegnare 
					all’autista). Comunque si
 tratta di persone volenterose che, buddisticamente, per 
					quanto miserabile sia il
 vicolo da raggiungere, a suon di soste in mezzo alla strada 
					ed interrogazioni
 degli autoctoni, vi ci porterà. Il viaggio richiede 1.5-2 
					ore.
 1.3.4. Government Bus Service
 Dall’area degli arrivi al Level 2 dell’aeroporto 
					Suvarnabhumi, si scende al
 piano sottostante con una scala mobile per raggiungere 
					l’uscita numero 8. C’è un
 banchetto dove si può comperare il biglietto e ricevere 
					informazioni sugli
 orari. Il biglio costa 100 THB, l’autobus ha l’aria 
					condizionata (in genere
 sparata a manetta) e fa tre fermate: Nord (Pattaya Nua), 
					Central (Sukhumvit
 Road) e Jomtien Beach, dove il bus termina la corsa. Dunque 
					per poi raggiungere
 la destinazione finale occorre prendere un ulteriore mezzo. 
					In genere si trovano
 taxi e mototaxi che, con qualche acrobazia, riescono pure ad 
					imbarcare la
 valigia 
 http://l7.alamy.com/zooms/d09041cf17da467099d1e0a50e673c8e/motorcycle-taxi-ridein-pattaya-thailand-a30f1k.jpg
 1.3.5. Airport Pattaya Bus by Roong Reuang Coach
 http://www.airportpattayabus.com - 150THB, orario 7-22 alle 
					ore intere; 2h di
 viaggio. Arrival Terminal Level 1 Gate 8.
 Fa quattro fermate a Pattaya sulla Sukhumvit road in 
					corrispondenza delle
 intersezioni con north Rd, Central Rd e South Rd, più 
					l’intersezione tra la
 Thepprasit e l’ Outlet Mall.
 1.3.6. Unlicensed Taxis
 Nonostante il contrasto delle autorità aeroportuali ci sono 
					ancora parecchi taxi
 all’esterno dell’ arrivals hall privi di insigne e garanzie. 
					Non li ho mai
 utilizzati, trovando poco simpatica l’ insistenza di certi 
					soggetti.
 1.4. Home sweet home
 A Pattaya c’è una possibilità di scelta sterminata, il 
					territorio è grande e gli
 operatori turistici in competizione tra loro, parecchi.
 http://www.businessinsider.com/the-most-visited-cities-in-the-world-2016-1/#20-
 shanghai-china-639-million-international-visitors-1
 https://www.yahoo.com/news/these-are-the-20-most-visited-1492319279325238/photo-
 19-pattaya-1471002852526.html
 https://thechive.com/2016/02/02/travel-to-the-20-most-visited-cities-in-theworld-20-photos/
 Direi che si va dalle guest houses nelle quali ho visto 
					alloggiare alcune lady a
 300THB/day senza aria condizionata (ma con un vecchio 
					ventilatore!) , ai
 5kTHB/day di un bellissimo attico da 80mq sulla Central 
					Road, agli 8kTHB/day
 dell’Hilton. Per la mia esperienza ho trovato ottime 
					sistemazioni tra 1.5 e 2.5
 kTHB.
 Le politiche di prezzo sono legate alla stagione. In 
					generale il periodo di
 bassa stagione va da Aprile ad Ottobre, fa un po’ più caldo 
					ma effettivamente ci
 sono meno persone ed in particolare molto meno che nella 
					peak season: Dicembre,
 Gennaio e Febbraio. Alcuni alberghi ci marciano un po’, 
					classificando come alta
 stagione il periodo Novembre-Marzo. Va anche tenuto conto 
					del fatto che tra
 Settembre ed Ottobre c’è il rischio di forti piogge ed 
					allagamenti.
 Occhio al Songkran (capodanno buddista) attorno alla metà di 
					Aprile. In
 Tailandia dura 3 giorni, a Pattaya 5! Molti si spostano a 
					Pattaya per questo
 periodo. L’ultimo giorno in particolare è da delirio. Se non 
					trovate divertente
 partecipare alle battaglie acquatiche, evitate il periodo.
 Una precisazione, visto che mi è stata posta la questione da 
					più di un collega
 per motivi a me tutt’ora non perfettamente chiari: per la 
					mia esperienza in
 qualsiasi sistemazione vi verrà chiesto il passaporto, 
					dunque non ha senso usare
 uno pseudonimo durante la prenotazione.
 Io però mi sono tolto la soddisfazione di essere ricevuto in 
					aeroporto da un
 autista con un grande cartello con scritto “Dr.Grunf”! : -)
 Per quanto riguarda invece i documenti delle thailadies che 
					ospiterete (sia in
 ST che LT) è pratica usuale che il servizio di portineria 
					richieda il deposito
 di un documento di identità. Lo stesso viene restituito 
					all’uscita della lady,
 spesso dopo essersi accertati col telefono interno che non 
					ci siano stati
 problemi.
 Ricordo alcuni posti nei quali il documento veniva 
					fotocopiato. Al contrario, in
 alcune guest-house, dove il servizio di portineria è magari 
					limitato ad alcune
 ore della giornata, il comportamento sarà ovviamente 
					diverso.
 Ricordo che una solertissima impiegata ogni volta che 
					ritirava il documento
 (credo anche in virtù del mio centino quotidiano) 
					sottolineava sommessamente che
 la mia compagna del giorno era female born, very cute and 
					not underage.
 Credo comunque che quello sull’età sia un controllo di 
					routine, giusto per
 evitare di essere coinvolti in casini, anche se diversi 
					colleghi raccontano, in
 certe notti di tempesta davanti ad una bottiglia di rhum, 
					esperienzacce di
 documenti tarocchi, sorelle gemelle ma più anziane o combine 
					poliziottarde.
 La maggior parte delle sistemazioni sono guest-friendly, 
					ovvero ammettono la
 presenza di ospiti aggiuntivi anche overnight. Alcuni 
					limitano il numero di
 ospiti a due (effettivamente è quasi impossibile prenotare 
					una sistemazione a
 Pattaya per UNA persona, qualcosa vorrà dire ...). Pochi 
					hotel, generalmente di
 categoria alta, adottano o hanno adottato politiche 
					differenti, ad esempio
 chiedendo un sovrapprezzo per l’ospite congiunturale.
 E’ chiaro che ciascuno ha le proprie esigenze. Segue giusto 
					uno spunto tarato su
 ciò che io desidero generalmente per la mia augusta 
					sistemazione, sia che si
 tratti di Hotel, GuestHouse, Condo/Serviced apartment o 
					Villa.
 The room services I'm looking for, are:
 - one double bed;
 - (silent) air conditioning;
 - writing desk (I’ll have to work on PC for considerable 
					time);
 - wired or wireless Internet access 24/24;
 - electrical kettle for coffee/tea;
 - in-room safe;
 - walk-in hot&cold shower [ plus bathtub (or a Jacuzzi) with 
					transparent wall];
 - washing machine (ma anche no);
 - swimming pool (with extended opening time);
 - room periodical cleaning service even in the afternoon and 
					linen/towels
 changing, at least on other day;
 - 36sqm min;
 - fridge or minibar [kitchenette?] ;
 - guest friendly policy (free for overnight guest and 
					registration for safety
 reasons) ;
 - I prefer high floors (safety, insects, wind, view, noise) 
					, appreciate a
 balcony or terrace with sitting area and a good view;
 - blackout curtains and no noise during the night;
 - supermarket easy reachable;
 - not important to be close to the city center;
 - possibility to rent a motorbike;
 - late check out possibility.
 1.4.1. Qualche link generale di riferimento
 http://benchmarkthailand.com/
 http://citygardenpattaya.com/
 http://www.agoda.com
 http://www.bargirlfriendlyhotels.com/category/thailand/pattaya/
 http://www.bigmangoproperties.com/thailand/holiday-rentals
 http://www.friendlyhotelsguide.com/2015/03/girl-friendly-hotels-pattaya.html
 http://www.gfriendlyhotels.com/guest-friendly-hotels-pattaya.html
 http://www.guestfriendlyhotel.com/guest-friendly-hotel-pattaya/
 http://www.internationalsexguide.info/forum/showthread.php?2186-Pat-Reports
 http://www.mypattayastay.com/
 http://www.pattaya-addicts.com/forum/topic/85750-pattaya-addicts-top-14-agodahotels/
 http://www.pattayabaan.com
 http://www.pattayabarguide.com/hotel-map.htm
 http://www.pattayaone.com/jacuzzi.html
 http://www.pattayaretired.com/index.html
 http://www.tripadvisor.com/Hotels-g1226133-c2-Bang_Lamung_Chonburi_ProvinceHotels.html
 http://www.tripadvisor.com/Hotels-g293919-Pat_Chonburi_Province-Hotels.html
 http://www.wgfriendly.com/search_girl_friendly_hotels.php?FormName=Search_hotels
 &FormAction=search&country=Thailand&city=Pat%23Thailand&hotel_name=&hotel_class=
 3&hotel_pool=1&inroom_safe=1&free_inroom_internet=1&joiner_fee=
 https://www.booking.com
 https://www.homestay.com
 https://www.roomorama.com
 https://www.tripadvisor.com/VacationRentalReview-g3366878-d4217663-
 VT_2_Serviced_Apt_FREE_Electric_WiFi_Cable_TVJomtien_Beach_Pattaya_Chonburi_Province.html
 Ottime offerte anche qui (anche se sono poi spesso le 
					offerte delle stesse
 agenzie immobiliari, es. Honeycoffeeehouse per VT6): 
					https://www.airbnb.it/
 Quando ho preferito l’albergo all’appartamento, mi sono 
					trovato bene qui:
 Amari Nova Suites
 https://it.hotels.com/ho264211/amari-nova-suites-pattaya-tailandia
 KTK Regent Suite
 https://it.hotels.com/ho439577/ktk-regent-suite-pattaya-tailandia/
 Aprilsuites
 http://aprilsuites.com/
 August Suites
 http://www.augustsuites.com/
 (Nel 2014 ero all’August ed era pieno di giapponesi: quasi 
					tutti accoppiati con
 delle orrende scimmiette orientali in gambe storte e 
					ciabatte: ma che caspita ci
 vengono a fare qui?)
 E poi anche Areca Lodge Hotel; Page 10 Hotel; Sea Me Spring; 
					Tim Boutique;
 Marriot; Dusit D2; LK Renaissance Hotel; LK Metropole Hotel.
 1.4.2. Condos e Serviced apartments
 Il mercato degli appartamenti è un po’ più frastagliato 
					rispetto a quello degli
 alberghi, in quanto la miriade di proprietari da mandato di 
					affitto/vendita ad
 una miriade di agenzie (es. Dancewatcher o Honey) . Queste a 
					volte hanno anche
 una finestrina di visibilità su aggregatori come Agoda o 
					Booking ma non sempre.
 Tendono a rivolgersi ad una clientela semistanziale o 
					comunque che tende a
 rimanere a Pattaya per una buona parte dell’anno. Anche per 
					questo, oltre alle
 tariffe su base giornaliera o settimanale offrono canoni 
					d’affitto assai
 vantaggiosi su base mensile, trimestrale o annuale. Offrono 
					anche servizi di
 pulizia periodica, affitto motorini, telefoni o PC.
 E’ una soluzione che a me piace molto anche se richiede 
					pazienza nel rastrellare
 l’offerta disponibile per il periodo che ci interessa. Va 
					tenuto conto del fatto
 che se in un albergo da 400 camere, queste saranno tutte 
					uguali o almeno si
 potranno ricindurre a 2-3 tipologie, gli appartamenti sono 
					tutti diversi.
 Possono avere la medesima pianta e superficie, magari piano 
					e vista differenti
 ma sicuramente bagni, arredi e finiture che potranno essere 
					completamente
 diversi.
 http://neothai.com
 http://pattayacondoguide.com/
 http://pattayarealty.com/
 http://www.agoda.com
 http://www.candobooking.com 
					http://www.condo6.com/?page=condo
 http://www.condopattaya-rent.com/
 http://www.dancewatchers.com
 http://www.dapartment.com/
 http://www.honeyscoffeehouse.com/
 http://www.pattaya-addicts.com/forum/topic/258640-condo/page-2
 http://www.pattaya-addicts.com/forum/topic/265563-renting-an-apt-for-a-month/
 http://www.pattaya-addicts.com/forum/topic/269358-best-condos-to-rent-long-termin-central-pattaya/
 http://www.pattayacondorent.com/
 http: //www.pattayahotelsresorts.net/en/apartments/
 http://www.pattayaprestigeproperties.com/
 http://www.pattayapropertyauctions.com
 http://www.thaiproperty.net/search_results.php?forRent=1&saleBetween=&rentBetwee
 n=&propertyType=&location=1&sublocation=&beds=1&baths=1&quickSearch=1&page=1
 http://www.tripadvisor.co.uk/VacationRentals-g293919-Reviews-zfs3-
 Pattaya_Chonburi_Province-Pattaya_Apartment_Rentals.html
 http://www.tripadvisor.com/VacationRentalReview-g293919-d2111096-
 Hillside_Village-Pat_Chonburi_Province.html
 http://www.tripadvisor.com/VacationRentalReview-g293919-d4217663-
 VT_2_Serviced_Apt_FREE_Electric_WiFi_Cable_TV-Pat_Chonburi_Province.html
 http://www.viewtalay6.com/
 http://www.viewtalaycondo6.com
 http://www.view-talay-condos.net
 http://www.view-talay-pattaya.com/
 http://www.vtsix.com
 https://www.flipkey.com/pattaya-villa-rentals/g293919/?apt-condo=true
 https://www.wimdu.com/
 Ottime sistemazioni di esempio:
 http://dancewatchers.com/vt6_22-838.html
 http://dancewatchers.com/VT6_21-793_Sea_View_Room_for_rent.html
 http://dancewatchers.com/vt6_12-417_Sea_View.html
 http://www.viewtalaycondo6.com/calendars/309.html
 http://www.dancewatchers.com/vt6_22-838.html
 bel bagno, specchi, lucine regolabili, doccia con finestra
 Però occhio: sembra che arrive del casino con un nuovo 
					cantiere sul lato WS!
 http://www.pattaya-addicts.com/forum/topic/246933-vt6-new-building-walkingstreet-side/page-5
 1.4.3. Un po’ più lontano dal fronte del porto
 Fuori dall’area centrale di Pattaya ci sono tante 
					possibilità di buona qualità
 in zone più tranquille e meno trafficate (anche a costi 
					inferiori) , ad esempio
 verso Jomtien, in area Kinnaree o sulla Pratumnak Hill (come 
					Ocean View) che è
 peraltro una zona più fresca, ventilata e silenziosa.
 Naturalmente per raggiungere le aree calde di Pattaya 
					occorre muoversi con bahtbus, mototaxi o un motorello 
					affittato.
 http://novaoceanview.com/nova_ocean_view.asp
 http://pattayacondoguide.com/condominiums/Nova-Ocean-View-condominiums-inPratumnak,146.html
 http://pattayacondoguide.com/condominiums/Siam-ocean-view-condominiums-inPratumnak,236.html
 http://pattayacondoguide. 
					com/condos-and-apartments-to-rent-in-Patjomtien/between-20000-and-40000.html
 http://teakdoor.com/pattaya-forum/128953-nova-ocean-view-pratumnak.html
 http://www.condorentpattayabeach.com/condo-for-rent-pattaya.php
 http://www.pattayacondosandhomes.com/property-rentals/condominium-rentals/427
 http://www.siam-ocean-view.com/
 https://www.bvarealty.com/rent/
 https://www.google.it/search?hl=en&source=hp&q=view+talay
 -pattaya-property-rentals-2-bedroom-condominium-for-rent-on-pratumnak-hill
 - Qui ne hanno anche con bathtub a 30kTHB/mese (ci sono due 
					piccole piscine)
 http://www.pinkywhitecondothailand.com/2011-07-20-10-10-51/389183.html
 Si trova esattamente davanti all’ingresso del Kinnaree.
 - Mario Germano è una persona fuori del comune, nonostante 
					quel che lui stesso
 pensa è un gran lavoratore, che qualche lustro addietro ha 
					deciso di stabilirsi
 a Pattaya ed ha avviato un albergo ed un ristorante. Si 
					distingue nella nutrita
 comunità italiana e tra le sue diversificate benemerenze ci 
					sono quelle di Sommo
 Insomniologo, Ibarologo puro ed applicato, Gran Mogol della 
					topalcolica:
 https://www.facebook.com/hotel.pattayasiamhouse
 http://pattayasiamhouse.blogspot.it/
 https://www.facebook.com/mariogermano
 https://www.facebook.com/SiamhouseHotelPattaya
 Il SiamHouse è un po’ fuori città ma con un bahtbus (che 
					passa di continuo) o
 pochi minuti di mototaxi (presenti 24/24) si arriva in 
					centro. Io ho alloggiato
 qui purtroppo per pochissimo tempo, ma piacendomi camminare, 
					in 15 minuti di
 buon passo ero in WS.
 Inoltre al SH spendete un’inezia, c’è la comodità di 
					un’ottima cucina, potete
 incontrare scafatissimi habituè e, se siete in grado di non 
					pestare i calli a
 Mario, potete godere della sterminata knowledge base di un 
					formidabile
 Pattayopediologo.
 1.5. La risposta alla domanda fondamentale sulla vita, 
					l'universo e tutto
 quanto: il cash
 Se proprio dovete farlo, all’arrivo in aeroporto cambiate il 
					minimo
 indispensabile perché il rate è generalmente sfavorevole. Fa 
					eccezione uno
 sportello di cambio SuperRich, al piano interrato vicino 
					alla biglietteria per
 l'Airport Rail Link.
 La mia soluzione è quella di ricordarsi di portare in Italia 
					qualche banconota
 (2-4kTHB) in modo da averli pronti per taxi e piccole spese, 
					senza doversi
 sbattere subito all’aeroporto, magari all’alba dopo una 
					notte in aereo. Poi una
 volta stabilizzati in città si cambierà/preleverà con calma.
 http://stenem.se/index.html/Cartoons/01.jpg
 http://stenem.se/index.html/Cartoons/16.jpg
 In città si trovano ovunque sportelli bancomat (ATM) , 
					banche e uffici cambio
 (percorrete un pezzo qualsiasi della BR+WS o della 2 nd) , 
					questi ultimi
 generalmente simili a chioschetti, minimali ma efficienti e 
					con orario
 continuato alcuni fino alle 22. In genere chiudono la 
					domenica.
 Il tasso di cambio più favorevole si ha col contante, 
					rispetto al prelievo via
 ATM. In particolare con gli importi più alti. Insomma, dal 
					punto di vista della
 mera convenienza economica, un mucchietto di pezzi da 500€ è 
					un’ottima
 soluzione. Naturalmente compatibilmente con i limiti di 
					esportazione della
 valuta dall’Italia (ora dovrebbero essere 10k€) . Dal 2018 
					in poi immagino che le
 cose cambieranno un po’.
 Non volendo girare con troppo contante, che può 
					effettivamente essere perso o
 rubato, si possono usare gli ATM, va però osservato che tale 
					servizio è
 costosetto, si paga un extracosto sia sul versante thai che 
					su quello ita (quota
 di cambio + commissione). Io ho trovato minimi di 100 e 
					massimi di 350 THB come
 quota fissa di per prelievo. Insomma, stanti i limiti di 
					prelievo generali
 stimerei una drenata del 5-8%. Che sia molto o poco dipende 
					dal valore che si
 attribuisce alla precarietà della soluzione di tutto un 
					tesoretto liquido che
 viaggia nel mio bagaglio dall’Italia. Considerazioni 
					analoghe per l’impiego di
 carte di credito, in genere accettate nel circuito 
					commerciale farango ma
 piuttosto ignorate altrove.
 http://www.thaizer.com/money/where-is-the-best-place-to-change-money-inthailand/
 http://www.tripadvisor.com/Travel-g293915-s601/Thailand:Banks.And.Money.html
 In generale non ho mai avuto problemi nel prelievo di 
					contante o nei pagamenti
 con carte di credito sui circuiti VISA o MasterCard, neppure 
					nella versione
 ricaricabile. Per quanto riguarda i POS ho trovato 
					funzionanti, anche se con
 commissioni alte, quelli del circuito Maestro. Attenzione 
					poichè si tratta di
 un’operazione che, se non concordata con la propria banca, 
					può portare al blocco
 della carta.
 Per quanto riguarda I chioschetti degli uffici cambio, in 
					dieci minuti di
 passeggiata se ne possono confrontare un po’ e si sceglie 
					quello più conveniente
 (come per la cernita delle mandorle, pur senza troppa 
					rigidità, io uso questo
 noto metodo: 
					https://en.wikipedia.org/wiki/Secretary_problem) . Non è 
					detto che
 sia tutti i giorni lo stesso, naturalmente. Per la mia 
					esperienza i migliori
 sono SuperRich (ad esempio ground floor at Central Festival, 
					Beach Road, between
 Soi 9 and Soi 10, opposite beach), TT exchange (baracchini 
					gialli e neri) e CC
 Currency Exchange (baracchino rosso) .
 Qui i rate attuali ed i dati storici del cambio Eur-THB
 http://fx-rate.net/THB/EUR/
 https://www.oanda.com/currency/historical-rates/
 http://www.xe.com/currencycharts/?from=THB&to=EUR&view=10Y
 https://it.wikipedia.org/wiki/Baht_thailandese
 Riporto anche qualche dato interessante per inquadrare un 
					peculiare recente
 aspetto della dinamica dei prezzi in Tailandia
 http://www.tradingeconomics.com/thailand/inflation-cpi
 Per un ovvio equilibrio tra domanda e offerta i pochi uffici 
					che restano aperti
 fino a tardi o il sabato praticano i cambi peggiori, per cui 
					(in generale e solo
 sulla base della mia limitata esperienza, come per TUTTE le 
					altre indicazioni di
 questa miniguida) conviene cambiare in mattinata durante 
					giorni feriali.
 Da qualche anno le norme prevedono l’esibizione di un 
					documento di
 identificazione (passaporto o licenza di guida). Io porto 
					sempre con me almeno
 la fotocopia di entrambi, che mi è sempre stata accettata 
					senza problemi. A dire
 il vero, a volte ho cambiato pure senza documento, giusto 
					una smorfietta da
 parte della (peraltro adorabile) cambiatrice e la solenne 
					promessa che la
 prossima volta me ne sarei ricordato : -)
 Quanti soldini portarsi? Boh! Io più o meno ho speso così 
					(intendendo gli
 intervalli non come massimo-minimo, ma oscillazioni di una 
					media su 2-5
 settimane negli anni più recenti) :
 . volo+taxi+treno+assic. sanitaria+trasferimento Bkg-Pat 
					(tutto A/R) : 500-750€
 .sistemazione+moto: 1. 4-2. 5 kTHB/day
 .cibarie (è un aspetto che forse personalmente sopravvaluto 
					un po’, del resto a
 me garba parecchio): 200-800 THB/day
 . diporto suinicolo (con inevitabili beveraggi) : 3-5 
					kTHB/day (almeno 1h mass/day
 + circa metà delle occasioni ST e metà LT) .
 Andamento dei prezzi negli ultimi tre anni:
 https://www.numbeo.com/cost-of-living/city-history/in/Pattaya
 Confronto tra i prezzi di Pattaya e quelli di una città 
					turistica sulla costa
 italiana, con lo stesso nuemro di abitanti
 https://www.numbeo.com/cost-ofliving/compare_cities.jsp?country1=Thailand&country2=Italy&city1=Pattaya&city2=R
 imini
 C’è chi ne ha fatto uno studio da pubblicare sul Financial 
					Times:
 http://www.pattaya-addicts.com/forum/topic/160302-cost-comparison-pattaya-vsangeles-city-financial-analysis/
 1.6. P4P 2.0
 Io tendo a non avere tanto tempo per ciappinare su WhatsApp, 
					FB, Tapatalk,
 Skype, LINE (che sarebbe attualmente il più usato dalle 
					mandorlette .. .
 effettivamente è completamente free, rispetto a WA che 
					richiede ben 1$
 all’anno) , Badoo, Thaifriendly e simili ma soprattutto non 
					mi diverte, tuttavia
 un numero di telefono thai è utile.
 Lo uso per contattare le ladies delle quali ho raccattato il 
					numero in qualche
 locale in precedenza. Spesso conosco una tipa, mi piace e la 
					vorrei incontrare
 ancora, ma non c’è alcuna certezza sul fatto di ritrovarla 
					allo stesso posto.
 Dunque il telefono può essere la soluzione al problema. 
					Spesso metto sotto
 contratto ST una tipa (clubbini, STbar, massaggifici, disco) 
					poi, se supera
 l’esamino la convoco un giorno dei seguenti per LT.
 Il più delle volte le comunicazioni diventano una raffica di 
					SMS o brevi
 noterelle Line, anche perché l’effetto telefono+anglothai è 
					spesso disperante
 (“we will talk about it later baby ... ”) .
 Un telefono è utile naturalmente anche per via della 
					connessione dati e come GPS
 quando vagolo in motoretta per le zone più remote o anche 
					per trovare i vari
 posti come negozi, ristoranti o baretti della DarkSide. Mi è 
					servito anche a
 volte come traduttore.
 Si può acchiappare una SIM in aeroporto o comunque in tutti 
					i centri commerciali
 grandi e piccoli, compresi FamilyMart e 7/11, dove si può 
					anche ricaricare. I
 costi sono bassi, io in genere con 500THB compero la SIM ed 
					il traffico (in
 voce, dati + SMS) che mi basta per un mese. In generale le 
					opzini ritagliate sul
 turista scadono dopo 6 mesi o un anno. Da tener presente se 
					si ha intenzione di
 tornare in breve.
 In aeroporto, come molte altre cose del resto, costa di più. 
					Inoltre io ho
 sempre trovato fila ai chioschetti, i tizi hanno fretta e 
					se, una volta arrivati
 a Pattaya vi accorgete che qualcosa non va bene, dovete 
					ricominciare daccapo.
 Le leggi attuali impongono di presentare un documento 
					d’identità al momento
 dell’attivazione di una schedina nuova. La sola fotocopia 
					del passaporto tende a
 non essere accettata. Gli impiegati DTAC mi hanno rimbalzato 
					con la massima
 decisione, mentre ai chioschetti dei centri commerciali 
					hanno fotocopiato la
 fotocopia, facendomi promettere che sarei tornato con 
					l’originale : -]
 1.7. Spostamenti in città
 La fascia troiera lungo la costa, all’interno della quale si 
					concentra l’azione,
 è circa lunga 5km e larga 500m. Dunque è effettivamente 
					quasi tutto a portata di
 piedi. Io effettivamente cammino molto a Pattaya in questo 
					rettangolino che ci
 esalta, idealmente delimitato da Soi1, WS/BR (Walking 
					Street/Beach Road) e 2nd
 Rd (Second Road o Pattayasaisong Rd). Anche se di giorno, 
					nella stagione calda
 può essere meno piacevole.
 http://www.pattaya-at-night.com/infos/maps/
 http://www.pattayacity.com/walking_street.html
 https://www.google.com/maps/@12.931594,100.8791246,16z
 http://www.pattayaphotoguide.com/
 http://pattaya-funtown.com/wp-content/uploads/2014/10/pattaya-map2.gif
 1.7.1. I bahtbus o songthaew (che alcuni chiamano tuk-tuk, 
					sebbene non abbiano 3 ruote)
 sono i carrettoni blu col pianale di carico ribassato e 
					coperto. Funzionano come
 i taxi collettivi utilizzati in tante altre città del mondo 
					e, nell’area
 turistica di Pattaya, girano dappertutto come autobus 
					cittadini. In particolare
 li si trova lungo il percorso rotonda di Naklua – BR - 
					svolta sinistra
 all’inizio della WS - 2nd
 http://thumb9.shutterstock.com/display_pic_with_logo/512686/228526162/stockphoto-pattaya-april-tuk-tuk-moto-taxi-on-the-street-of-pattaya-on
 -aprilthailand-famous-228526162.jpg
 https://farm1.static.flickr.com/158/389260187_892b420a24.j 
					pg?v=0
 Ce ne sono pure sulla Thepprasit che vanno fino a Jomtien.
 https://www.google.com/maps/d/viewer?mid=zyfqjIrJI4JY.kGPhdNqfWCqg&hl=en_US
 Girano a tutte le ore, rumorazzando continuamente, che nel 
					linguaggio dei
 clacson si traduce come: “hey you! c’è una folla di tremila 
					persone ma io dico
 proprio TU, similfarango appiedato in ciabatte, non è che ti 
					serve un passaggio?
 no, perché nel caso, io mi starei appunto accostando al 
					marciapiede rallentando,
 travolgendo tutti quelli che erano alla mia sinistra e 
					fermando la colonna
 d’auto che mi segue”.
 Ecco, in motorino è bene non stare a sinistra o 
					immediatamente dietro al bahtbus, poiché appena il guidatore 
					vede un farango che cammina, anche se a
 questo
 neppure gli passa per la testa di prendere un passaggio, 
					strombazza, frena e
 sterza a sinistra.
 Quando effettivamente ci serve un baht-bus, basta un cenno e 
					lui si ferma. Si
 balza dietro sul cassone e quando, più o meno, vogliamo 
					scendere si suona un
 campanellino azionato da degli interruttori fissati sul 
					tettuccio. Una volta
 scesi si paga.
 Il prezzo è fisso e all’incirca non dipende dalla lunghezza 
					della tratta,
 dipende invece dall’etnia del viaggiatore: gli autoctoni 
					pagano tipicamente
 10THB ed i faranghi 20. O insomma, se tu gli allunghi 
					attraverso il finestrino
 la banconota da 10 la acchiappano ed arrivederci, se ne dai 
					una da 50, ne
 ottieni 30 di resto ...
 Ho visto ladies un po’ severe sulla questione, nel senso 
					che, scese dal cassone,
 vanno o a pagare con piglio da esproprio proletario, 
					pretendendo per entrambi la
 tariffa endogena
 http://stenem.se/index.html/Cartoons/45.jpg
 E’ a volte interessante un’occhiata al micromondo della 
					cabina di guida, sono
 come delle tane, con mogli, bambini, animaletti domestici; 
					tutti assieme vivono,
 travagliano, s’arrabattano, mangiano, dormono, leggono il 
					giornale e si
 riproducono.
 Potete anche noleggiare un bahtbus ed uscire dalla rotta. A 
					molte ladies piace
 come manifestazione di lusso sfrenato: 2-300THB e andate tu 
					lei e tutta la
 famigliola bahtbussa, dove vi pare senza raccattare altri 
					passeggeri.
 Una volta abbiamo imbarcato un paio di russi molto 
					insistenti che non volevano
 sentire ragioni e li abbiamo portati con noi, un po’ 
					spaesati, da Jomtien sulla
 Pratumnak Hill, garantendogli che si trovavano in piena 
					walking street ...
 1.7.2. Mototaxi
 Assieme al bahtbus, il mototaxi è il mezzo giusto da usare 
					se avete sbevazzato.
 Se ne trovano circa ad ogni angolo, a tutte le ore diurne e 
					notturne, tranne che
 davanti al Club4 >-/
 Si individuano bene anche da lontano e di sera, perché i 
					conducenti indossano un
 giubbotto arancione (che spesso in un guizzo di genialità 
					thai, riporta la
 scritta a caratteri scatolati: TAXI)
 http://kpitingolo.blogspot.fr/2013/02/the-infamous-commute-to-work.html
 Prima di balzare in sella è bene accertarsi della tariffa e 
					del fatto che il
 tipo abbia capito bene la destinazione. Per dare un’idea 
					delle tariffe: con
 50THB si va dalla central a Soi6. Con 100 dalla 2nd al 
					Club4. Con 200 dalla BR
 al Kinnaree.
 Se il guidatore se ne ricorda vi da anche un caschetto. In 
					questa occasione mi
 casca sempre un’occhiatina all’interno di quel miserabile 
					guscio di noce che è
 sempre in grado di raccontare di bionde favolose, di lunghe 
					chiome setate, di
 pranzi consumati in strada, della sabbia di Pattaya beach, 
					della polvere del
 tempo e delle inondazioni fangose settembrine. In quel 
					poetico frangente mi si
 innesca automaticamente il ricordo della visita al 
					sottomarino Toti, sistemato
 al museo della scienza LdV di Milano, la quale visita 
					prevedeva l’obbligo di
 indossare un elmetto protettivo da cantiere, il quale 
					elmetto veniva prima
 prudentemente spruzzato di disinfettante/antiparassitario e 
					poi calzato con
 l’interposizione di una cuffietta monouso asettica ... ecco, 
					la sensibilità del
 mototassinaro thai e quella della mamma milanese direi che 
					si collocano
 nell’ottica descritta come l’Yin e lo Yang.
 L’assenza dell’elmetto di protezione, comporta una 
					partecipazone alle spese di
 manutenzione metropolitana da parte del farango 
					mototrasportato, nella misura di
 500-1000THB.
 Quando avete selezionato la bagassa del cuore da portare a 
					casa, la soluzione
 d’elezione è prendere due mototaxi ma è piuttosto frequente 
					essere caricati in
 tre. Situazione illegittima ma piuttosto diffusa e, devo 
					dire, divertente da
 vivere in un paio di occasioni nella vita. Trasportando la 
					figa è comunque
 giusto non sfidare troppo la sfiga.
 1.7.3. Noleggio motorini
 A me piace molto girare in moto e devo anche dire di non 
					avere fatto per nulla
 fatica ad abituarmi alla guida a sinistra. Forse è stato 
					anche perché ho abitato
 per diversi mesi in Irlanda o perché mi sono attaccato un 
					cartellino sul
 manubrio con scritto: Keep Left!
 http://www.anylatitude.com/2012/11/25/learning-to-drive-on-the-left-side-of-theroad-ten-tips-to-make-it-easier/
 E’ molto semplice noleggiare una piccola moto, in genere la 
					cilindrata minima è
 sui 125cc. Per circolare occorrono il casco, la patente 
					italiana che comprenda
 anche i motocicli e la patente internazionale (classe A, 
					conforme alla
 Convenzione di Ginevra 1949, valida un anno)
 https://it.wikipedia.org/wiki/Patente_di_guida_italiana
 https://it.wikipedia.org/wiki/Permesso_internazionale_di_guida
 Più di un noleggiatore mi ha detto chiaramente che senza 
					questa carta, nel caso
 di controlli, con qualche biglietto da cento e molta 
					diplomazia si può sistemare
 l’inconveniente con la police locale ... comunque è 
					un’esperienza che
 sconsiglierei, dato anche il fatto che il rilascio della PI 
					è tutto sommato un
 semplice atto amministrativo (occorre presentare ad un 
					ufficio MTC: un
 immancabile modulo compilato con immancabile marca da bollo, 
					2 foto, versamenti
 per un totale di circa 30€ ed una fotocopia F/R della 
					patente)
 www.esteri.it/mae/it/italiani_nel_mondo/serviziconsolari/autoveicoli_e_patenti/
 http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/paesi/dettaglio/thailandia.html?no_cache=1
 Con l’ausilio di un paio di auricolari e GoogleMaps o Waze è 
					per me un piacere
 profondissimo esplorare i dintorni della città. Comunque, un 
					po’ per lo stato
 catatonico dovuto alle giornate post-Insomnia e parecchio 
					per il modo di guidare
 thai, direi che è certamente pericoloso. I guidatori thai 
					non vanno veloci, sono
 semplicemente svagati e non fanno tanto caso alle questioni 
					semaforiche, di
 precedenze o di sorpassi a destra o sinistra: canticchiano 
					con la musica sparata
 a mille nelle cuffiette, telefonano, parlano, digitano, 
					viaggiano in 3 o 4, con
 cani, merci e bambini piccoli, sempre rigorosamente in 
					ciabatte e senza casco e
 la sera se ne incontrano di piuttosto ciucchi.
 http://stenem.se/index.html/Cartoons/75.jpg
 http://stenem.se/index.html/Cartoons/78.jpg
 L’unico incidentucolo che ho avuto è stato con un russo 
					stordito di ogni, alle 2
 di notte che mi ha centrato arrivando come una freccia 
					contromano : -/
 Io ero passeggero ed il motorino era di Jum (Sexy in the 
					city, Soi6), non so
 come sia andata a finire ma immagino la strarottura di dover 
					seguire la cosa da
 farango. Insomma essere faranghi implica spesso che, in caso 
					di minimo dubbio,
 avete torto.
 Se vi è capitato di dare un’occhiata, per caso, alle gambe 
					nude delle mandorlate
 (ho fondati motivi per immaginare che sia capitato) avrete 
					sicuramente visto una
 quantità di segni di battaglia, particolarmente nell’area 
					delle ginocchia,
 generalmente tutti riconducibili alla guida scriteriata dei 
					conducenti di
 mattotaxi.
 http://www.diana-oasis.com/uploads/4/5/7/5/457583/5282320_orig.jpg
 http://l7.alamy.com/zooms/a0df7fc80e0941a3bbbcf0569cb82d5f/moto-taxi-fullyloaded-prachuap-khiri-khan-thailand-bg90r1.jpg
 Il costo del noleggio dipende dal tipo di motorello e 
					naturalmente dal pregio
 dell’esercente. Valori minimi per le cilindrate più piccole 
					potrebbero essere
 200THB/day, 1000 THB/settimana e 3000THB/mese + 1-2kTHB di 
					cauzione. Questi
 valori orientativi aumentano con la cilindrata, arrivando a 
					raddoppiare per un
 250-500cc.
 Nel noleggio sono generalmente compresi spesso una catena ed 
					uno o due caschi
 (se volete assistere alla magia orientale del poliziotto che 
					appare
 istantaneamente dal nulla, non mettete il casco o tenetelo 
					slacciato) .
 Qualche esempio:
 http://hallmarkmotorbikerentals.com/rates.htm
 http://www.dancewatchers.com/motor_bike_rentals_by_tik.html
 http://www.swiss-bike.com/pattaya-rent-motorbike-prices
 L’unica pump-station presente in centro è quella di Soi13/2, 
					dove però piuttosto
 che erogare si aspira. Infatti (in quel posto infestato di 
					scarafaggi, topi,
 aglio fritto, vapori fognari e miasmi marini marcescenti che 
					abbiamo imparato ad
 amare) tutte le vere stazioni di rifornimento, per alti 
					motivi di compatibilità
 ambientale, sono state collocate lontane dal mare.
 Basta comunque prendere una qualsiasi delle perpendicolari 
					alla beach, ed in
 pochi minuti ci si imbatte in un distributore.
 Spesso gli angoletti dei mototaxi si improvvisano pure 
					distributori di benza, li
 riconoscete perché hanno un mobiletto a scaffali sui quali 
					collocano una serie
 di bottiglie colorate: le diverse benzine, appunto. Ne 
					trovate uno
 particolarmente attivo nell’area del mercatino di Soi 
					Buacow.
 Il prezzo della benza è crollato nell’ultimo anno, con 
					100THB fate il pieno alla
 moto. Naturalmente dal mototaxi è un po’ più cara.
 Il motorino va noleggiato da qualcuno serio. Insomma non il 
					primo che capita, ma
 qualcuno che sia il riferimento del gestore dell’albergo nel 
					quale siete fedeli
 clienti ad esempio, poiché, nonostante il popolo thai sia 
					fondamentalmente
 onesto, nel settore motoristico (ma molto di più con le moto 
					d’acqua) tendono un
 po’ a scarrocciare. Per cui patti chiarissimi: bisogna far 
					notare subito se ci
 sono graffietti e problemi di carrozzeria, anzi meglio farsi 
					una bella foto
 ricordo panoramica tutti assieme alla consegna. Anche un 
					controllino ai
 documenti di circolazione, all’assicurazione RC, al 
					contratto di noleggio,
 all’usura delle gomme ed al livello dell’olio sarò opportuno 
					(nonostante
 dovrebbe esserci una spia funzionante...) . E’ bene tenere a 
					bordo documenti di
 circolazione, bollo, assicurazione, patente e contratto di 
					noleggio da mostrare
 in occasione dei controlli stradali.
 Riscuotere una multa da un carrettino motorizzato è una 
					mission impossible, da
 un farango molto meno. Per questo motivo il carrettiere gira 
					senza casco da mane
 a sera, mentre se lo si fa noi, allora è una catastrofe 
					planetaria. Idem per
 qualsiasi minuscola infrazione alle regole di circolazione. 
					Parimenti se il
 motofarango è parcheggiato male, arriverà prontamente il 
					pick-up della polizia a
 vedere se si riesce a tirar su qualche picciolo per 
					l’ennesimo rifacimento del
 marciapiede della WS. Le sanzioni sono spesso irrisorie ma 
					il pagamento
 all’ affollata stazione di polizia di Soi8 richiede dosi 
					elefantine di tempe e
 pazienza.
 Insomma, attenzione ai rettangoli bianchi che delimitano i 
					parcheggi per le
 moto. Dove però ci sono parcheggiate quelle dei mototaxi non 
					si può .... regola
 thai: si incazzano come belve e non è il caso di innescare 
					una guerra a
 ciabattate in testa e bottigliate sui denti. Senza contare 
					le procedure
 snervanti di recupero del veicolo sequestrato.
 Similmente i controlli sul tasso ematico nell’alcool dei 
					faranghi guidatori sono
 una delle primarie fonti di approvvigionamento finanziario 
					delle autorità locali
 (a vari livelli di liceità) , dunque attenzione: se si 
					sbevazza, è assolutamente
 meglio prendere il taxi.
 http://www.pattayacityexpatsclub.com/expats/docs/warning-drinking-anddriving.pdf
 I man in brown, in quanto a simpatia, non sono secondi ai 
					doganieri bulgari,
 alla militia della federazione russa, ai militari della 
					Gendarmerie nationale:
 hanno un posto fisso e dispongono di autorità: insomma 
					miscela esplosiva per
 quanto riguarda il desiderio di far capire bene come 
					regolare i rapporti tra
 persone.
 Non ci provate neppure a manifestaze segni di scazzo. 
					Tranquillità zen,
 confidando sul fatto di avere tutto a posto e sorrisi 
					accondiscendenti. Nessun
 colpo di testa, altrimenti il colpo in testa lo riceverete 
					senza tanti
 complimenti, assieme ad un giretto turistico in una delle 
					strutture governative
 (direttamente ispirate da Hostel) progettate col fine di far 
					capire anche alle
 teste meno ricettive che non ci s’è sbattuti variamente per 
					diventare poliziotti
 solo per essere presi per il culo dall’ultimo dei millemila 
					turisti occidentali
 che affollano QUESTA città.
 Sui rischi della moto (ed altre utili considerazioni) 
					riporto i punti di vista
 di due esperti pattayologi:
 http://community.punterforum.com/showthread.php?t=46544&p=1745001&viewfull=1#pos
 t1745001
 http://community.punterforum.com/showthread.php?t=46544&p=1745031&viewfull=1#pos
 t1745031
 Infine, un’ integrazione che non può mancare riguarda il 
					rapporto tra moto e
 mandorline. Oltre ai lividi sulle ginocchia, durante la mia 
					esperienza di
 autista le ho viste, come passeggere: ciappinare su 
					Facebook, mangiare,
 incastrare il telefono tra casco ed orecchio parlando a 
					squarciagola per tutto
 il viaggio, dormire appoggiate alla mia schiena, indossare 
					il casco al
 contrario, sedersi con i piedi da una stessa parte (questo 
					avviene di norma con
 le praticissime gonne-cilicio), chiamare al volo l’amica da 
					caricare (in tre),
 pitturare le unghie e rifarsi il trucco utilizzando lo lo 
					specchietto
 retrovisore!
 Non necessariamente ciascuna di queste attività viene svolta 
					singolarmente ...
 1.8. Sanità&Pharma
 Cure mediche ed assicurazione
 In thai le cure mediche sono praticamente tutte a pagamento 
					e, sebbene costino
 meno rispetto ad una nostra clinica non in convenzione, 
					restano piuttosto care.
 Molto all’ingrosso, sulla base delle mie poche esperienze, 
					tra dentista, clinica
 dermatologica e trattamentino estetico direi circa la metà a 
					parità di qualità.
 Insomma, pensando anche a inconvenienti di maggiore impegno, 
					è prudente munirsi
 di assicurazione sanitaria.
 http://stenem.se/index.html/Cartoons/79.jpg
 Ho sperimentato quelle combinate all’acquisto dei voli, 
					trovandole costose e
 limitate. La migliore come copertura, costo e trasparenza è 
					stata Columbus
 http://www.columbusassicurazioni.it. L’ho abbandonata però 
					da quando utilizzo
 una moto. La polizza standard, come quelle di molti 
					concorrenti, infatti non
 copre le spese di infortunio con moto di cilindrata 
					superiore a 50cc.
 Un’alternativa valida è naturalmente il leader del settore 
					assicurazioni di
 viaggio: https://www.erv-italia.it/ , 
					http://www.viaggisicuri.com/chi-siamo/ o
 anche http://www.coverwise.com/ e 
					http://www.globelink.co.uk/
 La reputazione è robusta tuttavia bisogna leggere bene 
					poichè alcuni contratti
 prevedono l’indennizzo diretto delle spese mentre altre solo 
					il rimborso.
 Tuttavia, anche se qualche volta ci sono andato vicino, 
					fortunosamente non ne ho
 mai avuto bisogno sul serio. Dunque io sostanzialmente 
					stipulo una polizza, più
 che per la copertura delle spese sanitarie, come un elemento 
					di tranquillità.
 Occhio al fatto che l’Assicurazione riconosce le spese 
					conseguenti ad incidenti
 stradali solo se avete titolo per circolare, dunque solo se 
					la moto è in regola
 e voi avete una licenza di guida valida, ovvero la patente 
					nazionale e quella
 internazionale (della quale s’è detto al capitolo 
					precedente).
 Riporto un riferimento che contiene informazioni un po’ 
					datate, ma ancora
 generalmente valide, collezionate da un gruppo di espatriati 
					che, per motivi
 anagrafici, sono particolarmente attenti alle questioni di 
					natura medica:
 http://www.pattayacityexpatsclub.com/
 Farmaci varî
 I farmaci si trovano senza alcuna difficoltà. Magari cambia 
					il nome commerciale
 ma sarà sufficiente comunicare al farmacista il principio 
					attivo ed
 eventualmente dosaggio e forma di somministrazione 
					(compresse, polvere, gocce,
 ecc. ). In ogni centro commerciale si trova una farmacia, è 
					presente anche la
 catena internazionale Boots e praticamente in ogni Soi c’è 
					una farmacietta. Gli
 orari di apertura sono vari ma comunque continui ed estesi, 
					addirittura spesso
 trovate il farmacista che dorme su una brandina .. . alcune, 
					sono aperte 24 ore,
 la maggior parte rimane aperta almeno fino alle 20-22.
 Per la mia esperienza le dottoresse sono più competenti e 
					assennate dei loro
 colleghi uomini.
 I supporti chimici tromberecci sono venduti nelle piccole 
					farmacie senza
 prescrizione, al massimo chiedono al volo se hai problemi di 
					cuore o sei hai
 problemi col farmaco specifico .. . da Boots invece sono 
					rigidi, anche se
 specificano che si fanno andare bene pure la prescrizione di 
					un medico non thai.
 Inevitabilmente si vendono pure sulle bancarelle della WS 
					ma, nonostante la mia
 fiducia nell’onestà del popolo thai, non li ho sperimentati. 
					Comunque leggo e
 sento di un alto tasso di farloccheria. Inoltre comperare un 
					farmaco da una
 bancarella che si sarà approvvigionata da chissàchi, dove 
					viene tenuto tra il
 tirapugni ed il vibratore, esposto all’insolazione diretta 
					da nessuno sa dire
 quanto, conservato in condizioni quantomeno imprevedibili, 
					non mi pare una
 grande idea.
 Ciascuno è bene che prima di azzardare con questa roba 
					abbia, oltre a tutte le
 informazioni mediche necessarie, anche già condotto un po’ 
					di esperienza, visto
 che ogni individuo ha una sua risposta al farmaco, che si 
					tratti di Sildenafil,
 Tadalafil o Vardenafil, così come è bene partire da dosaggi 
					minimi.
 Io mi trovo bene con la versione Indiana del Cialis, ovvero 
					Apcalis. Raramente
 trovo le pillole da 5 o 10mg, più diffuse quelle da 20mg, 
					che suddivido in
 quarti. Se proprio so che mi aspettano i giochi olimpici, al 
					massimo ne prendo
 5mg a giorni alterni, per non più di 3 giorni a settimana, e 
					vado più che benone
 senza effetti collaterali significativi.
 Non è detto che la distribuzione del principio attivo nel 
					volumetto della
 compressa sia uniforme, per questo motivo il taglio è 
					sconsigliato. Io comunque
 non ho riscontrato problemi.
 Seguendo le prescrizioni, prendo la mia porzione di 
					compressa indipendentemente
 dal cibo, con un po’ d’acqua, circa sempre alla stessa ora 
					e, dopo 30-60 minuti,
 per me è già attivo. Poi ho trovato che rimane efficace, in 
					presenza di adeguata
 stimolazione (di entrambe le teste) per 1-2 giorni 
					dall'assunzione. Il Tadalafil
 ha infatti un’emivita (tempo necessario per dimezzare la 
					concentrazione) circa 5
 volte più lunga di quella del Sildenafil, che è invece di 
					circa 3.5 ore.
 Una scatola da 4 pillole da 20mg di Apcialis viene venduta 
					mediamente a 400-
 600THB, circa 1/4 del Cialis di Glaxo. Una farmacista, in 
					tutta naturalezza e
 tranquillità, mi disse che se ne avessi preso 3 scatole 
					avrei avuto un sconto
 del 20%! : -D
 Per motivi ovvii le farmacie vicine alla WS/BR (dalla South 
					a tutte le Soi13/n)
 così come quelle vicine a Soi6 sono particolarmente 
					ricettive al tema specifico,
 quindi è rarissimo che non abbiano scorte ben pasciute. Ad 
					esempio la Bee
 Pharmacy, plasticamente, a due passi dal Bamboo ...
 E’ diffusissimo il Kamagra, versione Indiana del Viagra, sia 
					in tavolette che in
 gelatina (al sapore di frutta!) così come il Sidegra, 
					versione thai. Entrambi
 costano meno (direi 1/5) del farmaco di Pfitzer.
 Non sono riuscito a chiarire la questione ma attualmente 
					credo di avere capito
 che Kamagra si trovi ancora abbondantemente in circolazione 
					ma che ne sia
 vietata la vendita sul territorio tailandese ...
 Non fa parte della mia esperienza, ma su PF&ISG alcuni 
					riportano di avere
 acquistato confezioni farlocche di Kamagra, sia in farmacia 
					che dalle
 bancarelle. Avere esperienza della confezione originale può 
					aiutare:
 http://sexybangkok.info/kamagra-vero-e-kamagra-finto/
 La versione thai del Viagra, Sidegra, la cui vendita è 
					autorizzata, si trova per
 circa 50THB/pillola in scatole da 4. Ad esempio da Fascino 
					(Central Rd east of
 2nd Road) 4 pillole da 100mg a 180 Baht 
					http://www.fascino.co.th/.
 Per me comunque, anche a basso dosaggio, gli effetti di mal 
					di testa, rossore al
 viso e congestione nasale sono fastidiosi e quindi, sebbene 
					temporanei, l’ho
 accantonato evitando così anche questa potenziale sorgente 
					di rogne con gli
 uomini in marrone.
 E’ anche vietato importare questa roba in Italia se non 
					accompagnata dalla
 specifica prescrizione e comunque non in quantità superiore 
					a quella ascrivibile
 ad un consumo personale.
 I condom sono disponibili ovunque: 7/11 & FamiliMart, centri 
					commerciali e la
 fitta rete di farmacie. E’ bene essere sempre attrezzati, 
					anche perchè si
 possono avere delle preferenze personali, ma come regola 
					generale, se la lady
 viene da voi non ne ha, viceversa se siete in una ST room o 
					in massaggificio,
 offre la casa.
 Tra i miei preferiti i giapponesi Sagami ed i Durex body 
					guard, per le sessioni
 più battagliere. Le misure europee vanno in pratica da 50 a 
					60mm.
 Un piccola guida alle misure internazionali:
 http://www.condom-sizes.org/condom-sizes/condom-calculator
 http://www.condom-sizes.org/finding-your-perfect-condom-size-in-three-fast-steps
 http://www.condom-sizes.org/thinnest-condoms/new-sagami-original-0-01-thinnerthan-ever-before
 Superstition
 Durante la vacanza a Pat, data la vivace socializzazione, la 
					frequenza delle
 frequentazioni, la diffusa presenza di topi oltre alle 
					topine e la sensibilità
 generale delle medesime, che generalmente va poco oltre 
					all’uso di sapone e
 collutorio, credo che potrebbe essere utile disporre di un 
					po’ di Saugella-uomo
 per la detersione dell’attrezzatura e Betadine come 
					antimicrobico/antimicotico
 topico.
 Naturalmente è fondamentale avere in ordine il proprio 
					sistema immunitario che
 durante la gitarella pattyana farà molte nuove conoscenze 
					microbiologiche e
 verrà messo a dura prova. So che è un consiglio da bisnonno 
					che fa la fine di
 molti buoni propositi ma, se non si è proprio degli aitanti 
					ventenni, è bene non
 farsi mancare attività fisica, sonno e cibo vario e di 
					qualità, poco stress e
 riduzione di alcool e fumo. Ovvio inoltre che in questo 
					regno delle STD la gomma
 sarebbe d’ obbligo, anche nelle fasi preliminari ... ma del 
					resto ciascuno fa le
 sue valutazioni, nella consapevolezza che non sta partendo 
					per un viaggio alla
 ricerca delle proprie radici zen.
 Dati gli avventurosi criteri igienici in materia di 
					preparazioni alimentari e
 detersione delle stoviglie sussiste un significativo rischio 
					alimentare connesso
 con le derive più avventurose ed è utile colonizzare 
					robustamente il proprio
 apparato digerente con una cura di fermenti lattici a 
					partire da una decina di
 giorni prima della partenza.
 In particolare occorre qualche cautela con l’acqua 
					proveniente dall’acquedotto,
 questa deve sempre essere considerata a rischio, anche se 
					proviene dai rubinetti
 dell’Hilton, e può essere bevuta solo dopo una bollitura. 
					Per ragioni affini
 occhio al ghiaccio che, infatti, viene venduto in sacchetti 
					sigillati e non
 prodotto in autonomia. Spesso un’occhiata fugace alla 
					vetrina dei frigoriferi
 che contengono i beveraggi di baretti e lupanari varî è di 
					conforto quando si
 notano i sacchettini di ghiaccio presi al 7/11.
 Se si è nati prima del 1979 e non è già stato contratto il 
					morbo, potrebbe
 essere utile considerare la possibilità di vaccinarsi contro 
					le epatiti A (la
 cui trasmissione avviene principalemente per via 
					mangereccia) e B (trasmissione
 per via sessuale) . Si possono fare entrambi combinati 
					assieme ad un costo
 inferiore a 100€ (ogni ASL ha il proprio tariffario) .
 L’operazione è semplice e non richiederebbe, dal mero punto 
					di vista della
 burocrazia, di passare dal medico di base, basta contattare 
					l’ufficio specifico
 della AUSL. Ovvio che invece sarebbe bene informare il 
					proprio medico.
 L’inoculo viene suddiviso in tre punture: una subito, la 
					seconda dopo un mese e
 poi l’ultima dopo 5 mesi. Dipende dal tipo specifico 
					acquistato dall’AUSL ma,
 generalmente, il vaccino per l’epatite A andrebbe poi 
					ripetuto dopo 10 anni.
 Data la dinamica dello sviluppo degli anticorpi, sarebbe 
					bene partire almeno
 dopo la seconda puntura. In tal modo si possono anche 
					fronteggiare eventuali
 (fortunatamente rari) effetti secondari.
 Sarebbe bene avere il foglio delle vaccinazioni in ordine ed 
					in copia da esibire
 in ospedale per qualsiasi occasione (sperando naturalmente 
					che non serva mai) .
 1.9. Pompui!
 1.9.1. Òmini de panza
 Tra le cose che mi piacciono di Pat, ci sono le mille 
					possibilità di mangiare
 bene a costi ragionevoli.
 Dato il clima, in genere non mangio tanto e, spesso, mi 
					arrangicchio con poche
 cose recuperate in uno dei molti centri commerciali, 
					specialmente per la
 colazione; però l’offerta è così ampia ed allettante che 
					quasi ogni sera mi
 piace andarmene a cenare con un po’ di calma (e raramente 
					accompagnato) in un
 posto diverso.
 I generi alimentari di importazione che si trovano nei 
					centri commerciali (BigC,
 Tops, CentralFestival, Foodland, Tesco, ecc.) sono parecchio 
					costosi, comunque
 più ci si allontana dalla zona turistica e più si riducono i 
					costi.
 Escludendo lo street/finger-food, ovvero i carrettini e i 
					minuscoli tavolacci
 luridi arrampicati sui marciapiedi sconnessi di qualche 
					puzzolente angoletto
 incrostato di morchia con un foglio di giornale come 
					tovaglia (es.
 https://goo.gl/maps/grqeqRLPbRv , 
					https://tinyurl.com/jxtrzjj ) direi che il
 minimo costo per un pasto appena decente, seduti ad un 
					tavolo, potrebbe essere
 sui 200-300THB. Ci sono tantissime pizzerie che sanno anche 
					fare il proprio
 mestiere (almeno 300 THB), moltissimi ristoranti di cucina 
					sia western che
 eastern (primo, secondo e bevande almeno 500THB). In 
					particolare europea, USA,
 italiana, francese, belga, giapponese, indiana, greca, thai, 
					internazionale. Le
 possibilità sono letteralmente centinaia:
 http://gnoccatravels.com/discussion/5610/mangiare-a-Pat-70-ristoranti-italianiviaggio-della-gnocca-a-pancia-piena
 http://pattayaismagic.blogspot.com/2012/07/mangiare-links-utili.html
 http://pattayaone.net/pattaya-restaurants/
 http://www.tripadvisor.com/Restaurants-g293919-Pat_Chonburi_Province.html
 http://www.pattayacityexpatsclub.com/expats/docs/Pattaya%20places%20to%20dine.pd
 f
 http://community.punterforum.com/showthread.php?t=46544&p=1743715&viewfull=1#pos
 t1743715
 Una efficace sintesi di Cryo30, sulla formidabile offerta 
					mangereccia della
 città: “si può mangiare dappertutto e a qualsiasi ora, ma 
					alla fine avrete
 sempre i soliti dubbi: "dove si mangia stasera"?
 Uno di più grandi problemi esistenziali assieme a "chi mi 
					trombo stanotte"?”
 Ci sono anche i barbecue/buffet sia thai che internazionali 
					(200+THB) , che
 spesso offrono una formula forfettaria del tipo 
					all-you-can-eat. Ad esempio il
 Fish in Soi1 o la serie tra la 3rd e la Sukumvit; Anton in 
					Naklua Rd; ottimo
 buffet di frutta e verdura da Sizzler al Central Festival 
					(occhio: chiude alle
 23) , compreso il beveraggio; The Edge al 14° piano dell’ 
					Hilton (pranzo e cena
 con menù settimanale: 
					http://www3.hilton.com/en/hotels/thailand/hilton-pattayaBKKHPHI/dining/index.html 
					(di particolare nota la pesciolata del
 venerdì) . C’è
 anche un collegamento interno con l'ultimo piano del Central 
					Festival) ; il
 Pullman a Naklua; Casa Pascal; Hotpan; Ninja Thai; Bella 
					Express; Marriott;
 ShabuShabu sushi buffet al V piano del CentralFestival e 
					Siam@Siam ...
 http://pattayaguide.org/all-you-can-eat-buffets-in-pattaya-pattaya-guide
 Il Food Park al piano seminterrato del Central Festival 
					Shopping Mall sulla 2nd
 Rd, è una soluzione economica, anche se non mi piacciono il 
					salone affollato (e
 spesso un po’ rumoroso) , senza finestre e con la luce 
					artificiale anche di
 giorno.
 Si può fare una tessera a scalare e servirsi spizzicando dai 
					tremila chioschetti
 (cucina da ogni parte del mondo) e ci si sfama con 2-300 
					THB. Ogni tanto si può
 ricaricare la tessera e se alla fine c’è un residuo può 
					essere convertito in
 THB.
 In questa amplissima jungla amazzonica di aromi c’è di 
					tutto, cucina asiatica e
 occidentale, piatti pronti o approntati velocemente. A me 
					piace la combinazione
 mango salad + granchi + riso + verdure padellate e gelato.
 Il panorama è comunque dinamico, spesso cambiano le gestioni 
					e l’avvicendamento
 dei locali è all’ordine del giorno.
 Ad esempio io in passato mi ero trovato benone da Pizzabig a 
					Naklua, poi ci sono
 tornato nel 2015 e mi sono trovato appollaiato in un 
					bucherello infame, dove
 l’unico motivo di interesse era dato dalla coppia pizzaiolo 
					obeso&cameriere
 anoressico, ma entrambi con le tette ... insomma, pizza 
					ordinaria e atmosfera
 tetra.
 Tra gli italiani miei preferiti ci sono: Valentino (vicino 
					al Foodland) ;
 Alby&Miky in Soi Buacow; il Passatore; I Monelli del 
					formidabile Mario Germano!
 http://www.monellipattaya.com/ e 
					https://www.facebook.com/monellipattaya finché
 era aperto andavo da Tiziano; Volterra; la pizzeria Bella 
					Italia (sulla second
 proprio davanti alla Soi 6, con forno a legna e compitissimi 
					camerieri LB).
 Tra gli altri nei quali mi sono trovato bene riporterei 
					anche:
 - Andrea a Jomtien (pizza e seafood) ;
 - Cabbage&Condoms, a Jomtien, non lontano dal Kinnaree, con 
					costruzioni in legno
 in stile thai ed un bel giardino tropicale;
 - Casa Fellini in soi 13/3 (mi sono trovato bene fino ad un 
					certo punto, poi è
 peggiorato da quando il vecchio cuoco padovano se n’è 
					andato: prezzi altini,
 pasta troppo cotta, pizza che sembra un cracker);
 - F and B in 2nd Rd (cucina thai, ita e fr). Devo dire che 
					la comunità francese
 a Pattaya è robusta e ben radicata ed in genere ha saputo 
					fare cose buone nel
 settore della ristorazione;
 - Fire and Stone fireandstonepizzeria.com;
 - Greggs Kitchen a NaKluea;
 - Hooters (tra la 13 e la 13/1 sulla BR) ;
 - Hopf (angolo tra BR e Soi 13/1);
 - Hyppopotamus, all’ultimo piano del Central Festival;
 - i 3 Panpan;
 - il vegetariano Govinda’s;
 - Kiss food and drink, sulla 2nd, all’inizio della galleria 
					che porta alla
 Buakhao. Spartano, economico, molto popolare, aperto tutta 
					la notte, cucina
 thai. Ci si trovano frequentemente famiglie miste di 
					espatriati e le
 pesciprendole che lavorano in area LK Metro. Ce ne sono 
					altri tre tra NaKluea e
 Jomtien;
 - Kitchen, sulla second vicino all’incrocio con la 10 
					(cucina di ogni
 continente);
 - l’auberge de pierre (ex strogonoff), area 
					jomtien-pratumnak, vicino al
 Kinnaree, ottimo e frequentato da francofoni;
 - Mum Aroi in Naklua;
 - ottimo ristorantino arabo/thai/indiano al food park: 
					shawarma, hummus,
 falafel, kebak, tabouli e frullato di mango!
 - Patric belgian rest (ok, si mangia bene eu+thai ma un po’ 
					tristanzuolo);
 - Pattayanis Greek Tavern, a vederla sembra un buco infame 
					ed invece si mangiano
 cose buone e adatte al clima;
 - Queen Vic in Soi6 dove si può mangiare fish&chips 
					immaginando di trovarsi a
 Soho;
 - ristorante glamour-self all’ultimo piano del Royal Garden 
					Plaza (per
 intenderci, dove c’è il biplano rosso);
 - Shabushi Buffet con cucina giapponese al Central Festival 
					(formula all you can
 eat in 75 minuti!), mi è sembrato tanto apprezzato anche 
					dalle nostre
 tritacetrioli;
 http://stenem.se/index.html/Cartoons/60.jpg
 - Sizzler, cucina anglosassone con ottimi succhi e buffet 
					frutta/verdure;
 - Toscana, sulla BR;
 - veggie indiano Talay6 sulla second, near central fest, a 
					parte qualche
 indianetto disperso è sempre vuoto ma onesto.
 Dato un certo budget (THB), questo è quello che mediamente 
					si può avere:
 100 -> carrettino stradale;
 200 -> fast food;
 300 -> pizza;
 400 -> ristorante (thai o europeo, comunque a gestione 
					faranga) modesto ma
 pulito;
 600 -> ristorante internazionale con qualche pretesa;
 800 -> ristorante italiano con musichetta, tovaglie e 
					bicchieri a calice.
 Vino e birra hanno costi europei.
 In questo panorama paradisiaco avrei solo un appunto da 
					riportare: gli orari di
 chiusura, dopo le 23 infatti l’offerta si riduce 
					drasticamente. Molti buffet,
 ristoranti e praticamente tutte le strutture che afferiscono 
					ad un centro
 commerciale ... chiudono inesorabilmente.
 1.9.2. Mangiare in dolce compagnia (non è una nota sui 
					dessert)
 I thai mangiano continuamente durante la giornata, sempre a 
					piccole dosi. Non è
 detto che sia un male, semplicemente è diverso dal sistema 
					occidentale
 colazione-pranzo-cena. Ad un certo punto passa il 
					carrettino, che si annuncia
 con la trombetta, e le ladies si precipitano fuori dal 
					negozio con ciotoline e
 sacchettini. Poi, accovacciate in un angolo, in fretta e 
					furia si finiscono
 queste brodaglie piene di spezie, riso, carni, pesci e 
					verdure tagliuzzate.
 La nostra repulsione per quelle cose misteriose si riflette 
					perfettamente nella
 totale indifferenza delle ladies verso la cucina western. 
					L’unico elemento di
 attrattiva per parecchie di loro è l’idea di trovarsi in un 
					posto lussuoso, dove
 immancabilmente ordineranno piatti a loro del tutto 
					sconosciuti ma belli
 costosi, fatalmente destinati ad essere appena assaggiati e 
					poi abbandonati.
 Io in genere mi gusto la cena in celestiale pace, magari mi 
					porto una cosa bella
 da leggere. E’ una condizione che identifico con la mia 
					personale idea di
 paradiso.
 Le poche volte che, per motivi quasi sempre legati alla 
					casualità, mi sono
 trovato attrezzato di squinzia mangiatrice, mi sono peritato 
					di trovare un posto
 che avesse anche il menù thai (ad esempio F&B o la pizzeria 
					Bella Italia) e
 meglio ancora con altre amiche con le quali si possa svagare 
					chiacchierando a
 tutto spiano. Ho avuto lomantic cene-con-topa piacevoli, 
					però si deve verificare
 la convergenza di alcuni fattori: veloce piatto monoportata 
					all’americana, buona
 intesa, desiderio di social time, poche difficoltà con 
					l’inglese.
 http://www.pattayabarguide.com/restaurant-map.htm
 1.10. Sociothai
 Qualche appunto antropologico, come sempre limitato alla mia 
					limitata
 esperienza, con il serraglio di Pat
 http://stenem.se/index.html/Cartoons/12.jpg
 1.10.1. La lingua
 Per quanto riguarda la lingua ci sono tante offerte di corsi 
					di lingua thai a
 prezzi ragionevolissimi, non ci sono insuperabili difficoltà 
					di pronuncia
 (insomma, per me meno che con le lingue europee) e la fatica 
					di imparare un
 frasarietto minimo credo sia ridotta e ben investita.
 Ho trovato comunque utile utilizzare, durante certe 
					disperanti conferenze con le
 fresh from farm (ovvero le topine appena arrivate da qualche 
					angoletto
 dell’Isaan) il servizio https://translate.google.com/ con il 
					vantaggio di
 scrivere direttamente nei caratteri tradizionali thai, che 
					le ladies hanno
 primariamente imparato a scuola.
 Poi ho utilizzato qualche app, nella versione Android:
 - Advanced phrasebook (from mobilereference)
 - World Phrasebooks & Guides - Google Play
 https://play.google.com/store/apps/details?id=com.mobilereference.phrasebook
 - Amazon.com: FREE 25 Language Phrasebook from Mobile 
					Reference (Mobi Travel)
 eBook: MobileReference: Kindle Store
 http://www.amazon.com/Language-Phrasebook-Mobile-Reference-Travelebook/dp/B004L9LDRA
 Qualche noterella sull’anglothai: il tasso di 
					scolarizzazione è basso, in Laos,
 Cambogia o nelle aree rurali come l’Isan, bassissimo. Anche 
					chi è andato a
 scuola non è che abbia imparato molto di più di qualche 
					canzoncina patriottica
 (suonata col flauto ...), il fatto che la grande Tailandia è 
					il migliore dei
 popoli possibili e che re&Buddha sono i riferimenti morali e 
					culturali di ogni
 bravo cittadino.
 Le ladies imparano l’inglese soprattutto per iniziativa 
					personale, lo fanno
 scimmiottandolo da Internet e relazionandosi al mondo 
					farango. Ne ricordo due
 sole che lo studiassero specificamente con un minimo di 
					sistematicità,
 attrezzate di libretto e quaderno degli appunti.
 http://stenem.se/index.html/Cartoons/70.jpg
 Non è raro incontrare ragazze che fanno sempre ‘yes’ con la 
					testa, dichiarano di
 essere arrivate da tre giorni da Korat ed effettivamente di 
					sapere dire
 pochissimo oltre a ‘uelcaaaaaam andsoman blojob guudledy 
					aigouitiu! ’
 Spesso la conoscenza dell’inglese più qualche sconcezza 
					nelle principali lingue
 europee è un indicatore proporzionale al peso del cursus 
					honorum, insomma
 all’esperienza nel mestiere.
 E’ una tendenza orientale quella di parlare velocemente, per 
					cui
 l’ intellegibilità della locuzione spesso ne risulta 
					affetta. Le mandorlette
 hanno poi una pronuncia tutta loro, con alcune 
					particolarità. Ad esempio la
 parola small viene in realtà pronunciata introducendo una 
					piccola pausa iniziale
 e diventa come e-ss-moll, spicy diviene e-ss-picy, smoke 
					diviene e-ss-moke;
 problem diventa pompem; room diviene fatalmente loom e 
					lavorare e camminare
 diventano circa la stessa cosa.
 http://amuzingthaicartoons.com/138%20School%20for%20falangs%20(one).jpg
 http://pattayathailandia.com/wp-content/uploads/2010/11/dizionario-thai1.jpg
 http://www.wikihow.com/Speak-Thai
 https://www.stickboybangkok.com/photos/funny-school-falangs-cartoon/
 Da un testo di F.Oreglio:
 Non è stato facile dirti "ti amo"
 non è stato facile dirti "amore"
 non è stato facile dirti "addio"
 certo che il tailandese è una lingua un po' del menga ...
 PFlibrary) Un appunto interessantissimo di Cryo30 sul saluto 
					thai:
 http://community.punterforum.com/showthread.php?t=46544&p=1745707&viewfull=1#post1745707
 Piccola "chicca" sul saluto thai... intendo il "wai" o il 
					"sampeah" o cumunemente "namasté", cioè il saluto
 simile al nostro metodo di pregare.
 Non ci si stringe le mani (o addirittura i baci sulla 
					guancia) se si ha a che fare con persone con cui c'è un
 rapporto formale e si vuole rispettare la cultura.
 Si fa questo gesto, magari salutando dicendo "sawadee khrap" 
					e poi in seguito ci si stringe eventualmente la
 mano all'occidentale.
 Ovviamente le lady tendono ad occidentalizzarsi e a non 
					farsi problemi di forma, ma in ogni caso il saluto
 classico è sempre ben accetto.
 La cosa che pochi farang sanno è che esiste una "gerarchia" 
					gestuale per dimostrarsi SUPERIORE o
 INFERIORE e pretendere o offrire rispetto, nel caso di uno 
					scambio di saluti.
 Difficilmente vi spiegheranno o vi parleranno di questa 
					cosa, del resto è una gestualità tutta thai che si svolge
 tra thai.
 In pratica è un sottile scambio di messaggi, o una forma di 
					PROTOCOLLO, che avviene tra chi pretende
 rispetto (e lo dimostra palesemente) con chi porta rispetto 
					(e lo dimostra palesemente).
 Un po' come tempi fa, da noi, si usava il TU, il LEI e il 
					VOI per interagire con qualcuno o come avviene per i
 giapponesi con l'inchino, più accentuato per dimostrare 
					rispetto.
 La cosa che pochi farang notano, ma è lampante per tutti i 
					thai presenti, è che spesso gli stranieri vengono
 salutati da thailandesi (magari che si danno la patente di 
					più "rispettabili" di voi) in modo da dimostrare che
 sono "inferiori".
 Noi non ce ne accorgiamo e loro si fanno "belli" davanti ai 
					connazionali.
 In pratica, il saluto dimostra SUPERIORITA' rispetto 
					all'interlocutore quando le mani "a preghiera" vengono
 tenute in basso rispetto al mento.
 Una forma di SOTTOMISSIONE viene espressa unendo le mani in 
					alto, anche fino sopra la testa.
 Tradotto in una scala, un thai saluta con mani a preghiera:
 - buddah o il re con le mani sopra la testa
 - persona molto importante con le mani sulla fronte / naso / 
					bocca ( a scendere....)
 - persona "equivalente" con mani subito sotto al mento
 e più ci si allontana dal mento, più si sottolinea la 
					propria superiorità IMPONENDO inferiorità
 all'interlocutore.
 Un bambino saluterà un adulto o un anziano con le mani molto 
					alte, e questi ultimi saluteranno il bambino
 con mani basse.
 In pratica un saluto con le mani a preghiera davanti alla 
					pancia sarebbe come dire: ti saluto ma tu vali un
 decimo di quello che valgo io. Un po' come dare del TU ad 
					uno sconosciuto.
 Noi non ce ne accorgiamo, ma loro notano moltissimo queste 
					cose.
 Se notate le statue di buddah sono scolpite sempre un saluto 
					molto basso mentre chi ci prega davanti, in
 ginocchio, tende ad unire le mani sopra la testa.
 Provato e verificato (una volta che mi hanno spiegato la 
					mimica) nel posto dove è più semplice trovare thai
 che si "atteggiano importanti".
 Basta andare da Starbucks, caffetteria con costi proibitivi 
					per il thailandese medio, dove i pochi thai presenti,
 magari mentre navigano col portatile, tendono a considerarsi 
					business men o per lo meno "borghesi".
 Salutano tutti, farang compresi, ma spesso per "disprezzo" 
					lo fanno con le mani davanti lo stomaco e tra loro
 quasi se la ridacchiano!!
 Quindi, se vi salutano con le mani basse, smerdateli, visto 
					che vi stanno mancando di rispetto davanti a tutti
 senza che voi ve ne accorgiate... e salutateli possibilmente 
					con le mani più in basso di quanto hanno fatto
 loro!
 Percepiranno il messaggio ma non potranno dire nulla, visto 
					che voi siete farang e non dovreste E NON
 SIETE TENUTI a conoscere questa mimica.
 In ogni caso, il saluto standard, è con mani unite e con 
					dita appena sotto il mento.
 PS: se notate la foto dice tra le righe "io sono figa e sono 
					una hostess di una compagnia importante"... quindi
 ti saluto ma siccome "valgo", le mani le tengo un po' 
					basse....
 |  
					| 1.10.2. Un po’ di storia http://www.krabiemerald.net/storia_della_thailandia.htm
 http://www.natale.to/libri/libri-thai.htm
 http://www.sawadee.it/forum/viewtopic.php?p=82070
 https://en.wikipedia.org/wiki/Culture_of_Thailand
 https://it.wikipedia.org/wiki/Boromakot
 https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Storia_della_Thailandia
 https://web.archive.org/web/20090918050120/http://www.krabiemerald.net/storia_de
 lla_thailandia.htm
 https://www.archive.org/stream/historyofsiam035038mbp#page/n249/mode/2up
 http://www.repubblica.it/esteri/2016...bol-149688637/
 http://www.lastampa.it/2016/10/17/esteri/porsche-festini-e-lusso-il-principeplayboy-imbarazza-bangkok-EKGUB3cmUSpk2rW0oIxMPO/pagina.html
 1.10.3. Italiani nel mondo
 Ricordiamoci sempre che anche se siamo in vacanza ed abbiamo 
					l’impressione di
 poter vedere soddisfatto qualsiasi capriccio semplicemente 
					al prezzo di qualche
 biglietto di banca, dobbiamo invece essere attenti e 
					responsabili per evitare
 guai che devono essere moooolto realisticamente pensati come 
					latenti in ogni
 momento.
 A Pattaya i problemi di sicurezza legati alla delinquenza 
					sono enormemente
 ridotti rispetto a quel che avviene in molti paesi latini e 
					balcanici. C’è anche
 molta polizia, che beno o male, fronteggia i casi di 
					problematicità
 macroscopica. Rispetto alle cronache italiche direi che i 
					casi di rapina o varie
 forme allotropiche di furto sono rari, sia di giorno che di 
					notte.
 Forse uno dei problemi più diffusi deriva dal fatto che i 
					Thai guidano come
 scriteriati. In particolare caso di incidente in auto o moto 
					probabilmente
 nessuno ci aiuterà o sosterrà le nostre ragioni, avremo 
					torto punto. Dovremo
 cercare di minimizzare i danni con un mix di diplomazia e 
					onesta corruzione.
 Le cronache, e non solo quelle strategicamente confezionate, 
					riportano di
 ragazzotti (verosimilmente imbenzinati da quattro recensioni 
					del tipo figa&baht)
 completamente disorientati per non riuscire a capire che 
					ridacchiare
 dell’immagine della famiglia reale porta semplicemente, 
					senza storie, in galera.
 Idem per questioni di farmaci, cannabinoidi o altre 
					chimicaglie: la tolleranza
 thai non ha margini di discussione.
 Quando i voli costavano un po' di più, ed il mondo sembrava 
					tutto un po' più
 lontano, era meno diffuso un tipo di viaggiatore del genere 
					figa&baht, non
 caratterizzato da una particolare ricchezza nell’ esperienza 
					di vita.
 Soggetti dall'italiano traballante e dall'inglese 
					improbabile; alienati dal
 mondo in generale e da quello femminile in particolare; 
					disorientati dai
 fallimenti professionali ed affettivi; con le tasche vuote 
					almeno quanto la
 testa; fatalmente stizzosi, veloci di lamento quanto tardi 
					di pensiero.
 Purtroppo Pat sembra attirare tanti di questi soggetti; dai 
					un calcio ad un
 sasso e ne escono dieci. Per fortuna sul totale dei 
					visitatori sono comunque una
 quota che fa giusto parte del rumore di fondo.
 Senza alcun riferimento ai lettori passati, presenti o 
					futuri di questa guida,
 naturalmente.
 Mariaware, fumigaglie e quant’altro vanno certamente 
					dimenticati a partire dalla
 strada che porta da casa all’aeroporto, ma anche e 
					soprattutto in Thailandia.
 Per questa roba c’è il carcere e, come vuole l’ironia del 
					destino, gli accordi
 sull’estradizione con l’Italia sono piuttosto fumosi.
 E’ molto salutare diffidare o comunque ignorare chi offra 
					hashish, yaba, MDMA,
 extasy o affini generi psicotroperecci: accade spesso, in 
					singolare coincidenza,
 che pochi minuti dopo l’acquisto si manifesti bel bello un 
					elegante omino in
 divisa marrone, piuttosto sicuro del fatto suo.
 Come per molte altre cose la definizione di maggiore età in 
					Thai è un casino per
 me incomprensibile: dovrebbe essere 20 anni, ma ci si può 
					sposare prima, però
 per bere alcolici ne servono 21, poi ci sarebbe l’età del 
					consenso che è fissata
 a 18... Comunque sia le leggi sono ultrasevere anche in 
					materia di minorenni.
 Tutto può essere, anche in materia di documenti di identità 
					(che possono
 appartenere a sorelle o cugine che in Thai sono più diffuse 
					dei germogli di
 soia) ma se c’è il dubbio chiedete di dare un’occhiata, 
					incrociate le dita e
 respingete i casi dubbi. Lo stesso controllo divrebbe essere 
					svolto dalla
 portineria che ritira il documento della mandorletta che ci 
					accompagna nei
 nostri alloggi.
 Evitate assolutamente risse, anche se avete tutte le ragioni 
					(il che è comunque
 statisticamente poco probabile), anche se vi hanno 
					turlupinato per una minuzia.
 Se vi azzuffate con altri faranghi vi ritrovate pestati una 
					seconda volta dai
 suddetti elegantoni in brown.
 Se invece con thai, nell’ipotesi di avere evitato 
					l’ospedale, consiglio di
 cambiare sistemazione ed area di lavoro, poichè è una 
					certezza che farete presto
 la conoscenza del giro di amichetti&parenti, molto 
					desiderosi di manifestare la
 propria idea, circa i faranghi che prendono a spallate 
					fraterni compagni di
 sbronza, che non pagano, che pagano poco, che dicono e non 
					mantengono, che si
 lamentano perchè non s’è scopato come in Superfalang Invades 
					De Farist o perchè
 la lady ha invece un accessorio imprevisto nelle mutande.
 Insomma spesso, pagare costa assai meno che affrontare le 
					successive rogne
 accessorie.
 PFlibrary) Un appunto di Cryo30 sulle regole d’ingaggio del 
					perfetto attaccabtighe in trasferta:
 http://community.punterforum.com/showthread.php?t=46544&p=1745817&viewfull=1#pos
 t1745817
 Un'altra stranezza della popolazione thai è l'importanza 
					(quasi giuridica) del principio che "chi inizia ha
 torto".
 Trattasi di un principio che auguro a tutti di non 
					verificare o testare, ma sapere della sua esistenza può in
 ogni caso aiutare davanti ad una discussione accesa con un 
					thai.
 Ripeto, se è possibile e non vi costa molto, evitate ogni 
					discussione.
 Però, se succede sappiate che in una discussione "animata" 
					(occhio che è cultura thai rimanere relativamente
 calmi anche in caso di estrema rabbia o paura), con qualcuno 
					vige la regola del:
 "CHI COMINCIA HA TORTO"
 E per loro HA UN GRAN VALORE!
 Cioè, in una discussione puramente verbale, chi per primo 
					TOCCA o spinge o semplicemente appoggia una
 mano sull'altro, in fase postuma di valutazione 
					dell'accaduto, HA IL TORTO!
 Quindi, toccando un thai durante una discussione lo si fa 
					passare dalla parte della ragione in caso di
 colluttazione, quindi lo si "giustifica" ad usare le mani e 
					la violenza.
 Certo, può succedere che questo ti riempia di botte fin da 
					subito...
 però, in quel caso, si valutasse la semplice rissa, lui 
					passerebbe dalla parte del torto, visto che ha attaccato.
 Certo, sono dettagli... ma dettagli di cui tiene conto anche 
					un "terzo" che deve capire come sono andate le
 cose, tipo un poliziotto!
 Con l'esperienza noterete che i thai si guardano bene di 
					toccare qualcuno durante una discussione per non
 prendersi il torto, soprattutto se non è intenzione di 
					arrivare alle mani o lo si vuole evitare.
 Però, considerando che per noi italiani, ad esempio 
					picchiettare con l'indice sul petto dell'interlocutore o
 spesso arrivare fronte a fronte in una discussione è 
					parecchio frequente, meglio ricordarsi di NON FARLO
 con un thai, perché questo potrebbe avere una reazione 
					violenta in quanto, secondo lui, dalla parte della
 ragione.
 - Per chi vuole vedere della BELLA FIGA GENETICA, il 
					consiglio è quello di prepararsi a far tardi.
 Luogo migliore: WalkingStreet!
 Dopo mezzanotte (anche dopo l'una), entrando in locali come 
					l'I-BAR o il CandyShop o in discoteche come il
 MARINE, l'INSOMNIA e il 808, ci si può gongolare tra una 
					quantità non indifferente di figa.
 Nel caso particolare in cui ci si accorgesse troppo tardi 
					del fatto che la
 mandorlina dalla mascella volitiva ha pure un accessorio non 
					gradito nelle
 mutande, la cosa giusta da fare è pagare, almeno lo ST, 
					salutarsi e,
 soprattutto, proprsi di essere più accorti ed espliciti per 
					il futuro. Niente
 scazzi o sperimenterete immediatamente a cosa servono quegli 
					artigli felini
 laccati con cura meticolosa. Peraltro chiederlo prima, porta 
					spesso al fatto che
 la lady vi acchiappa le mani e le piazza santommarianamente 
					in area topica.
 C’è qualche ladyboy con atteggiamenti che vanno dal molto 
					deciso all’aggressivo.
 Si tratta di quelli che hanno più difficoltà a lavorare, a 
					fronte dei tremila
 problemi delala loro condizione. C’è qualche viuzzolo 
					isolato nel quale è bene
 non girare di notte (ad esempio la sorellina di Soi6) dove è 
					una certezza che
 qualcuno di questi romanticoni vi abbranchi nella speranza 
					di arraffare al volo
 qualcosetta.
 Oppure a volte arpionano con una stretta da braccio di ferro 
					cercando con molta
 decisione di tirarvi dentro al bar per una bevutina.
 Ricordo di un farang con una mano ferita, in piena soi 
					Buakow, frutto di una
 stretta di mano con artigli, piuttosto poco femminile.
 Inutile dire che la maggior parte delle mandorlette sono 
					adorabilmente oneste e
 professionali ma si sa che l’occasione ladrifica 
					l’individuo, dunque le cose
 importanti vanno chiuse in cassaforte o comunque tenute ben 
					fuori dalla vista,
 giusto per evitare problemi a tutti.
 Stante ciò che s’è detto sopra sui documenti di identità, 
					con le freelancer sarà
 bene avere un poco di attenzione in più, vista l’assenza di 
					un capoufficio di
 riferimento.
 PFlibrary) Riporto l’esperienza di colleghi, da incorniciare 
					in un quadretto da
 leggere nei momenti di maggiore spensieratezza da 
					ubriacatura genitale
 http://community.punterforum.com/showthread.php?t=46544&p=1745154&viewfull=1#pos
 t1745154
 “16-05-16-Cryo30 Citazione Originariamente Scritta da 
					Dr.Axxx
 In thailandia anche se si è in vacanza e sembra di stare nel 
					paese dei balocchi bisogna essere più accorti che
 a casa nostra se si vogliono evitare piccoli e grossi guai.
 Condivido in pieno questa frase!
 Il fatto che io possa apparire esagerato su certi argomenti 
					è dovuto al fatto che tiro in ballo alcune situazioni
 "scomode" di quel paese dei balocchi che è Pattaya per 
					bilanciare ciò che in maniera "entusiastica" dico in
 altri post!
 Pattaya non è la Corea del Nord, ma nemmeno un posto nel 
					quale fare quello che cacchio si vuole!
 Ovviamente si può scopare, divertirsi, ubriacarsi, mangiare 
					come maiali, e magari fare cose che qui sarebbero
 poco morali, ma non si è immuni alle regole del sistema.
 Ma soprattutto il sistema è MOLTO diverso dal nostro, e cose 
					che da noi sono tollerate o vengono considerate
 di poco conto, in città come Pattaya possono essere 
					severamente punite!
 E non importa se siete solo turisti!
 [...]
 Purtroppo in città come Pattaya non esiste solo la 
					"pittoresca" legge thai, ma anche una corruzione strisciante
 che al contrario dell'Italia, dove può essere individuata 
					principalmente nelle "alte sfere", è tangibile anche da
 parte del cittadino o del turista.
 Io la chiamerei corruzione di tipo popolare.
 Quindi il mio vuole essere un monito a chi si avvicina le 
					prime volte a questa cittadina:
 fate tranquillamente ciò che si fa a Pattaya e godetevi ciò 
					che Pattaya offre alla luce del sole... ma informatevi
 su cosa è meglio non fare, perché la tolleranza è ZERO e non 
					stupitevi se assisterete a evidenti casi di
 corruzione e nepotismo!”
 1.10.4. Oj vita, oj vita mia
 Nel contesto sociale thai praticamente non ci sono pensioni 
					ed assistenza
 sanitaria. L’istruzione è un po’ sostenuta ma solo fino al 
					primo grado. E’
 normale che i giovani, col loro lavoro sostengano l’anziana 
					famiglia. Purtroppo,
 dato che spesso gli uomini thai sono dei disgraziati 
					sbevazzoni [buoni solo a
 giocare alla playstation mentre sonnecchiano, innescare 
					risse, ingravidare e
 fuggire (in ciabatte) o al massimo a fare i guardiani 
					notturni col fischietto o
 guidare i mototaxi] sono proprio le donne che sostengono la 
					maggior parte delle
 spese, ed infatti si trovano nei negozi, ristoranti, 
					servizi, commercio, in gran
 parte donne che lavorano.
 (http://www.nationmultimedia.com/news/breakingnews/30296314)
 E’ chiaro che se fai i massaggi, e normalmente non hai più 
					di una manciata di
 clienti al giorno, ti trovi a fine serata con qualche 
					manciata di ettobaht, che
 in gran parte servono per l’affitto del loculo e per le 
					tazzette di zuppa
 piccante di calamari.
 Se ai massaggi aggiungi lo special, ecco che puoi 
					stabilizzare il bilancio.
 Se poi fai ST/LT e magari apparecchi un piccolo giro 
					farango, puoi iniziare a
 pensare al futuro.
 Se lavori al GoGo puoi toglierti anche qualche sfiziuccio e 
					pure sfanculare
 parecchia gente.
 In questo quadro, riporterei di seguito qualche regoletta, 
					basata sulle mie
 personalissime esperienze e convinzioni. Sono come 
					l’aspirina: la maggior parte
 delle volte funzionano ma non possono fare tutto.
 01- la principale per me è: scegliere una lady che manifesta 
					un po’ di interesse
 [ naturalmente oltre a quello economico, che è questione 
					primaria appprescindere
 ; -)] , vi massacra con la sua lingia da iguana, vi pianta 
					le pupille addosso o
 comunque almeno un’occhiata, un sorriso, un contatto.
 02- i diversi settori dell’intrattenimento sono divisi per 
					fasce orarie. Se
 arrivate all’Insomnia alle 23, come dice Mario, potete 
					giusto spazzare i
 pavimenti; i GentsClub chiudono all’ora di cena. Se arrivate 
					al beer-bar in
 vista della mezzanotte trovate (generally speaking) gli 
					scarti, anche se alcuni
 osservano che il barfine così costa meno .. .
 In Soi6 si trova un sacco di roba anche nel primo 
					pomeriggio.
 Informandosi e sperimentando ci si trova sempre meglio.
 03- è vero che è arrivato il turismo di massa ed i prezzi 
					sono aumentati dopo
 anni di sostanziale stasi, ma si tratta ancora di cifre 
					piccole se confrontate a
 quel che se ne ottiene alle nostre latitudini: una intera 
					nottata contro una
 mezz’ora...
 Soprattutto nei giri di sbevazzamento coinvolgete anche 
					qualche amica dell’amica
 e vi divertirete tutti. Se la svergognata ha superato le 
					vostre aspettative, un
 tip è d’obbligo. Impuntarsi sul qualche centinaio di THB è 
					un’operazione a
 bassissimo rendimento, risparmiate una cicca e si perde in 
					qualità del rapporto
 personale. Non raccontiamoci scemenze, non è vero che il 
					farango cerca solo un
 buco (o due o tre ...) con un po’ di roba attorno.
 04- occorre tenere ben presente che l’axis-mundi del 
					ladypensiero è il valsente.
 Dopo un po’ di tempo dedicato alla mutua esplorazione delle 
					superfici corporee,
 come in un jukebox, giunge il momento di reinserire la 
					monetina: un lady-drink o
 un po’ di tip (diciamo 1-2-3 ettobaht) possono essere 
					sufficienti ad allentare
 inibizioni e, in molto posti come club e gogo, l’elastico 
					del reggiseno. LD e
 tipping, attestano le nostre più serie intenzioni, più di 
					qualsiasi altra
 espressione del linguaggio della bocca o del corpo.
 05- Il ladytip può anche essere elevato (ricordo 
					personalmente di avere
 applicato fattori 1.2-2 in occasioni di particolare gaudio) 
					ma la mancetta per
 tutti i settori collaterali, come governo della stanza, 
					ristoranti, autisti,
 massaggi e simili, ha un suo codice: 5-10% è la misura 
					giusta. Se di meno siete
 bollati come taccagni, se di più come polli ... che ci 
					volete fare? è
 l’intreccio di potenti radici culturali, struttura 
					sociale&religione,
 tradizionali millenarie ed in definitiva la manifestazione 
					di un proprio sistema
 per affrontare l’alluvione di mondo, dopo secoli di 
					isolamento.
 06- essere informati è cosa buona e giusta, ma programmare 
					tanto non va bene: il
 meglio io l’ho avuto prendendo quel che arrivava [le scarpe 
					degli dei ; -)] .
 Puntate una donnina allegra e le state dietro un sacco di 
					tempo? Proprio perché
 ci vuole tempo, lei non è la persona giusta. Insomma 
					probabilmente perderete
 quel tempo.
 Non si tratta di scegliere un piatto al ristorante o una 
					moto. Con una persona,
 di una sensibilità e cultura a molti di noi largamente 
					sfuggente e che in più e
 femmina, è tutto molto più gomitoloso!
 Programmate di vederla l’indomani? bene: non ci sarà, sarà 
					dai suoi a 500km da
 Pat, sarà in vacanza, o sarà arrivato il boy dall’Australia 
					o sarà al compleanno
 etilico dell’amica, o la maman non può tenerle il baby. 
					Insomma le mandorlette
 sono spesso sfuggenti, incasinate, imprevedibili, anche se 
					spesso si fatica un
 po’ a vederlo, hanno una vita che a volte è pure 
					problematica.
 Ne vedete una OK? non cercate il meglio (parecchi blaterano 
					circa l’esistenza di
 questo fantasmatico ‘meglio’ ma, 
					concretamente&esplicitamente, chissà dov’è?)
 acchiappate e godete! a letto non è una tigre? non fa quel 
					che esattamente
 girava nel vostro filmetto personale? accorcia il LT alle 4 
					del mattino? niente
 scazzi, la prossima volta stabilite patti più chiari, 
					comunque andate d’accordo,
 prendi quel che c’è di buono (e se sei un buon cercatore lo 
					troverai
 sicuramente), sii esplicito ma rispettoso.
 Se può aiutare a pensare in positivo, considera che la 
					cambierai domani e non la
 vedrai mai più. A litigare si fa peggio e non ne vale la 
					pena. Understatement o
 insomma take it easy e ... sorridete! Siete nella Disneyland 
					per adulti, mica
 alla borsa di Milano, qualsiasi cosa vada un po’ storta, non 
					può essere una cosa
 seria davvero.
 07- questa è una situazione frequentissima: trovate l’angelo 
					dei vostri sogni,
 ci passate una notte raccontandovi tutto, dal teorema di 
					Pitagora a quello di
 Fermat, vi promettere eterno amore, ma tornate il giorno 
					dopo per scoprire che è
 a casa dai suoi ...
 Oppure, vi accordate per un LT, poi al dunque scoprite che 
					la mamma non può
 tenere il piccolo tutta la notte, che la sorella si è 
					ammalata, ha dimenticato
 le chiavi di casa, ha mal di testa, ha mal di pancia, ha le 
					mestruazioni, il
 bufalo ha il raffreddore ...
 Per cui, come regola generale, prendere quel che viene ed 
					avere sempre un po’ di
 piani B. I miei vanno per fasce orarie:
 - se nel pomeriggio clubbini (Club4, 007, Kinnaree) o Soi6;
 - se in serata, ripiego su baretti, Soi6, GoGo, massaggifici 
					in chiusura o BR;
 - se sono stato bidonato in nottata, non c’è problema: un 
					salto
 all’iBar/Insomnia o GoGo e si rimedia sempre.
 08- siete dunque nella Land Of Smile, una specie di tempio 
					del relax, non dovete
 dimostrare nulla a voi stessi. Non spataccatevi tutte le 
					energie le prime notti,
 sull’onda della fame lupigna, si ottiene solo il risultato 
					di incasinare i
 giorni e le notti seguenti. In particolare arriva, prima o 
					poi, il momento che
 ne avrete abbastanza: non è così disonorevole passare una 
					notte di riposo.
 Similmente ho visto tizi (non proprio atletici) gareggiare 
					in bevute alcoliche,
 col risultato di rimanere storditi per alcuni giorni. Non 
					m’è sembrato il
 massimo del divertimento, e neppure della lucidità quando 
					uno di questi tizi s’è
 sparato una dose veterinaria di Sidegra con finalità 
					rianimatorie, ottenendo
 invece come unico risultato una settimana di mal di testa.
 09- per chi ama la notte non c’è nulla di più semplice che 
					fregarsene dei fusi e
 mantenere l’orario europeo: non avete problemi di jet-lag 
					all’arrivo ed al
 ritorno, arrivate all’i-Bar/Insomnia all’ora giusta, evitate 
					le ore più calde
 .
 10- giocare ai fidansatini è un gioco divertente che ci 
					aiuta a ricordare i bei
 tempi nei quali i fluidi correvano veloci nei nostri tubi, 
					ma .. . innamorarsi,
 nel ruolo di walking ATM, è da POLLI. Nel buio vicino alle 
					porte di Tannhäuser,
 ho visto uomini che avevano completamente sostituito la 
					testa di sopra con
 quella di sotto. Il puttanesimo non è un sostituto della 
					propria vita sociale,
 compresa quella familiare. Giusto ne è un complemento, 
					ancorchè piuttosto
 speziato.
 11- non sarà terzo mondo, ma comunque è un’area in sviluppo. 
					Troveremo ogni tipo
 di contraddizione ma, a fronte di burocrazia, sporcizia, 
					approssimazione,
 inefficienza, superficialità ... keep it cool! Siamo 
					rispettosi, o almeno
 facciamo finta, anche nei confronti di cose che ci possono 
					sembrare
 completamente prive di significato come i tempietti, la 
					preghiera serale, gli
 occhialoni del re. Abbiamo scelto autonomamente di visitare 
					il far-east e non
 facciamo come i tre anzianetti ticinesi che, dal loro tavolo 
					di ristorante,
 pontificavano criticando tremila cose di quello stesso mondo 
					thai che permette a
 loro tre mummie viventi di poter far funzionare ancora un 
					po’ il proprio
 apparato riproduttivo ad un costo così risibile.
 12- OK, l’ honey segue una legge approssimativamente 
					proporzionale al money,
 tuttavia, come diceva il buon Lapalisse, le girls sono 
					ragazze ... dunque
 apprezzano inevitabilmente della carne fresca. Non è 
					automatico che da una teenstunner 10+ ci si possa aspettare 
					una prestazione di pari punteggio.
 Non sempre
 il delta monetario riesce a saturare questo tipo di 
					differenze.
 13- mi dicono che con le mediterranee e le caucasiche si 
					usa. Qui invece non
 funziona: non provate ad impressionare la mandorlata con 
					camere d’albergo enormi
 e lussuose, men che meno con grande sfoggio di capacità di 
					spesa. Non si ottiene
 un miglior servizio e spesso tali comportamenti tendono ad 
					aumentare una
 risentita (ancorchè trattenuta) percezione di distanza e 
					ingiustizia.
 14- se per qualche motivo nasce uno dei dubbi seguenti, è 
					bene cercare di
 risolverlo prima di andare avanti, pur senza essere 
					paranoici, si può anche
 attivare il protocollo-bye-bye e cercarne un’altra tra le
 ventiquattromicaseicentottantadue presenti: ziobudda, non è 
					che avere perso il
 documento di identità proprio oggi non porta bene? perchè 
					continui a ripetermi
 che hai festeggiato ieri i 18 anni? ti è rimasta di traverso 
					una ciliegia? OK
 sei una brava ragazza che non beve ... ma, nonostante il 
					buio, che occhi
 arrossati e che pupille minuscole che hai! carini quei 
					puntini rossi sul pube,
 vanno così quest’anno?
 15- un motto che riassume tutto ciò: have fun!
 1.10.5. I cons
 Nel paradiso/inferno dell’immaginario maschile prendo 
					qualche riga per i
 lamenti, uno spazio onestamente piccolissimo rispetto a 
					tutto ciò di cui invece
 si può godere in un’ottica fugacemente vacanzicola:
 01- dormire col casino del condizionatore, Pattaya 
					raggiungerebbe la perfezione
 se fosse a Chiang Mai;
 02- ladyboy un po’ troppo mimetizzati tra le ladylady;
 03- russi chiassoni, arabi con famiglie al seguito fino alla 
					quarta generazione,
 branchi di cinesi spintonanti in gita turistica (zero dollar 
					tours: qualcosa di
 simile alle nostre gite delle pentole) , indiani che 
					contrattano la frazione di
 baht, australiani vocianti, tutti uniti dalla grande ciucca 
					molesta ... gli
 europei sembrano limitati a pochi esemplari di visitatori 
					occasionali ed allo
 zoccolo duro di espatriati, che passano le giornate a fare a 
					gara tra chi è più
 rotondo guardando il Manchester United in TV;
 04- ‘sto cazzo di shisha, con la quale molte girl passano la 
					giornata pipando
 allegramente, porta al risultato che alla fine sembra di 
					baciare uno spicchio
 d’aglio incenerito;
 05- la globalizzazione avanza, il benessere si diffonde, i 
					prezzi levitano più
 dello spirito del Buddha (per quantificare la cosa nei 
					termini giusti basta
 un’occhiata ai vecchi post dei forum riportati sopra o anche 
					un giro di
 archive.org) , la logica del tutto&subito impazza, tanto che 
					del bufalo ormai non
 frega più una cippa a nessuno, Internet è una finestra sul 
					mondo sempre più
 accessibile ... ma (cazzo) se i thai guardassero davvero al 
					mondo piuttosto che
 solamente ai telefilm americani ed agli MTV award >-/
 Insomma, in ottica Grunfozen: quel che è stato non c’è più. 
					Godiamoci quello che
 c’è ora, poiché non è detto che domani non sia peggio. Augh!
 1.10.6. Un po’ di bibliografia
 - pensieri da una persona fantastica per umanità, esperienza 
					e lucidità:
 http://pattayaismagic.blogspot.com/
 http://www.monellipattaya.com/pattaya/idee/mario.htm
 - racconti, informazioni e spunti interessanti:
 http://goasia.about.com/od/Customs-and-Traditions/a/Thailand-Etiquette.htm
 http://mangozeen.blogspot.de/2016/04/sirens-of-soi-6-1.html
 http://pietrotimes.blogspot.it/2011/07/pattaya-non-solo-boom-boom.html
 http://www.bankerinthesun.com/2015/04/living-in-pattaya-thailand/
 http://www.monellipattaya.com/pattaya/consigli/index.htm#galateo
 http://www.stickmanbangkok.com/
 http://www.stickmanweekly.com/StickmanReadersSubmissions.htm
 http://www.thailandiaweb.com/mai_pen_rai.html
 https://www.facebook.com/pizzaticarlo
 - l’ottica, sintetica ed efficiente di un disegno, da una 
					sensibilità raffinata
 in lunghi anni di frequentazione del far-east:
 http://stenem.se/index.html/Cartoons/32.jpg
 http://stenem.se/index.html/Cartoons/59.jpg
 http://stenem.se/index.html/Cartoons/80.jpg
 - cosa succede in città
 http://pattayadailynews.com/
 http://pattayaone.net/
 http://www.pattayamail.com/
 http://www.pattayanewsflash.com/index.html
 - al cinema
 http://pattayathailandia.com/film-erotici-thailandesi
 https://it.wikipedia.org/wiki/Bangkok_Dangerous
 https://it.wikipedia.org/wiki/Bangkok,_senza_ritorno
 https://it.wikipedia.org/wiki/Il_re_ed_io_%28film_1956%29
 https://it.wikipedia.org/wiki/Ong-Bak_-_Nato_per_combattere
 https://it.wikipedia.org/wiki/Ong-Bak_2_-_La_nascita_del_dragone
 https://it.wikipedia.org/wiki/The_Beach
 https://it.wikipedia.org/wiki/The_Protector_-_La_legge_del_Muay_Thai
 https://it.wikipedia.org/wiki/Una_notte_da_leoni
 https://it.wikipedia.org/wiki/Una_notte_da_leoni_2
 https://it.wikipedia.org/wiki/Una_notte_da_leoni_3
 http://www.imdb.com/title/tt4531694/
 |  
					| 2. Passatempologia sistematica 2.1. Eccoci arrivati alla ciccia
 Di seguito qualche capitoletto specifico con i quali ho 
					provato a suddividere
 tassonomicamente la tipologia di giostre offerta dal parco. 
					Spesso le divisioni
 non sono troppo nette, ad esempio il confine tra un 
					Gentlemans Club, un clubbino
 che fa anche da BJ-Bar ed uno Short-time Bar tendono a 
					diventare molto sottili.
 Anche per ciò, l’ordine dei capitoli è sostanzialmente 
					casuale/personale.
 Riporto un po’ di informazioni oggettive ed un po’ di 
					esperienze personali,
 sempre riferite ad un determinato periodo storico. Questo 
					perchè il panorama P4P
 è sempre più fluido, i locali aprono e chiudono di continuo. 
					Di positivo c’è che
 globalmente l’offerta aumenta e si diversifica, però le 
					ragazze tendono a
 gironzolare in questa giostra come scoiattole (anche a causa 
					del ruolo sempre
 più attivo delle agenzie) alla ricerca della migliore 
					situazione, ovvero minore
 sbattimento&maggiore guadagno. Il risultato è che i locali 
					hanno tutti periodi
 buoni e meno buoni, in termini di qualità dell’offerta. Ad 
					esempio Devil’s Den
 ha avuto tempi aurei, con una gran scuderia ed ottimi 
					prezzi, oggi direi che è
 purtroppo in evidente ribasso. Il RedPoint in Soi6 del 2016 
					era l’ombra di
 quello di due anni prima. Per quanto riguarda i gogo a volte 
					le cose cambiano da
 un mese all’altro.
 A mio modo di vedere una strutturazione sistematica dei vari 
					tipi di passatempi
 pattayani può essere la seguente, categorizzata su quattro 
					livelli:
 1) i Massaggifici
 - tradizionali;
 - dirty, insomma con eventuali extra;
 - saponosi body2body.
 2) i Bar
 - beer bar, strutture molto aperte dove sostanzialmente si 
					beve, si
 chiacchiera e si cerca compagnia;
 - baretti con stanze annesse, detti short-time bar, primi 
					fra tutti quelli
 di Soi6;
 - BJ bar.
 3) i Club (strutture più chiuse con qualche tipo di 
					caratterizzazione)
 - Gentlemans Club, begli ambienti con musica e compagnia da
 intrattenimento farango, con annesse stanze da fast-fuck;
 - Clubbini, con musica, servizio bar ed ampio spazio per la
 socializzazione, come il gruppetto attorno al Club4, che 
					hanno anche una
 consolidata tradizione anche come BJ bar;
 - Devil’s Den, una formula semplice e peculiare anche se 
					purtroppo in
 declino;
 - A Gogo Bars, come dice il nome sarebbero dei bar, ma in 
					realtà sono dei
 locali chiusi, privi di stanze, il cui elemento topico è la 
					passerella con
 pole/lap-dance. La leggenda vuole che qui si trovi la più 
					sublime qualità
 di passera mandorlata.
 4) le Free-lancers (ladies senza capoufficio)
 - la fascia di primo prezzo è in nutrita rassegna sulla BR;
 - le discoteche della WS, il fenomeno più dinamico degli 
					ultimi anni: la
 patata è mia e la gestisco-in-disco.
 Assieme a considerazioni personali ed informazioni di natura 
					generale sono stati
 inseriti, in ciascuna sezione, raccontini specifici relativi 
					a qualche
 esperienza diretta di vario smignottamento, perseguendo 
					obiettivi narrativi
 soprattutto di natura arredatoria ma spesso contenenti 
					informazioni di
 significativa integrazione rispetto alle parti generali.
 2.1.1. Linkopedia
 Partiamo riportando i link a moltissime informazioni 
					provenienti da qualificati
 operatori direttamente impegnati sul campo. Ad alcune delle 
					comunità che seguono
 partecipano quotidianamente migliaia di pazienti esploratori 
					dell’amato
 triangolino che ci esalta:
 http://boomboomme.com/thailand/newbie/newbie_guide_pa.htm
 http://community.punterforum.com/forumdisplay.php?f=317
 http://community.punterforum.com/tags.php?tag=pattaya
 http://community.punterforum.com/tags.php?tag=tailandia
 http://forum.thepattayaclub.com
 http://pattayaafterdark.com/
 http://pattaya-bars.com/
 http://pattayaismagic.blogspot.com
 http://photobookofpattayabars.com/index.html
 http://www.gnoccatravels.com/profile/2135/siamhousepattaya
 http://www.internationalsexguide.info/forum/forumdisplay.php?253-Thailand
 http://www.internationalsexguide.info/forum/showthread.php?2009-Links-toReports-of-Distinction
 http://www.internationalsexguide.info/forum/showthread.php?2186-Pattaya-Reports
 http://www.monellipattaya.com/pattaya/index.htm
 http://www.pattaya-addicts.com/forum/
 http://www.pattaya-addicts.com/forum/topic/22263-vetting-bar-girls-and-how-topass-their-own-vetting/#entry331501
 http://www.pattaya-addicts.com/forum/topic/257429-new-2015-definitive-pricepoll-st-lt-for-bar-girls-freelancers-gogo-girls-ladyboys-and-
 guys/page-8
 http://www.pattaya-addicts.com/forum/topic/37149-grumpys-mega-p4p-los-faq/
 http://www.pattaya-addicts.com/forum/topic/55166-10-commandments-for-pattayamongers/
 http://www.pattaya-addicts.com/forum/topic/80810-the-newbies-guide-to-gettinginvolved-with-bar-girls/
 http://www.pattayagogos.com/nlindex.htm
 http://www.pattayagogos.com/nllatest.htm
 http://www.pattayasweethearts.com/index.htm
 http://www.pattayatalk.com/forums/
 http://www.sawadee.it/forum/
 http://www.scopopagando.blogspot.com/search/label/scopothai
 http://www.thaivisa.com/
 https://en.wikipedia.org/wiki/Prostitution_in_Thailand
 https://www.farangfriendly.com/pattaya
 Dopo un po’, pare strano, ma assieme alla saturazione da 
					fikifiki può venire
 anche la curiosità di fare altro. Dunque ecco anche qualche 
					guida più generale:
 http://wikitravel.org/en/Thailand
 http://wikitravel.org/en/Pattaya
 http://pattayasanook.com
 2.1.2. Glossarietto minimo
 ST) short time: generalmente la lady segue la formula: you 
					came, I go. Qualcuno
 particolarmente ispirato può anche fare due shoot ma in 
					genere è meglio
 accordarsi chiaramente prima, specie con le tipe da gogo.
 Tipicamente 1-2 ore, comprensive di dislocazione, BBJ, FS, 
					pre- e post-lavaggi.
 Inultile dire che al tempo che fu era più spesso sulle 2-3 
					ore, mentre
 modernamente si tende a non superare l’ora;
 LT) long time: tipicamente tutta la notte. Se si vuole 
					comprendere anche la
 mattina seguente, l’eventuale pomeriggio o più giorni, 
					occorre definirlo
 concretamente in fase concertativa;
 BF) bar-fine: l’indennizzo per mancata produzione 
					corrisposto all’esercente per
 la locazione della meretrice. A volte è forfettario, a volte 
					cambia in funzione
 di LT/ST, a volte si riduce dopo una certa ora (tipicamente 
					mezzanotte).
 
 |  
					| *** Spenderei qui qualche considerazione sull’eterna dialettica, 
					che tanti
 appassiona a Pattaya come a WallStreet, tra shortisti e 
					longisti.
 Insomma approccio tattico o strategico?
 Alcuni dei soggetti coi quali ho abbottonato nei bar non 
					vedono la necessità del
 LT. A mio modo di vedere invece, se mi accontento di uno 
					short con una sgnappera
 di discreta fattura, allora non mi devo sciroppare un 
					viaggio di 10 milioni di
 metri, mi basta un salto in un FKK europeo o anche una gita 
					a Milano, Bologna o
 insomma un qualsisi medio centro metropolitano.
 Inoltre durante la permanenza in terra mandorlata, 
					sostenendo ritmi scopatori
 sostenuti, non ho problemi di rigidità strutturale ma 
					piuttosto di
 ricostituzione delle scorte.
 Insomma, si fa un po’ di ginnastica prima di dormire perché 
					s’è ingrifati e poi
 si dorme tanto bene. Poi c’è il round del risveglio, che è 
					sempre un piacere.
 Poi c’è il lungo pomeriggio, durante il quale ci scappa 
					sempre qualche visita al
 GentsLounge, ad un massaggificio con lieto fine, in un 
					barettino corto, al BJBar
 o cose così.
 Insomma per me la regoletta dei tre spruzzi è un bel ritmo 
					che però non riesco a
 tenere per più di qualche giorno. Inoltre i tempi e le 
					soglie si modificano con
 l’età, insomma mi serve un po’ più di tempo ed in 
					quest’ottica una bella
 nottatina di strusciamenti mi ben dispone al bumbum 
					mattutino. Insomma di uno
 shortino non me ne faccio granchè, dopo la prima ventina di 
					spruzzate.
 Lo stare in intimità con miss sorriso mi piace anche perché, 
					nonostante sia ben
 consapevole di stare recitando entrambi una parte, si 
					incontano delle persone (o
 insomma dei personaggi) spesso interessanti, soprattutto se 
					si selezionano
 quelle un po’ più navigatine che maneggiano bene l’inglese.
 Questo valore aggiunto fa sembrare per me le giornate di 
					vacanza pattayane assai
 più ricche e godibili. A taluni sembrerà incredibile ma dopo 
					un po’ il vedere
 questa salsiccia insaccata nel suo gommino che entra ed esce 
					entra ed esce ... è
 uno spettacolino che viene un po’ a noia. Invece mi va 
					magari di piallare uno di
 quei fianchi meravigliosamente modellati e perfettamente 
					rivestiti dal più
 morbido dei rivestimenti per un paio d’ore di dormiveglia.
 Insomma, Pattaya è bella poiché ciascuno trova quel che 
					preferisce. A me piace
 il long e dunque, stanti le trasformazioni recenti del 
					micromondo pattayano, non
 essendo ancora abbastanza spregiudicato per le freelance 
					della beach road, e non
 amando gironzolare tanto di notte, rastrello soprattutto 
					baretti (compresa Soi6)
 e massaggetti.
 Ci vuole un po’ di tempo, molte sconfitte a forza 4 e 
					parecchi drink per trovare
 la favorita, ma sono in vacanza ed adoro camminare, pure per 
					molti kilometri,
 tra le mille soi.
 Del resto poi si fa uno splendido foot massage, che problema 
					c’è? : -D
 2.1.3. Tariffario 2016
 Discorso complesso che innesca discussioni tanto inutili 
					quanto lagnose. Molte
 informazioni basate sulla mia esperienza sono distribuite 
					nel testo che segue.
 Come linee generali si può dare qualche indicazione di 
					massima, considerando
 però che la variabilità è alta e che, dopo anni di effettiva 
					stasi, si assiste a
 significativi aumenti di prezzo (in THB).
 Qui c’è qualche indicazione che però, per essere 
					attualizzata, avrebbe bisogno
 di un coefficiente 1.5:
 http://www.boomboomme.com/thailand/newbie/p4p_price.htm
 Sostanzialmente le fasce tariffarie seguono questa sinossi 
					vagamente paranoide
 ma almeno sintetica:
 - Freelance (WS, BR, massaggifici) ST 500-2000; LT 1.5-3k
 - Freelance (disco) ST 1. 5-3k; LT 2-4k
 - Barlady ST 1-2k + BF 300-500; LT 2-3k + BF 400-600
 - GoGoBar ST 2-4k + BF 500-1. 5k; LT 2.5-6k + BF 600-1. 5k
 Il free a Pattaya esiste certamente ma purtroppo, seguendo 
					un’arcaica tradizione
 buddista, è praticato solo dagli unicorni volanti dal pelo 
					rosa.
 http://stenem.se/index.html/Cartoons/43.jpg
 2.1.4. Pattetiquette (qualche pensiero nell’ottica di 
					ottenere buoni voti di condotta)
 01- durante la fase negoziativa può essere utile per 
					entrambe le parti non dare
 troppe cose come scontate. Ad esempio se è importante per me 
					aspettarmi che LT
 voglia dire almeno fino alle 10 di domani mattina, allora 
					conviene che ad un
 certo punto me ne accerti: "you will return at you home 
					tomorrow after 10am,
 OK?". Nel dubbio e solo per cercare elementi di lealtà, a 
					volte ho chiesto alla
 lady di ripetermi chiaramente la sua disponibilità.
 02- osservando il nanetto giapponese circondato da 5 figacce 
					cosmiche o
 semplicemente notando gli accoppiamenti fidanzatóri a Pat, 
					ci si rende conto che
 la definizione di ‘fascino’ ha contorni molto elastici ed è 
					sostanzialmente
 mediata dalle questioni di portafoglio.
 E’ sempre questione di money, ma non è sempre SOLO questione 
					di money: curare un
 po’ aspetto e pulizia aiutano. Insomma le ladies hanno 
					certamente una propria
 sensibilità, gusto e pure un naso.
 Inoltre, nonostante quel che si vede in giro, non è sempre 
					obbligatorio come
 dress-code la diffusa triade canotta+mutandoni+ciabatte.
 03- quando chiamate una passeggiatrice, in qualsiasi 
					tipologia di bar,
 predispone bene agli sviluppi successivi chiedere (e 
					ricordare) il suo nome e
 attrezzarsi di beveraggi per entrambi (del resto siamo in un 
					bar!) . La fase di
 intervistina dissetatoria, oltreché dilettevole, è 
					fondamentale per capire il
 mutuo chimismo.
 04- siate amichevoli e generosi, offrite almeno un drink 
					durante l’intervista,
 prendetevi il tempo che serve. Queste tipine sono delle 
					attrici, i cui pensieri
 sono perlopiù impermeabili al farango, ma del resto sappiamo 
					di essere tutti su
 un palcoscenico. Chiarita tale cornice, vediamo di non 
					essere paranoici: ci
 fregano ma senza malizia, spesso con dolcezza e 
					disponibilità disarmanti, se
 tutto sembra quadrare nel modo giusto è molto probabilmente 
					che ciò avvenga
 perché è davvero la lady giusta.
 05- ad alcuni potrà fregare una cicca o meno, però molte 
					mandorlose amano
 parlare dei cazzi loro. A me piace vederle sorridere e 
					sventolare soavemente le
 loro graziose manine. Dunque mi sciroppo dei formidabili 
					pipponi a base di
 luoghi di provenienza, studi, lavoro, famiglia, figli, 
					sorelle, nipoti, nonni,
 bufali, capitomboli in motorino, villaggi misteriosi e 
					situazione a Pat.
 06- non è obbligatorio abbrancare subito culi e tette. 
					Magari durante le
 presentazioni tenetevi hand2hand scambiando qualche 
					apprezzamento che se sincero
 è meglio e se in lingua thai meglissimo.
 07- ad alcuni viene meglio ad altri meno. Preparatevi ad una 
					specie di
 regressione adolescenziale. Avete 50 anni ed una ventenne 
					appollaiata sulle
 ginocchia: cosa volete fare? vi mettere a ballonzolare 
					seguendo il bumbum della
 disco!
 08- a differenza di Bangkok, a Pattaya il clima è più 
					polleggiato. Un buono
 slogan è: relax! Non c’è fretta per nulla, cercate 
					complicità con la lady e ne
 otterrete probabilmente un rapporto appagante.
 09- se dopo le presentazioni è ancora rigida ed il sorriso 
					non è bello
 spontaneo, neppure dopo avere ben chiarito le questioni 
					finanziarie, allora
 semplicemente: byebye. La fuori ce ne sono altre ventimila 
					...
 Si tratta di esseri umani e perdipiù donne: la lady che ti 
					sceglie sarà più
 willing di quella che scegli tu.
 10- le mandorline sono scafate, hanno dei figli da qualche 
					parte, uno pseudo
 marito fantasmatico, genitori anziani, hanno esperienza 
					quotidiana di cazzi
 faranghi ma hanno anche 20-30 anni. Insomma mantenete 
					un’atmosfera amichevole.
 Ad alcuni piace proprio fare i fidanzatini e si va a casa 
					tenendosi per mano, e
 si sta in bahtbus (e persino in ascensore) castamente 
					abbracciati.
 11- ad un certo punto scambiatevi il numero di telefono. Se 
					siete stati bene ci
 si potrà così probabilmente riacchiappare.
 Poiché i loro mandorlofoni sono fatalmente sempre in 
					bolletta, tendono a non
 rispondere agli SMS, però se hanno una rete WiFi a 
					disposizione, Line & un po’
 di basic-english funziano abbastanza bene.
 12- qualcuno più saggio di me mi ha fatto notare tempo 
					addietro che viene meglio
 prima mettere sotto contratto la damina del cuore come ST, 
					poi se ci si trova
 bene, ricontrattare in seguito o la sera stessa il long 
					time. Lo trovo un
 consiglio sensato.
 Forse la cosa giusta è così: chiedere comunque se è 
					disponibile al LT, partire
 con ST, “if you’ll be a good lady, more money for LT, OK?” 
					Nell’ottica di tenere
 l’atmosfera leggera e faceta la mia domanda è spesso del 
					tipo “sei sicura che
 proprio questa sera non ci sono compleanni delle tue 
					amiche?” o “se tua sorella
 vorrai farti gentile visita domani mattina, ti pagherà lei 
					la tariffa long time”
 ... se noto segni di incertezza, passo ad altro, o come lady 
					o come programmi.
 13- consultarsi con la mamasam può essere cosa utile e 
					istruttiva. Conosce bene
 le donne e gli uomini, e le sembrerà del tutto normale una 
					richiesta del tipo “I
 want a young, sweet, patient lady that is even a good 
					smoker"; “just I’d like a
 quite lady not a ting-tong” e soprattutto: “is the lady a 
					lady?” : -)
 14- sono ben consapevole di dire qualcosa di abnormemente 
					generico ma, in tale
 ottica, direi che a me le thai piacciono parecchio, anche 
					come carattere; non
 saranno proprio delle assatanate calienti come certe latine, 
					magari non
 fascinose e profonde come certe balcaniche dall’occhio 
					diamantato ma sanno
 essere estremamente dolci, servizievoli, oneste, rispettose 
					e soprattutto
 pazienti. Trattate con educazione e rispetto possono dare le 
					migliori
 soddisfazioni. Leggo di simpaticoni che, fattasi mattina, 
					congedano virilmente a
 calci la compagna di letto. Trattiamole bene e siamo gentili 
					(e generosi),
 soprattutto se abbiamo ricevuto un buon servizio.
 Le mandorline sono però anche orgogliose e testarde 
					(effettivamente essere nati
 in una campagna sperduta e poi passare anni a guardare MTV 
					da mane a sera non
 aiuta) , tentare di forzarle è inutile e spesso dannoso. Una 
					trattativa laboriosa
 non porta a molto di buono. Spesso una cifra sparata un po’ 
					alta è un tentativo
 di rimbalzo.
 15- non litigate con i thai, uomini o donne e men che meno 
					in pubblico. Non
 finisce mai molto bene. Understatement, sorrisi, diplomazia, 
					grazie&arrivederci.
 Non lasciate conti da pagare, gli interessi sono in genere 
					carissimi .. .
 16- a me piace programmare, tipo disporre le cose da fare in 
					calendario,
 preparare liste ecc. ma a Pattaya è semplicemente inutile. 
					Tremila volte sono
 uscito con un’idea fissa, tipo FL da disco e, mentre andavo 
					in disco, potevo
 incontrare tremila bamboline promettenti ignorandole 
					completamente. Poi in disco
 è accaduto che non si sia trovato una che mi sfagiolasse al 
					101%, s’è fatto
 tardi, non s’è concluso, ci si scazza e ci si stanca in un 
					posto dove invece
 soddisfazione&relax possono raggiungere livelli cosmici. 
					Parimenti tante volte
 s’è puntata una tipina in un posto, ci s’è detto OK a domani 
					(o anche a tra
 un’ora) , si aspetta solo quella e poi ... quasi sicuramente 
					è scomparsa. Magari
 non la si vede per tre giorni, o non risponde al telefono o 
					agli SMS. Insomma,
 la morale è molto semplice: prendere con naturalezza quel 
					che viene! Se la tipa
 dei sogni non c’è, pazienza, ci sarà (magari) più avanti e 
					ci sono tremila
 occasioni dietro l’angolo. Inoltre rinunciamo a intripparci 
					nella ricerca del
 meglio, del prezzo più basso o cose così, perderemmo solo 
					una quantità di tempo.
 17- se vedete una che vi sfagliola, difficilmente la 
					ritroverete domani o anche
 solo dopo una mezz’ora. Mai Pen Rai: ne troverete 
					verosimilemte un’altra
 parimenti sfagiolante però : -)
 18- la definizione di ‘presto’ è variabile in funzione della 
					tipologia di
 locale, comunque arrivare presto aiuta: le meglio tendono a 
					sparire velocemente.
 19- nei locali chiusi (gogo, clubbini, disco) viene fatto 
					rispettare con rude
 decisione il divieto di fotografare o riprendere. A casa 
					invece potete fare come
 volete, purchè in chiaro accordo con la lady. Occhio 
					comunque alle severissime
 leggi thay sulla detenzione di pornware.
 20- due parolette in più su una specifica liturgia pattayana 
					che miscela tre
 ingredienti costitutivi: figa, quattrini e beveraggio.
 La formula standard con la quale si chiude una sessione 
					bevitoria è “check bin”,
 che significa più o meno ‘controlla il bidone’ ... questo 
					perché i conti dei
 diversi drinki vengono via via collezionati dentro ad una 
					specie di portapenne
 cilindrico appoggiato sul tavolo. Poi per traslazione, vista 
					l’assonanza, a
 volte si dice ‘check bill’.
 http://pattayaafterdark.com/wp-content/uploads/2016/01/April-2010-069.jpg
 A questo punto il rituale è circa sempre lo stesso, con 
					poche varianti: voi
 mollate qualche bigliettone alla lady, che si incarica delle 
					tecnicalità
 contabili o pagate direttamente al cameriere, banco, mamasan 
					ecc.
 Quando aprite il portafoglio, è come se arrivaste 
					improvvisamente alla festa di
 compleanno della ex: smettono tutti di parlare per un 
					attimo. In quell’attimo
 tutte le pupille dei paraggi restano mesmerizzate alla vista 
					del contenuto e
 cercano di radiografare in un microsecondo le disponibilità 
					liquidatorie sulla
 base di un allenamento raffinato in anni di onorato servizio 
					estimativoputtanologico.
 Più in generale, e particolarmente nei gogo, si viene 
					scannerizzati, fin
 dall’ ingresso, da occhiutissime studiose, allenate a 
					cogliere dettagli sfuggenti
 ma rivelatori: aspetto, atteggiamento, vestiti, scarpe, ciò 
					che si ordina da
 bere, disposizione ad offrire a lady, mamasan e amiche.
 Un po’ di generosità nell’attitudine a dissetare il parco 
					lady è il presupposto
 per un ottimo avvio delle trattative diplomatiche, presenti 
					e future. Insomma
 qualche mancia, un po’ di ladydrink e qualche resto sono il 
					migliore degli
 investimenti.
 Una volta (ma una sola) una lady abbastanza fidelizzata 
					confessava che sussiste
 anche un caso simmetrico: il farang che fa il supersplendido 
					in un baretto
 minore di Soi7, viene un po’ trattato da pollo.
 Comunque sia, ad escussione contabilizzata, vi viene 
					consegnata una cartelletta
 in pelle di gatto rognoso del Siam (mummificato) , 
					contenente il change, ovvero
 il resto. Questo cazzo di resto sembra puntualmente 
					congegnato da una mente poco
 lineare, combinando una fantasiosa selezione di biglietti da 
					20, 50 e monetine
 mai viste prima. Il sottilissimo meccanismo psicologico è 
					circa questo:
 ammettiamo che il conto sia di 700THB e che si metta sul 
					banco un biglio da
 1000. Se mamasan si limitasse a mettere nella cartellina 3 
					bigli da 100,
 semplicemente li acchiapperei senza pensarci e li 
					intascherei con tanti 555 alla
 sorridente combriccoletta. Invece aperta la cartellina mi 
					ritrovo con un
 guazzabuglio di cartoccetti tanto gualciti quanto 
					sconosciuti, bigliettini che
 sembrano del Monopoly, monetine che richiedono un 
					microscopio per la loro
 attualizzazione ed UN biglio da cento: cosa fa a questo 
					punto il farango
 quadratico medio? Ovvio: acchiappa l’unica roba 
					riconoscibile e lascia tutta
 l’altra spazzatura al fondo-biutisalun. In quel momento 
					tutti gli occhi sono
 puntati sul lavoro delle vostre mani e sensibilità 
					acutissime contabilizzano al
 volo il margine lordo operativo.
 E’ da tener conto il fatto che il resto così lasciato, va al 
					bar. Se intendete
 invece tippare la lady, dovete operare una consegna 
					brevi-manu: mai e poi mai la
 sgnacchera si azzarda ad acchiappare i soldi da se, ad 
					esempio prelevandoli dal
 mucchietto del resto. C’è una specie di codice etico ed un 
					rapporto complicato
 di familiarità/rigidità tra ladies e mamasan.
 PFlibrary) Un appunto di Cryo30 sulla contabilità 
					diplomatica che regola le mance:
 http://community.punterforum.com/showthread.php?t=46544&p=1747890&viewfull=1#pos
 t1747890
 CAPITOLO 69 - Big Heart o Kiniao, ovvero TIP o non TIP
 Siamo a Pattaya, quindi tutto ha un prezzo e tutto va pagato 
					(regola del FightClub numero 1)
 Per noi è la norma, se c'è un etichetta o c'è un listino, 
					quello è il prezzo, punto e a capo!
 Per gran parte del resto del mondo esiste tutta una 
					"letteratura" con regole da seghe mentali per valutare
 quello che deve essere la mancia per il servizio ricevuto.
 Che sia un escamotage per poter pagare POCO commessi, 
					camerieri, impiegati o dipendenti è un dato di
 fatto, e sinceramente non ho mai capito se vige una regola 
					stile "stati uniti" per la suddivisione equa del
 conquibus tra i dipendenti o se vige il chi prima arriva, 
					meglio alloggia ... sta di fatto che la mancia, o TIP, è
 una pratica più che radicata alla quale non potrete 
					sottrarvi.
 Quando e dove? Beh, sempre e dappertutto!
 O almeno tutte le volte che si usufruisce di un servizio di 
					qualcuno, riservato a noi stessi.
 Quindi, ragazze dei bar, taxi (quelli prenotati per lunghi 
					tragitti), ristoranti, caffetterie (al tavolo), GoGo,
 cameriere di hotel, e ogni situazione creatasi grazie a 
					qualcuno che vi ha fatto una cortesia da voi richiesta.
 Non è usanza lasciare TIP nei supermercati, nei chioschi (a 
					vostro giudizio), nei fastfood, nei negozi classici
 come li intendiamo qui, e in tutti gli acquisti di un bene 
					con prezzo "a vista" o contrattato al ribasso
 (ambulanti).
 Se non da qualcuno con gran faccia tosta, è difficile che vi 
					sentiate chiedere o pretendere una mancia. Di
 solito si lascia qualcosa se tutto si è svolto nella 
					normalità ... qualcosa di più quando avete richiesto 
					qualcosa
 di più o vi è stato offerto di più (e avete gradito).
 Unico motivo per non lasciar mancia è essere trattati male o 
					essere vittime di disservizi o ritardi.
 Fatevene una ragione: i calcoli al tavolo del ristorante 
					saranno la norma per ognuno di voi.
 Normalmente, se tutto si è svolto a norma, si lascia il dal 
					5% al 10% di quanto speso (o qualcosa di più se si
 comincia a superare le cifre da poco). Insomma, se spendete 
					300 o 400 baht per mangiare, ci sta un
 "ventino" e qualche coin (vi lasceranno il resto con monete 
					apposta) o al max 40 baht.
 Se ne spendete 1000, lasciare un "centello" e non farete 
					brutta figura. Magari qualcosa di più se a spendere
 più di 1000 in totale siete più persone.
 Si, la percentuale è bassa, ma del resto ciò che avete 
					mangiato ha un enorme valore aggiunto... quello che voi
 pagate in ristorante 500 baht, ha un costo reale di 50 di 
					materie prime.
 Poi, se volete fare gli "sborroni", padroni di lasciare di 
					più, ma sappiate che se pur facciano comodo, farete
 probabilmente la figura dell'arrogante, anche se tra sorrisi 
					a 32 denti.
 Quando accorgersi che, pur gradendo, avete esagerato? 
					Diventerete "Sir Big Heart" o "Big Heart Mak Mak"
 (grandissimo cuore ... ma grandissimo idiota)!
 Invece, lasciando troppo poco diventerete KINIAO, ovvero 
					"mollicci e avidi avari". Solitamente vi sentirete
 dire: "Italians? Big Heart People!". Buoni e coglioni ... 
					ormai si è sparsa la voce!
 Quando è "costruttivo" lasciare mance???
 Beh, qui le opinioni sono varie... personalmente vi potrei 
					indicare 3 tipi di mance/investimento:
 - Ristoranti dove andate spesso
 - cameriere del piano che vi puliscono la stanza e 
					eventualmente al consierge
 - Donnine dei bar / gogo / massaggi in cui andate spesso
 In questi casi verrete accolti e trattati bene nei locali e 
					bar, avrete la certezza che vi puliscano con riguardo la
 camera e che non ci siano problemi nel caso di ospiti 
					notturni.
 Ovvio la cameriera non va trombata (lei rischia il posto) 
					... ma se la incontrate sul corridoi mentre pulisce
 altre stanze (uscirà apposta, vedrete ...) lasciatele una 
					mancia, oppure lasciate qualche soldo sul letto, magari
 con sopra un posacenere o un porta fazzolettini, in modo che 
					capisca che sono per lei e che non vi sono
 scivolati dalla tasca. (io senza un "segnale" esplicito, li 
					ho ritrovati sul letto rifatto). Insomma, un ventino al
 giorno per la cameriera, vi garantirà un servizio ottimale.
 Per le ragazze dei GoGo la mancetta è quasi un obbligo: la 
					fate avvicinare e ci giocate un po'... poi, lasciate un
 centino (o le pagate da bere) e per un 10/20 minuti vi 
					compiacerà nei limiti di quello che è previsto dal locale.
 Un po come un tassametro ... quando vedrete che svia, 
					rilanciate e tutto continuerà!
 Per le fanciulle dei massaggi solitamente si contratta il 
					costo della prestazione mentre vi massaggia ... se non
 volete fare discussioni saranno 500 sega, 800 pompino 1000 
					scopata ... se no, liberi di contrattare. Di sicuro,
 se vi è piaciuta e le lasciate una mancia dicendo che 
					tornerete e che se l'è meritata, la volta dopo ci metterà
 MOLTO più impegno!
 Per il bar, si ragiona a "pagate da bere" (lady drink 100 
					baht, solitamente) e la ragazza vi rimarrà attaccata
 per un bel po'. Ovvio, nei bar non si va oltre a qualche 
					palpata e qualche bacio, ma l'offrire da bere indicherà
 alla lady che volete compagnia e probabilmente vi chiederà 
					di venire in hotel con voi.
 Solitamente in una compravendita in negozio si può chiedere 
					uno sconto, anche se non otterrete nulla perché
 raramente avrete a che fare col padrone, ma spesso con un 
					semplice commesso. Invece per gli ambulanti E'
 LA NORMA TRATTARE! Se no farete la figura degli idioti!
 Si chiede il prezzo e se è troppo alto si sorride dicendo 
					che e troppo e facendo anche un po' di commedia (tipo
 manata sulla fronte o "traballata" sulle proprie gambe). Poi 
					si passa col dire che l'altro ambulante aveva fatto
 meno. Infine si dice che se si prende più roba, lo sconto è 
					necessario, e poi si fa cenno di andarsene.
 Verrete acchiappati per un braccio e con una calcolatrice 
					formato gigante vi scriverà le sue offerte.
 Questo è il normale iter per gli ambulanti di abbigliamento 
					e gadget generici. Tanto rumore, ma alla fine tutti
 vi venderanno alo stesso prezzo!!
 Evitate mance a militari e/o polizia se via aiutano, 
					soprattutto FUORI PATTAYA ... del resto è vietato dare
 soldi a dipendenti pubblici e forze armate. Sono parecchio 
					fiscali e hanno paura di passare per corrotti
 (questo sempre fuori Pattaya), piuttosto entrate in un 
					SevenEleven, comprate un EnergyDrink o un IceCoffee
 e datelo come segno di gratitudine: una bevanda fresca non 
					verrà mai rifiutata. Capitato a me con due ragazzi
 militari di confine con la Birmania (con tanto di M16 a 
					tracolla), ai quali ho chiesto informazioni ... mi hanno
 accompagnato e fatto attraversare in zona neutra dove i 
					venditori di sigarette birmani vendevano stecche a
 pochi euro... al ritorno ho abbozzato una mancia e questi a 
					momenti si incazzavano. Risolto con due lattine di
 RedBull).
 In mezzo a tanti precetti che sembrano linee guida di 
					qualche regolamento UE,
 appenderei anche un paio di dubbi personali, tutt’ora 
					sostanzialmente irrisolti.
 Già è difficile capire il pensiero femminile, diviene una 
					mission impossible
 quando sommiamo anche l'intreccio economico e la distanza 
					culturale.
 Naturalmente non mi riferisco alla scolarizzazione ma alla 
					visione morale, agli
 usi sociali ed alla sensibilità religiosa. Spesso per noi 
					faranghi western ben
 poco penetrabili.
 Ecco dunque due tracce specifiche (mettiamo in conto che per 
					alcuni potrebbero
 essere benissimo solo seghementali di nessun conto, da 
					liquidare lasciandole
 scivolare senza lasciare traccia) :
 1) Quando lady almond fa una certa faccetta e mi dice ‘up to 
					you’ ... al di là
 del significato ovvio, che cazzo significherà mai davvero?!
 2) c'è una ratio nell'intervistina?
 Insomma la affrontate con metodo? c'è un significato 
					recondito nella curiosità
 mandorlata? un complotto rettiliano?
 Io, non avendo idee, faccio come sempre: dico esattamente il 
					vero ... ma come
 viene valutato il fatto che siamo a Pattaya da x, giorni e 
					ripartiremo tra y?
 Perchè mi chiedi se conosco qualche parola thay e dove 
					abito? Se la nostra casa
 è troppo lussuosa verremo odiati? Se è una topaia, idem? Che 
					cambia se
 affermiamo di essere Spagnoli, Canadesi, Olandesi, di 
					Andorra o S.Marino?
 La parola ai più navigati.
 Dr. Axxx, qui dice la sua (come spesso avviene, finchè ha la 
					testa ben collegata
 dice cose fondate e utili):
 http://community.punterforum.com/showthread.php?t=46544&p=1749391&viewfull=1#pos
 t1749391
 “Up to you come risposta ad un domanda sul fare qualcosa, 
					vuol dire che per la girl non ci sono problemi. Ad esempio:
 - may I cum in your mouth?
 - up to you!
 Significa dunque che, se volete farlo, per lei non ci sono 
					problemi :-)
 [...] al giorno d'oggi io la frase up to you quando si parla 
					di soldi è un pò che non la sento, perchè probabilmente 
					molti
 latrin lover nel tempo l'hanno intesa come una scusa per non 
					pagare.
 Sulle domande che le ragazze fanno a noi, in molti casi è 
					routine e soprattutto spesso sono le uniche frasi che 
					conoscono,
 quindi più di quello non sanno cosa chiederti.
 Certo vogliono sapere dovè il tuo hotel per valutare dove il 
					tempo di percorrenza e magari chiederti un tip per il taxi.
 Andorra e San Marino non sanno neanche dove sono 
					sull'atlante, però molte magari hanno avuto ex BF che le 
					hanno
 fatto venire il broken heart e allora se il fidanzato era 
					Inglese diranno che tutti gli inglesi sono stronzi.
 Se hanno avuto una pessima esperienza con un cliente diciamo 
					stranamente a caso italiano che non l'ha pagata diranno
 che tutti gli italiani sono delle merde bastarde, ecc.
 Vogliono sapere da quanto tempo siamo li, quanto ci 
					fermeremo e se è la prima volta a Pattaya per cercare di 
					capire
 quanto possono tirare la corda.
 Se per esempio abbiamo ancora 10gg di vacanza potrebbero 
					puntare a volersi incontrare spesso con noi.
 Se siamo al nostro primo viaggio potrebbero interpretare la 
					parte della vergine di montagna appena scesa dal paesello 
					per
 puntare al fidanzamento by Western Union.”
 |  
					| https://monellipattaya.blogspot.com/2021/08/beerbars.html |  
					| 2nd rd. |  
					| Patty, baretto sulla second, come mi ha detto un 
					baffone resident di nazionalità misteriosa: chubby but simpy 
					(1.5kLT) Lek (che non significa quel che 
					pensate, ma “piccola”) Bar
					One Patio, recuperata alle 22 per LT (1.5kTHB) , giretto al 
					BigC, pizza e
					casuzza. Carina, aspetto teen con apparecchio per i denti. 
					Purtroppo all’alba
					chiama il boy australiano e lei prende il volo.
 Poon stesso bar di Lek, più volenterosa ma 
					customer care acerbetta.Pang: Simon Complex Bar Uno ST 
					serale senza infamia e senza lode
 |  
					| Rose, Dao Kai Bar, sulla second, 
					più o meno davanti al
					BayView Hotel.Molto bellina, un po’ furbetta&scafata ma forse il giudizio 
					è influenzato dalla
					bulimia figologica di questi giorni (2.8k LT+BF) .Giusto un dettaglio da citare, relativo all’antropologia del 
					beerbar: quando la
					tipina conquista il suo customer, l’è tutta una festa. Le 
					colleghe augurano
					buona fortuna berciando in coro e saltellando qua e là.
 La beneficata spesso risponde con un gesto magnanimo, 
					attinente alla etichetta
					più raffinata, che ha il senso di augurare a tutte almeno 
					altrettanta fortuna.
					La cerimonietta si svolge così: le colleghe chiudono le mani 
					a pugno, ma non<
					tanto stretto, e stendono le braccia in avanti, realizzando 
					così una specie di
					parata di tubetti ad asse verticale (per dirla in modo un 
					po’ tecnico). La
					beneficata, stende l’augusto dito indice della propria mano 
					destra e lo ficca
					nel primo pugno e poi in tutti i successivi e, manco a 
					dirlo, scoppiano tutte a
					sghignazzare come oche.Insomma, il sofisticato simbolismo mi pare chiaro... : -)
 |  
					| BJ-Bar |  
					| Ci sono sostanzialmente due tipi di BJ-bar.I primi sono dei baretti la cui identità si confonde un po’ 
					tra quella del classico beer-bar e quella del club. La caratterizzazione 
					specifica (forse più
					evidente in passato) era quella di poter sorbire una 
					rinfrescante bevanda
					godendo nel contempo di un BJ.Tra questi il Pump Station, il Golden Lady o il CLik Bar.
 Si vedono alcune vecchie foto che riportano appunto la 
					struttura del bancone del
					bar fatta a tendina con degli alti sgabelli che rendevano 
					più agevole tutta la
					manovra : -)
 Per quel che ho sentito da certi trichechi semi-imbalsamati, 
					il fatto che la					tendina coprisse in parte le operatrici dell’epoca, non era 
					del tutto un male					..Poi ci sono invece i BJ-bar propriamente detti, che sono 
					costitutivamente dei					pompifici specializzati, come il Lolita’s o il BlyssLounge, 
					dove addirittura si					viene fatti appollaiare su delle comode poltrone reclinabili 
					e l’operatrice si					inginocchia ergonomicamente in posizione frontale.In 
					questi posti, l’età (assieme all’esperienza) del parco 
					ladies tende ad elevarsi con legge inversa rispetto 
					all’avvenenza.
 L’identità tra le due tipologie tende ancora una volta a 
					sfumare (è una cifra
					del mondo thai! ) , essendo circa possibile forse tutto 
					quasi ovunque .. .Ovvero si può scopare nei BJ-bar di prima e seconda specie o 
					si può avere un BJ
					in uno ST-bar qualsiasi, così come in un Club.Più o meno le cose vanno così: nel BJ-bar si trovano le 
					solite lady che
					cazzeggiano, spesso hanno una divisa da liceali, a volte c’è 
					pure il tavolo da
					biliardo e dei divanetti sui quali si può avviare qualche 
					bella amicizia : -)Dopo l’immancabile bevuta si può pronunciare la formula 
					magica “go upstairs” e
					ci si trasferisce al piano nobile, dove si può anche 
					continuare a pipare la
					propria birretta. Qui la tipa passa nel suo armadietto e 
					recupera una specie di
					cestino da picnic che contiene collutorio, asciugamani, 
					salviette, elastico peri capelli ed un cuscinetto.Dopo un saluto al tempietto buddista ci si sistema in una 
					stanzetta che può
					avere un letto, un divanozzo o una poltrona imbottita con 
					schienale (come al
 Blyss), l’assistente si ferma i capelli con l’elastico, 
					mette a terra il
					cuscinetto e ci si inginocchia. Da questo punto ci sono 
					30-40 minuti di BBJ
					generalmente ben fatto.Se ci sono dei suggerimenti faranghi, la lady li recepisce 
					volentieri.
 Generalmente non ci sono problemi di CIM/COF. Se si desidera 
					l’undress o altro
 basta chiedere e tippare.Sono aperti generalmente dalle 12 a mezzanotte e la tariffa 
					base prevede un
 canone di 700THB. Per portare fuori la lady 1kTHB + BF 300 
					THB.
 |  
					| PumpStation |  
					| Prima tappa Pump Station!Mi sono preso un paio di settimane e, nel mese di ottobre, 
					sono partito per la
					mia gitarella fuori porta.					Ho visto e sperimentato molte cose, e proverei qui a 
					raccontarle andando					velocemente alla ciccia e riportando soprattutto le 
					componenti personali del					racconto, tralasciando le tecnicalità, che sono invece già 
					molto documentate					altrove. Nei giorni delle mie esplorazioni c’erano ancora gli effetti 
					delle					inondazioni monsoniche. La città, che già è normalmente 
					incasinata, era					praticamente incastrata tra acqua, strade bloccate, traffico 
					e umanità. I					tombini stradali sembravano geyser e tutti (bici, auto, 
					moto, camioncini,					tricicli, camminanti) se ne andavano tranquilli e pacifici, 
					a passo di lumaca in					quel casino galattico.					Io sono arrivato dal lato opposto della strada, che era 
					allagata e non si
 riusciva proprio a guadare. Chi arrivava in motorino aveva i 
					piedi in acqua,					direi che in alcuni punti il livello arrivava a mezzo metro. 
					Così ho camminato					fino in fondo, dove c’era una specie di collinetta, ho 
					cambiato mano e sono					risalito. La pioggia nel frattempo s’era trasformata in un 
					nubifragio ma					restavano tutti tranquilli riparati (malamente) sotto le 
					tettoie lungo i					marciapiedi.Era già sera, ma faceva caldo; per via dell’inondazione 
					mancava l’energia					elettrica in tutta la strada, ricordando un po’ un’atmosfera 
					alla Blade Runner.
					Schizzi dai veicoli che passano, casino generale, 
					semioscurità, risate sguaiate,
					ragazze che si chiamano dai due lati del torrente come gatte 
					selvatiche.
					Insomma, a partire da me (avvolto in un plasticone 
					impermeabile) una fantastica
					umanità!
					Quando raggiungo il Pump, è tutto al buio. 'Facciamo tutto 
					con delle
					candele: it’s more lomantic! ” mi dicono, ma mi sembra 
					piuttosto male in arnese.
					C’è solo UN ladyboy, che mi spedisce al localino a fianco: 
					il Golden Lady!
					Entro ma non riesco a vedere molto di golden in questa 
					ennesima topaia allagata.					Forse intendevano golden?
 |  
					| Secondo i forum internazionali il Golden dovrebbe essere un 
					po’ meglio del					Pump, che invece starebbe attraversando una fase decadente. 
					Così mi affaccio in					questa specie di garage al buio e vedo 4 occhietti, tipo 
					Paperino nella caverna					dell’orso. Si tratta di ben DUE oneste lavoranti, 
					parcheggiate alla meno peggio					su un divanazzo sgangherato, con i piedi a mollo! Roba da 
					epidemia di colera e					tuttavia, lo spirito dell’esploratore prorompe: “all other 
					girls are now					mermaids in the flood?” l’ombra, senza scomporsi, emette un 
					suono "onlitughels".					Bene, almeno qui si può parlottare un pochino, anche se ‘ste 
					due spanate, con					meshazze bionde ed unghie multicolori sono un po’ troppo 
					trucide per me.					Forse capiscono la situazione, mi pigliano per mano e mi 
					portano a fianco …					di nuovo al Pump. Poi cacciano la testa nel buio della porta 
					semiaperta e si					annunciano con un “naaaaaahaaaahhhhh!” Ecco così spuntare dal nulla, un paio di lumini a candela in 
					mano alle perle
					della casa. Effettivamente rotondette ma carine, sorridenti 
					e divertite dal
					casino e forse anche dalla possibilità di concludere un 
					affaruccio in una sera
					un po’ spenta.
					Le tipe sembrano sui 20, anche se in realtà è assai 
					improbabile per noi farang
					azzeccare l’età vera. Se non fosse stato per gli occhialini 
					da porno studentessa
					avrei avuto qualche remora in più, invece al volo dimentico 
					tutto, allagamenti,
					piedi a mollo, squallore, vibrioni, ecc. ormai era cosa 
					fatta.
					Velocissima trattativa (800ThB per un BBJ lungo quanto si 
					vuole) e si parte per
					un dedalo di scalette buie e corridoi ancora più gnari. Mi 
					sa che è meglio se
					non si vede tanto, visto che l’olezzo non è proprio il 
					massimo. Assomiglia
					comunque allo stesso odore che si sente quasi OVUNQUE, anche 
					nella hall dei 5
					stelle. La ricetta è semplice: fritto, misto ad esalazione 
					di fognatura ed					umidità al 98%.Sono stato pure grato all’oscurità per non avermi permesso 
					di si vedere cosa					ci fosse di tanto appiccicoso sul pavimento . .. comunque 
					arrivati alla nostra					reggia è apparso un lettazzo sfatto, con lo stesso materasso 
					impiegato per la					mummificazione di Amenophi IV. Ho attaccato le mie robe ad 
					un gancio sulla					parete (ma a che cazzo serve ‘sto gancio) ....
 Vabbè, tiro e curiosità hanno fatto il danno vediamo ora che 
					fare ....occhialina cerca di far partire un video-CD in tema (senza 
					energia elettrica … )io mi siedo sul bordo del letto e nel frattempo la pupilla 
					si abitua e ....spuntano, appesi al gancio, dei mazzi di falli, vibratori di 
					ogni misura,grappoli di palline ed altri cosi esplorativi che non voglio 
					neppure sapere a
 che servano!Nella poca luce proveniente da luna e candele cerco di 
					distrarmi provando ad
					individuare l’ area di minima cimicizzazione sul materasso 
					eeeee ..... zak! una
					manina entra nei miei short, più abile di una balia, in un 
					secondo mi scardina l’armatura blindata e parte con una 
					pompa olimpionica!
 |  
					| Calda, salivosa,					appassionata .... tipina sembrava leggere nella mia testa, 
					meglio di come ci potessi leggere io. Un mestiere elevato ad arte!					Le sue mandorline dietro agli occhialini sono sorridenti e 
					maliziose: senza					staccarsi chiede “come va? tutto bene? come mi vorresti? se 
					vuoi ho il vestito					da infermiera” … ecc. Roba così .. . da pornodelirio : -P
 Non volendo rovinare la parentesi estatica non riesco a 
					reagire granchè se non
					giusto uno specifico momento, quando volevo far capire alla 
					zelantissima
					occhialina che non era in cima ai miei desideri che qualcuno 
					esplorasse i miei
					pertugi.
 Sputazza, sbava, acchiappa i fili di magma e ci giocherella, 
					succhia,
					risucchia, mugola, io non so bene cosa devo fare ma penso 
					che potrei pure finire
					qui e non rialzarmi più. La tecnica pompettatoria ha 
					raggiunto su questa nuvola,
					livelli di sofisticazione semplicemente sublimi.					Poi dal buio arriva occhialina numero due, e s’informa 
					anch’essa: “come va?”					(eh…? Chi? Cosa? Dove sono?) comunque sia, elimina 
					velocemente i vestiti e mi si					sdraia a fianco. Fanno tutto loro, una in ginocchio davanti, 
					l’altra scende					dall’alto ... deliriooooooo, si contendono questo cazzo di 
					augelletto che in					quei minuti sembra la cosa più succulenta dell’universo, nel 
					frattempo si tocca,					mugola .. . dal casino pareva uno zoo di gatti! ... ad un 
					certo punto occhialina					di-sotto me lo tiene con le tette, già belle salivazzate ed 
					occhialina-di-sopra					ciuccia invece ciò che ogni tanto fa capolino.
 Quello che fino a qualche minuto prima m’era sembrato un 
					infame lupanare ora è					il più augusto tempio dell’arte aspiratoria.
 Sono lì, immerso in profondi pensieri zen del tipo mmmmmmmm, 
					rrrrrrrr,					oooooooo, aaaaaaa, yessssss, immagino che potrei non 
					muovermi più da qui per il					resto della vita dell’universo e .. . Zap! Torna 
					improvvisamente la luce!
					Parte il CD a tutto volume ed in un attimo siamo tutti belli 
					illuminati,
					davanti ad una vetrata che da’ sulla strada … parapiglia … 
					le due sguaiatone
					passano dal miagolio alle risate e corrono qua e la con le 
					tettine					ballonzolanti, a sistemare tende ed imposte. Uno spettacolo!
 Insomma, ripristinato il livello di privacy e ripresa in 
					mano la questione					si spruzza con il miglior COE che abbia mai sperimentato, 
					mancia correlata alla					mia gratitudine, saldamento di conti e via in mezzo a questa 
					temporanea Venezia					asiatica.
 (Cos’è un COE? Già: cum on everything)
 |  
					| ho voluto provare la versione rinnovata del 
					PumpStation che, avendo					conquistato lo spazio dell’ex bar Pinocchio, ora ha ben due 
					sedi. Esperienza					piuttosto negativa.					Ero passato a cercare Sheila, una tipina un po’ strabica ma 
					che sapeva il fatto					suo, senza però riuscire ad avere informazioni. Adocchio 
					però una sostituta, che					è anche l’unica passabile della combriccoletta, un po’ 
					rotondetta ma soda e					molto attenta alle mie chiacchierelle con mamasan e così mi 
					lascio convincere.					Bene. Siamo in una delle stanze del pump station, non un baretto 
					qualsiasi e la tipa					mi dice ‘only little blogiob’ ... resto tramortito!
 Ma come? se vado da ‘Lo Zozzone’ a Torpignattara per una 
					coda alla vaccinara non
					mi puoi propinare il menù macrobiotico, ecchecazz!
					Ridiscendo al piano terra in ciabatte e asciugamano, a mo’ 
					di elegante pareo,
					provocando una generale turbolenza. Ma dove siamo finiti? 
					qua siamo nel
					baricentro del puttanesimo del mondo in un buco che si 
					chiama più pompe per
					tutti, mica alla prima della Scala.
					Così mamasan mi spiega che tipina (che a me sembrava invece 
					stagionata) è poco
					del mestiere e non fa BJ, solo bumbum, però non c’è 
					problema, acchiappa al volo
					una piuttosto rodata che passava di li, alla quale non pare 
					vero di riuscire a
					concludere un affaruccio. Tipina rodata praticamente mi si 
					tuffa sotto al
					gonnellone-asciugamano e si riparte per il piano superiore.
 Questa non era certo una bellezza di prima linea, rodata in 
					profondità ma almeno molto volenterosa ed energica, e così 
					mi ha triturato a dovere, anche se con poca tecnica e poca 
					fantasia. Insomma s’è concluso ma per rimettermi in fase 
					sono dovuto passare al Club4 in serata. Tra pompaggio, tip e 
					beverone 900 THB
 |  
					| Bliss 
					Lounge |  
					| Operatrici piuttosto stagionate ma belline nella loro divisa 
					da scolarette : -)					800 THB per la specialità della casa (scannatoio poltronato 
					e BBJ con finale					CIM).
					Segnalo un paio di operatrici che per me si sono meritate 
					una menzione speciale:
					Won e Noot. In ogni caso le aspiranti che si trovano 
					all’interno sono
					generalmente meglio di quelle che stanno fuori al sole, 
					affacciate al casino
					della 3rd.sono stato al Blyss Lounge alcuni pomeriggi di 
					seguito: durante i					primi due ho acchiappato rispettivamente la più giovane e la 
					più anziana (Ann					ora (2016) in pensione). Mentre la prima faceva 
					effettivamente un figurone nella					sua tenuta da scolaretta, la seconda era credibile solo come 
					bidella, ma					tuttavia va osservato come si vedano in Thai, zie, nonne, 
					parrucchiere e					commesse in età visibilmente non più da signorina ma con una 
					meravigliosa pelle					liscia, splendidi capelli neri e lisci da ragazzina, gambe 
					dalla forma e					muscolatura deliziosa, artigli nervosi ed affusolati da 
					Crudelia. Forse dipende					dall’alimentazione a base di pesci e verdure, forse 
					dall’assenza dell’inverno o					forse dallo stato di arrapamento farango mescolato alla 
					carenza di sonno.					Comunque sia lo ritengo un posticino da tenere in 
					considerazione, ho notato un					certo turnover ed a volte delle presenze dignitosissime, 
					direi anche a livello					di gogo, insomma parecchio meglio del glorioso Lolitas e, 
					anche se meno					charmant, lontanissimo da quel buco per talpe del Pump 
					Station.					Appena ci si affaccia, si trova parte della squadretta 
					seduta all’esterno che si					attiva come se fosse apparso mr.Clooney sceso dalla 
					limousine. All’interno c’è
					un tavolino da biliardo e, cosa ancora più incredibile, un 
					paio di simpaticoni
					barbuti ci giocano: |  
					| 1-mi chiedo come 
					sia possibile venire al Blyss per fermarsi
					a giocare a biliardo; |  
					| 2-mi chiedo che vite 
					facciano ‘sti soggetti, chiaramente
					stanziali, che sembra non abbiano alto da fare in questo 
					megatroiaio che tracannare birra, seguire il calcio in TV e giocare a 
					biliardo.
 |  
					| Un onestissimo rate di 600THB per il servizio che qui si 
					chiama base e che da					noi, abituati ai BBJ da centometristi, si chiamerebbe 
					delirio: ci si attrezza di					bibita, si sale al piano superiore (come in altri BJbar, la 
					parola chiave che si					traduce nell’inizio dell’azione non è let’s go, blowjob, o 
					altro ma ‘go					upstairs’) e si viene spogliati e parcheggiati su un 
					poltroncione imbottito, con					schienale reclinabile.					La scolaretta abbassa le luci, si inginocchia su un morbido 
					cuscinetto, procede					con le pulizie di rito con saponi, salviette e spruzzetti 
					misteriosi e inizia un					lavoro sopraffino con l’unico limite dei 40 minuti!					oppure si può togliere la parte di sopra, insomma basta chiedere ed eventualmente 
					tippare e si può avere					circa qualsiasi cosa.					Ho scoperto l’acqua calda: giovanetta molto carina ma 
					tecnica acerba, zietta
					matura e tecnica sublime. Ho davvero poco da dire, 
					collocherei quelli di Ann
					tra i BBJ della mia top five, saliva a pioggia, frullamenti, 
					affondi,
					leccamenti, spallettamenti, mano solo quando e dove serve (e 
					lei sa davvero
					molto meglio di me quando serve, anche due mani assieme ...) 
					.
 In dirittura d’arrivo può arrivare la domandina sul dessert:
 - how do you prefer to finish darlinnn?
 - boh, io credo .... volentieri ... di infarto ...
 Insomma, preferite lo spruzzo libero, il CIM, il COB il CIX, 
					con X che va da A
					fino a Z, o l’handjob con Ann che, avvolta in un boa di 
					piume di struzzo, recita
					la divina commedia al contrario? Tutto si può fare :)
 |  
					| Con Ann, mentre per qualche recondita alchimia del pensiero 
					associativo trovavo
					un po’ imbarazzante continuare a pippare la mia cannuccetta 
					di Corona, cercavo					di meditare circa le prime voci del dizionario enciclopedico 
					di ermeneutica. Ero					comunque mentalmente arrivato alla lettera B, che Ann 
					procedeva tranquilla ed					inesorabile al più fantastico CIM, fino all’ultima goccina, 
					anzi, già che					c’eravamo, aveva pensato bene di applicare all’asta una 
					specie di					spurzellosissima tecnica peristaltica, proprio per poter 
					sgorgare la tubatura in
					profondità.
					Esperita l’operazione, mi guarda, regala l’ennesimo sorriso 
					e, in tutta calma,
					ha pure il tempo e l’abilità tecnica per annunciare 
					pubblicamente: “sorry, cream
					spitting now” :)
					Al Blyss devo dire che la scelta è superiore a quella degli 
					altri BJbar, ottimo
					rapporto costi/prestazione, grande soddisfazione e notevole 
					abilità. Nonostante me lo proponessi ad ogni giro, sono stato così 
					distratto dagli eventi
					contingenti ed uscivo così suonato, che mi sono sempre 
					dimenticato di
					collezionare numeri di telefono e sondare la possibilità di 
					LT ...
 |  
					|  |  
					| SOI 6 |  
					| Se Pattaya è effettivamente un fantastico 
			megabordello a cielo aperto, la Soi6 ne è uno dei punti nevralgici. 
			Qui si trova la maggior densità di baretti della città che però, a 
			differenza della maggior parte dei beer bar, sono attrezzati con 
			stanze ai piani superiori. Il BF s’è mantenuto sostanzialmente stabile negli anni sui 
			300THB, se si utilizzano le stanzette endogene, altrimenti 500 per 
			il take-away, mentre per lo ST s’è passati in una decade da 700THB 
			agli attuali 1000 per un tempo generalmente inferiore ad un’ ora.
 Ma non è l’unica cosa che è cambiata. Prendo due sole righe 
			lamentatorie per ricordare la Soi6 di 10 anni fa, come una visione 
			in anteprima del paradiso. Intendiamoci, anche oggi, specie se ci si 
			affaccia per la prima volta, la visione lascia senza fiato e si 
			stampa nella memoria, tuttavia la qualità s’è abbassata, le buone ci 
			sono ma vanno un po’ più cercate. Ogni tanto si affaccia qualche 
			gemma ma praticamente non c’è speranza di ritrovarla l’anno 
			successivo o anche solo dopo qualche mese o il giorno dopo.Infatti i 
			GoGo e le altre possibilità a maggior margine hanno un po’ drenato 
			l’antico fasto. Anche il tasso di lady-boy è tanto aumentato, così 
			che ora hanno una via dedicata (Soi6/1) e dei baretti specifici in 
			Soi6, quasi tutti sul lato sud della via, come ad esempio il 
			PookBar.
 Aneddoto: questo bar me lo ricordo bene. Anni fa, appena 
			arrivato a Pattaya chiesi ad un collega resident incontrato 
			all’Insomnia dove si potessero trovare i migliori BJ della città. 
			Non saprei dire se il baffone obnubilato dalla birra fosse stato 
			sincero o solo molto spiritoso, so però che io mi fiondai a razzo 
			nel baretto indicato e quando, alzato lo sguardo, mi sono visto come 
			unico farango nel mezzo delle linee nemiche completamente 
			circondato, ho avuto i miei problemi a cercare di mettere in salvo 
			ogni mia virtù.
 Ci sono baretti molto aperti, per i quali si vede anche 
			tutto l’interno dalla strada, che hanno il solito bancone e degli 
			sgabelli. E poi ci sono invece i baretti che hanno solo una piccola 
			parte rivolta all’esterno, con funzione di vetrina, ma poi una volta 
			scelta una lady, ci si può spostare sui divanetti all’interno.Qui si 
			sbevazza, naturalmente, ma soprattutto si cerca romanticamente di 
			capire se siamo fatti l’uno per l’altra : -) Una mia personale 
			metrica (nei baretti come altrove) è basata certamente sulla luce 
			della passione che si intravede nello sguardo ma soprattutto sul 
			french kiss: se non ci sono remore, scocca la scintilla!
 O insomma più la lei è generosa, limonosamente parlando, pur 
			indipendentemente dai progetti di tip, LT o matrimonio e meglio 
			andranno le cose in seguito ... o almeno a me è quasi sempre andata 
			così.
 Dunque se l’approfondimento di indagine sui divanetti 
			interni va a buon fine, si barfina e si passa alle stanzette ai 
			piani superiori. L’ascensione è in genere un’operazione tutt’altro 
			che spiacevole, dovendosi arrampicare lungo tortuose scalette con la 
			lady che fa strada sculettando ... : -P In generale le stanzette non 
			sono un granchè. La doccia, dove si viene lavati nel pre- e nel 
			post-trombo, è spesso ricavata in un angolo dove, secondo il 
			farangopensiero, non si parcheggerebbero neppure le ramazze ma fa 
			tutto parte di quel clima pattayano che molti di noi hanno imparato 
			ad amare.
 Fanno eccezione alcuni bar, primo fra tutti il Red Point, 
			che ha stanze e bagni da albergo a 4 stelle. Direi che segue il 
			KissCool.
 L’ora dell’aperitivo in Soi6 è tipicamente la metà 
			pomeriggio, diciamo le 18, anche se già in tarda mattinata i bar 
			sono aperti e la viuzza è piena di vita. Arrivando prima del calare 
			della tenebra è più probabile trovare, se non la stunner, almeno sua 
			cugina. Insomma è chiaro che le più carine prendono presto il volo.
 A volte io ho usato il metodo dell’ipoteca: barfinato per LT 
			nel miglior orario del pomeriggio (h16-19) fissando però un orario 
			di prelievo successivo con la mamasan, dopo il giro serale di 
			ristoranti.
 Soi6 è comunque una certezza. Da metà mattina fino alle ore 
			1-2 di notte, se nient’altro ha funzionato, sapete che tutto quel 
			fantastico zoo è li che vi aspetta e potete contarci!
 E’ bellissimo comunque anche il solo vascheggiamento, 
			insomma il puttan-tour a piedi, passando e ripassando su e già 
			davanti a questa sfilata di bar (una cinquantina?) dalla 2nd alla 
			Beach. Sforzandosi di tenere a mente una propria personale 
			classifica fatta di milioni di gambe dalla pelle meravigliosamente 
			abbronzata, di sorrisi angelici, di gonnellini svolazzanti e di 
			continui “hallooooo, sawadikaaaaaa!”.
 Dopo la passeggiatina, ci si appollaia si beve, si smanazza, 
			si viene smanazzati, ci si rilassa. Poi possiamo salutare tutti e 
			passare ad altro o barfinare e procedere al conguaglio.
 Le fortune di questi baretti vanno ad ondate, un anno il 
			RedPoint ha una lineup stellare, l’anno dopo assai meno. E 
			similmente per altri, seguendo dinamiche inafferrabili. Difficile 
			dunque dare indicazioni specifiche.
 Per la mia esperienza il RP si distingue per garanzia di 
			maialaggine, qualità delle lady e delle camere (e costanza nel 
			tempo), inoltre c’è qui un’esplicita specializzazione nella 
			sintonizzazione di RAI2. Tra le mie favorite ricordo Natty e Jeab. 
			Purtroppo i prezzi per LT sono alti.
 Poi citerei il Saigon, Lisa, kiss kool A me Soi6 è piaciuta così 
			tanto che per un po’ ho alloggiato all’ultimo piano del QueenVic : 
			bellissimo poter seguire da vicino la vita di questo micromondo.
 Idid_2013) Nong 08283869xx. Ho avuto 
			anche qualche esperienza deludente in Soi6. Il colpo d’occhio di chi 
			arrivi in soi 6 verso le sei del pomeriggio è da lasciare senza 
			fiato: un universo sconfinato di gattacce miagolanti, che sui loro 
			trampoli incerti, spalancano braccia e cosce implorando proprio te, 
			mr.universo, di fermarti per una birretta ed una partitina a forza 
			quattro.
 A distanza non troppo ravvicinata ed un po’ al volo sembrano 
			effettivamente tutte bellissime. Ad un esame più attento è possibile 
			invece scontrarsi con qualche delusione. Ho provato a diverse ore 
			del giorno e diversi giorni della settimana. Tipine carine in 
			quantità ma piuttosto spesso zoccolette dai modi rozzi, dalla 
			dentatura spesso piuttosto rodata, balose pellicciute o dalla 
			manutenzione rudimentale, così come le gambe, spesso bellissime che, 
			oltre alla disboscatura approssimativa, sono segnate dai capitomboli 
			in motorino. Frequenti poi tettine e pance segnate da gravidanze. 
			300+700THB per un’ ora, e scattato il primo minuto di ritardo la 
			mamasan inizia a martellare col telefono. A volte è la tipa stessa 
			che, come prima cosa da fare appena arrivata in camera, setta la 
			sveglia sul telefono.La maggior parte non ne vuol sapere di LT, 
			poche sono disposte a seguirti in albergo anche per un paio d’ore e 
			con Nong (orrore!) ho dovuto chiedere con una certa decisione un po’ 
			di preliminari ottenendo come risposta un chiarissimo: “noooooo, 
			that’s lady boy stuff!”.
 Poi, mentre era in jacuzzi con bicchiere di salsa di 
			pomodoro, polleggiata con tutto agio ascoltandosi una piacevole 
			musichetta, ha preso la mia manina e me l’ha piazzata sul piccione, 
			dicendo qualcosa del tipo: fai un po’ da te carino, ‘che io sto bene 
			così!
 Insomma, sarò stato sfigato, ma finché c’è da sghignazzare, 
			sbevazzare e giocare a forza 4 va tutto molto bene, ma sul versante 
			del core business mi pare che a volte l’esperienza sia scarsina. 
			Pattaya è bella perché ciascuno trova quel che cerca, ma io ho avuto 
			ottime esperienze con alcune angiolette massaggiatrici, che alla 
			fine, tra mille carinerie, mi hanno pure preparato una tazzina di 
			tè!
 Idid_2013) sono passato per Soi 6/1 in serata: un’avventura 
			da provare una volta nella vita.
 Sono stato abbrancato da un ippopotamo alto 2 metri, che ha 
			preso le mie manine, se le è piazzate sulle chiappone e, 
			slinguazzandomi un orecchio come un varano di Komodo, se n’è uscito 
			col vocione di Platinette:
 - “Oh sexy man, take me, I’m seventeeeeen!!!”
 |  
					| Idid_2014) Jume (che 
					si leggerebbe come Jumee, ma invece lei si autopronuncia 
					come Joom) di Soi6@SexInTheCity. Una parola sola: 
					formidabile! (1.5kLT) Succhiatrice notevole, un po’ materna e 
					un po’ porchetta, anche geometricamente: tettine piccole e 
					tronco robusto. Trentina abbondante e ‘sperta assai, sorriso 
					un po’ sbilenco, incantevole come quello della Volpina di 
					Amarcord. Non un cedimento nelle due ore di tamburamento da 
					collasso.
 Idid_2015) Cat@PerryBar (appiccicato all’O bar) 1.5k*2kTHB.
 Nel giretto preliminare avevo adocchiato una bella 
					mandorlina ma, siccome era proprio all’inizio 
					dell’esplorazione, le dico che voglio prima fare un giretto 
					e che sarei tornato in un minuto.Torno davvero dopo cinque 
					minuti e, a dimostrazione di quanto già scritto, era già 
					stata arpionata da un rompicazzi che voleva solo bere e 
					perdere del tempo : Mi si affianca allora una topina di un 
					metro e mezzo, per notificarmi che rompicazzi sta solo 10 
					minuti e nel frattempo ci si divaga noi due, OK? OK! 
					Divanetti, manina, baciozzetti, FK, ancora FK, deep FK, very 
					deep FK ... insomma la temperatura cominciava a salire 
					parecchio! A questo punto almeno un lady drinketto si 
					conviene, solo che più che un LD è stato una specie di 
					detonatore: Cat m’è saltata letteralmente addosso, ha 
					infilato una manina nei miei slip ed iniziato a smanacciare 
					assai dilettevolmente.Tra molti FK a base di succo d’arancia 
					s’è messa seduta sulle mie cosce, strofinando la micropatata 
					sull’area sensibile, momentaneamente piuttosto 
					incandescente. Ha preso le mie timide manine e le ha 
					infilate sotto la sua corazza, in corrispondenza di due 
					poppettozze di tutto rispetto.
 Insomma, raccontatisi un po’ di vita e passata così una 
					piacevole mezz’oretta, fattasi mezzanotte, essendo ancora 
					polleggiato a fumare un cazzo di sigaro il muto rompicazzi, 
					rapito nell’osservazione del passeggio farango mentre 
					sorreggeva mollemente per un dito della manina la MIA 
					prescelta (ad ognuno la sua perversione), Cat mi dice che se 
					per caso io fossi interessato potremmo applicare la tariffa 
					ST pur a fronte di un servizio LT. Che dire? Girare e 
					scarpinare ancora per baretti?
 Acchiappiamo dunque la gentile offerta del destino-discount 
					e partiamo! Cat non è davvero una velina, direi più un pony, 
					un barattoletto di circa un metro e mezzo un po’ chubbina, 
					con le solite unghiette tutte istoriate, piena di anellini, 
					braccialini, orecchini, qualche tatuaggio ed un basic 
					english che fa quel che deve e testimonia una non lunga 
					militanza nel dorato mondo dell’intrattenimento farango.
 Partiamo dunque a passo di pony con un baciozzo ogni tre 
					metri (che corrispondono a circa 10 passi del simpatico 
					equide) e lei che recita alla perfezione la parte della 
					fidansatina riconoscente.
 E’ stata una gran sorpresa, come spesso è capitato con 
					topine non avvenentissime: iperservizievole, con 
					insaponatura asciugatura, pippetta, boccaponcio a mollo in 
					acqua, con le sue manine a dare il giusto ritmo sulle mie 
					chiappone insaponate ... ero piuttosto carico per tutto il 
					manovrare precedente e il vederla manipolare il reale 
					augello per dirigere il getto con la perizia di una pompiera 
					professionista, in modo da realizzare un CIF da manuale, è 
					stato impagabile.
 Polleggiamento idraulico, ridocciamento ed una volta 
					allettati immaginavo che Cat, come molte colleghe, avrebbe 
					acceso il TV e si sarebbe messa a compulsare una delle 
					millemila raccapriccianti rassegne canore che impestano la 
					thai TV, ed invece che fa? striscia, con la grazia di 
					pony-woman, e inizia a strofinarmisi addosso come una 
					salamotta-felina, e pian piano ritorna una certa manina, e 
					poi tettine e poi chiappine ... tutti i suoi morbidi 
					pezzetti sembrava che non vedessero l’ora di essere 
					verniciati di tintura spermatica del dr.Grunf.
 Insomma voleva partire subito per un secondo round! Non 
					saprei bene dire come, ma dallo stato agonico, s’è passati a 
					quello pre-agonico e poi a quello umidoansimante e poi a 
					fasi via via più interessanti, fino ad una fantastica 
					bum-bum session assai bagnozzata con gridolini e gridoloni 
					di sicuro effetto scenico. Finita la pugna, Cat scompare in 
					bagno .. . un po’ mi dispiaceva, insomma così velocemente 
					... ed invece era solo andata a prendere un asciugamano 
					umido per me: sfilatura del gommino e detersione del 
					volatile che sarebbe stato amorevolmente accarezzato per le 
					nonsapreipiùdirequante ore successive, con una dedizione che 
					credo non si riserverebbe neppure all’ultimo cazzetto 
					superstite nella galassia distrutta da un’esplosione 
					solare.Fattesi le 8 del mattino, la donna-trattore mi 
					informava del fatto che, a lei spiaceva tanto notificarmelo 
					interrompendo il reale ronfamento ma ... sarebbe arrivato il 
					bum-bum-time!
 A quel punto, pensando alle tante divce mi sono messo a 
					chiacchierare con la boss/mamasan (è la stessa del Perry 
					Bar), che trovavo molto carina, nonostante fosse tutta 
					coperta e in scarpine basse.
 Devo dire che ho spesso trovato affascinante la figura della 
					mamasan e vedo che le ladies in genere le tengono in alta 
					considerazione, ho anche potuto assistere a delle 
					manifestazioni di autentica gratitudine. Insomma questa 
					mamasan mi chiede a quale tipo di topastra io aspiri ... le 
					mie specifiche non sono tanto strambe, solo magari un po’ 
					lunatiche, oggi volevo una tipa tranquilla, spurzellevole ma 
					non matta, anche non teen. Detto fatto, scompare e mi lascia 
					nel locale dove c’erano: un australiano in coma etilico che 
					nessuno si filava, un giappo che aveva barfinato 5 sbuldre, 
					le più brutte del quartiere ma molto gioviali.Resto dunque 
					un po’ a chiacchierare con il mio pineapple juice ed a 
					provare a stabilire un contatto con la lontana terra dei 
					canguri quando, girando la testa, mi accorgo che al mio 
					fianco, con le spalle perfettamente diritte s’è 
					materializzata Tar : da un tubino arancione partono due 
					gambette perfettamente formate, di un meraviglioso color 
					caffelatte, che finiscono in due piedini che sono in grado 
					di farmi fare la fine dei cioccolatini dimenticati nel fondo 
					delle tasche dei pantaloni.
 Col tono del maggiordomo James, enuncia con solennità: “hi, 
					I’m here to take care of you, if you like”. Certo che laico 
					cara la mia tubina! non m’importa che c’hai un nome 
					bituminoso, soprattutto ora che noto che c’hai delle tette e 
					pure gli occhialini da pornosegretaria ed io sono già 
					partito per il mio filmetto personale e non credo che si 
					possa aggiungere molto di più ad una definizione di perfetta 
					primavera.Ci si racconta un po’ e, a differenza della 
					pattayana quadratica media, non chiede alcun lady drink, 
					neppure dopo ben 25 secondi di chiacchierata. Così sono io, 
					farango de’ pollis, a proporre la cosa:
 - “ok, posso accettare il tuo grazioso dono, o più sexyman 
					della galassia, però in tal caso bisogna che anche io faccia 
					onore a tale magnanimità” e si propone per un baciozzo di 
					benvenuto .. . bacia bene, effettivamente, la ringrazio con 
					sincerità e .... - “caro il mio farango che c’hai un nome 
					che è impossibile per me ricordare ma allora ti chiamerò 
					maiengel, mi par di capire che non ti schifano i baciozzi ed 
					anzi sembri apprezzare vieppiù tale pratica”
 - errr, uh ... ‘fettivament .... Sua sornioneria, nello 
					splendore del suo metroesessantarama, prende a muoversi come 
					un felino, e inizia un lavoretto di strusciamento body2body 
					affatto spiacevole, mi pianta due pericolosissime splendide 
					iridi nocciolate dentro ai miei rugginosi bulbi oculari, si 
					solleva graziosamente un po’ il tubino, in modo da poter 
					divaricare quelle ‘si graziose estremità inferiori, così da 
					potersi accovacciare sui miei cosiotti inermi ed attacca una 
					lavoro di lingua, smanazzamento, strusciamento, suzione 
					serpentesca, prospezione laringoscopica, andirivieni pubico, 
					sfregamento mammellare, leccamento tormientoso, 
					mordicchiamento malizioso, graffiottini artigliati ed altre 
					quisquigliette di piuttosto chiara natura verrologica, che 
					praticamente si traduce in un atto di circonvenzione di 
					totale incapace.
 Insomma, superato l’esame, s’è proceduto alla liquidazione 
					delle spettanze e via per una fantastica sessione 
					notturna.Tar, ben prima delle questioni contabili, ha messo 
					in chiaro la sua età, non più tanto sgarzola, il fatto di 
					avere avuto bimbi e dunque qualche impiccetto qua e là. 
					Tutte cose che ho personalmente periziato concludendo però 
					che il bilancio complessivo è stato tremendamente positivo. 
					Anche perché s’è ben presto scoperto che l’arte soffiatoria 
					non era seconda a quella baciozzatoria.
 La sessione in vasca è stata da sogno ma, per non farsi 
					mancare nulla, è stata seguita da quella in terrazza.
 A letto alla fine non ho potuto fare molto di più che 
					dormire il più meraviglioso dei sonni, attorcigliato da 
					questa dolce lumacona bavosa. Fattasi mattina, ha lavato i 
					bicchieri, finito il gelato (una cucchiaiata e te ed una a 
					me, da autentici adolescenti rincoglioniti ...), piegato gli 
					asciugamani, raccattato tutti gli stracci seminati ovunque 
					ed ha acchiappato il mio 30%-tip come se si trattasse del 
					Koh-i-Noor.
 Io coglione distrutto, mezzo assonnato e lei perfetta, tutta 
					truccata, taccata, smaltata, jamesificata mi guarda 
					un’ultima volta e mi fa: divertente assai il water playing, 
					non l’avevo mai sperimentato, we have no bathtub in short 
					time rooms, rifacciamolo prima o poi, ciao maiengel cercami 
					presto, se ti va
 |  
					| l’ultima sera prima di 
					partire: valigie pronte, serbatoio dell’energia in rosso, volatile praticamente atrofizzato. 
					Passo in Soi6, più che altro per un saluto generale e per 
					stamparmi in testa quella sensazione di svagata euforia: la 
					meraviglia di poter affondare i canini nel primo cosiotto 
					che ti piace, semplicemente volendolo.
 Insomma bevutina e smanacciata al KissKool, poi all’Halifax. 
					E’ purtroppo ormai tardi e molte delle meglio sono già 
					accasate, però davanti al CLick vedo un bel musino con 
					capelli acconciati secondo la tradizione thai (come la 
					regina per intenderci) con le treccine che si annodano 
					dietro alla testa.Entriamo, sbevazziamo, chiacchieriamo e, 
					nell’ottica del nonsisamai, si limona.
 Poi però nel prosieguo la tipa inizia a sembrare assai meno 
					tranquilla. Come lady drink si rovescia un mezzo bicchiere 
					di whisky, rotea gli occhi come santa Caterina mentre parla 
					a volume altissimo, miagola, si sbraccia e ad un certo punto 
					mi chiede: “e tu? cosa vuoi tu? te lo dico io ...” acchiappa 
					la mia bottiglia di Shinga, se ne caccia in bocca il collo 
					ed inizia praticamente a fargli una pompa ... “up and down, 
					up and down, all people wants blow-job. I’m here all the 
					day, from the morning to the night …” e con l’altra mano 
					chiusa a pugno, presa dall’estasi, mimava inevitabilmente 
					una pippa.
 Insomma uno spettacolino che mi ha messo tristezza. Auguro 
					dunque la buona notte e, nel tentativo di addolcire il 
					momento, passo al RedPoint, per me una spanna sopra tutti 
					gli altri ed allo stesso prezzo.
 La lineup conta poche lady ormai sfiancate dal Songkran, 
					acchiappo Pen : non giovanissima, un bel sorriso maturo, 
					chiaretta di pelle, alta e robusta (al RP sembrano tutte più 
					alte della media). Smanazza che ti smanazza, il volatile 
					ritrova un po’ la sua forma ... ma comunque sento che non 
					riuscirei a combinare nulla, e sono contento così.
 |  
					| Dunque esco e giro ancora un po’ , mi avvio verso casa, due 
					passi, continuo a
					vedere splendida figaglia ovunque .... ad un certo punto i 
					miei piedi girano da
					soli e sono di nuovo al RP con Pen sulle mie gambe. Visto il 
					giretto di bevute
					mi abbuonano il BF! Tutte sorridenti, mi dicono che sono 
					l’ultimo customer e via
					di ST : -PQui Pen, come altre volte nello stesso bar ha dato una prova 
					stellare di
					dedizione e volontà, da mezzanotte all’una, un’ora di sesso 
					sfrenato girando su
					tutte le giostre possibili, sempre bella sorridente, dolce e 
					sufficientemente
					depravevole. Abilissima nell’aspirazione, fantastica nel 
					trombo in piedi,
					seduta, davanti e dietro. In braccio a me e davanti alla 
					specchiera.
					Poi la back side: non ero al massimo del vigore e qualche 
					problemino di tenuta
					c’è stato, ma all’inserimento s’è ripreso. Io non dovevo 
					fare nulla, lei sapeva
					muoversi molto meglio di ogni mia fantasia e, quel che più 
					apprezzo, sempre con
					un sorriso, tremendamente abile a dare l’impressione di 
					godersela assieme a me,
					proprio me, guarda caso mister fascino cosmico.
 Io in piedi e lei appoggiata al letto, la inculo per benino 
					con movimenti lenti
					e profondi, vedo le tette che ballonzolano nello specchio 
					davanti a noi, le sue
					gambe perfette e poi mi acchiappa una mano e si mette due 
					delle mie dita in
					bocca e succhia da matti ... MAIALORAMA!
 Ceffoni sulle chiappe e poi qualche dito in figa 
					(strabagnata, cazzo, ma allora?
					... boh!) Per dirla chiara, io non ci capivo più una sega, 
					stremato dalla fatica
					e dal piacere, praticamente in catalessi onirotica.Pennona, che pure non deve avere passato una giornata di 
					svacco, sa molto meglio
					di me che sto per cedere e, sempre con la massima dolcezza, 
					mi rivolge la
					domandina che non è che mi senta proporre proprio ogni tre 
					per due, esattamente
					nei termini che seguono:
 - “senti un po’ carino, non è che mi vorresti dire dove 
					preferiresti
					spruzzacchiare? Come ho già avuto occasione di dirti, nel 
					mio culone che sembra
					piacerti non poco andrebbe benissimo, anche se io vorrei 
					proprio vedere la tua
					augusta fontanella, per cui, visto che come già ti dissi, 
					amo tanto la
					possibilità che mi concedi di succhiare questo tuo indomito 
					cipcip, proporrei di
					togliere il gommino e riprendere da dove s’era iniziato”.
 E così è. Ricomincia a leccarmi dall’interno cosiotti, poi 
					risale, pian piano,
					palle, asta, testone. Ci tiene a farmi vedere bene cosa fa, 
					ed effettivamente la
					visone della sua guancia con qualcosa dentro che si muove è 
					un po’ come toccare
					la linea della 380V con la lingua.
 Mano, bocca, leccamenti, dai movimenti lenti al su e giù 
					sfrenato ... non so
					dove, come, quando ... ma mi esce una serie di spruzzi 
					esagerati. Lei, piuttosto
					che catapultarsi altrove evitando l’orrore alla 
					rumenian-style, si dispone
					invece perfettamente in traiettoria: una dedizione 
					olimpionica! Prende tutto tra
					bocca, lingua, faccia. Le sue pupille piantate in quel che 
					resta delle mie e le
					sue mani impiastricciate che non smettono di massaggiare, 
					stimolare,
					prosciugare.
 Mentre io pensavo ad un documentario sul funzionamento delle 
					coronarie che mi
					era rimasto in mente, superpen si occupava pure del 
					sottofondo sonoro: “yes,
					again again, I want you, give me your honey ...”.Muoio. Praticamente mimetizzato col tappeto, mentre ascolto 
					il cuore che batte
					ed aspetto che passi il mio ultimo minuto di vita, lo 
					squilletto di mamasan ci
					ricorda prosaicamente che è solo lo scadere del sessantesimo 
					minuto
					contrattuale: è effettivamente passata l’ora canonica ed 
					inoltre il localuccio
					chiuderebbe. Che fa dunque Pen? Un gesto di assoluta 
					carineria: alza le spalle,
					spegne il telefono, mi si avvicina panterosamete e mi 
					massaggia, poi mi pulisce
					con un asciugamano appena srotolato e io mi sento (credo) 
					come se fossi appena
					nato ... si riprende fiato, mi porta al lavaggio, sapone, 
					acqua, battute.Sorride sempre, dolcissima, mi asciuga, mi riveste.
 Questo è molto più di semplice customer care è un tempio 
					della dedizione
					suinicolomaschile. Non posso fare altro che bigtippare, 
					pensando a quanti
					quattrini ho buttato invece in cose inutili in altre 
					occasioni. Accoglie il
					contributo come se si trattasse di una gemma reale.
 Non so più cosa pensare, vorrei darle una pedata nel sedere 
					per vedere se
					sorride oppure sposarmela con rito istantaneo. Butta i 
					soldini in borsa, mi
					prende una mano (evidentemente irresistibile) la bacia come 
					una pantofola papale
					e se la tiene premuta su una guancia. Inclina la testa, fa 
					l’occhio da bufala al
					pascolo sotto il sole del Buriram, e mi sussurra qualcosa 
					che suona come
					dolcezza e gratitudine (vera o finta che sia, l’effetto è 
					indistinguibile).
 Byebye Pen, sai che sono in trappola, sai benissimo che non 
					potrò fare a meno di
					cercarti ancora.
 |  
					| Ms. Apple Smoke&Kisses 
					Bar, Soi6Good teen! La formula contabile è ST 1.3kTHB BF included o 
					LT 500BF+2.5kTHB.
					Molto bellina (con le sue quattro stelline disegnate sotto 
					all’ occhio sinistro)
					e significativamente partecipativa durante l’intervista. 
					Dunque me la acchiappo
					per LT dove scopro però che nonostante i 22 anni (con 
					beneficio di idioma,
					accreditati dal passaporto laotiano) ha avuto dei bimbi e, 
					porca pupazza, queste
					non so che cosa combinino durante la gravidanza ma sembrano 
					ricavarne un
					notevole sfascio della zona addominale.Fanno un po’ impressione il contrasto tra un visino 
					giovanissimo, mani e gambe
					perfette assieme a questa pancia flaccidosa ... comunque sia 
					si procede bene.
					Doccetta comunitaria, mutui lavaggi, ottimo BBJ, trombo con 
					un’ora di gridolini,
					poi si dorme bene. Nulla di eccezionale ma molto sweet.Al mattino ci si saluta e, solo dopo la liquidazione delle 
					spettanze, mi accorgo
					che le era caduta dalla borsa una bustina di medicinali: un 
					blister da 10, con 9
					spaziettini vuoti di Ganospec 500.Non sapete cos’è? eccolo: 
					
					drugs.Si tratta di un antibiotico particolarmente indicato nel 
					caso di infezioni come
					Chlamydia, Gonorrea ed altre piacevolezze ... è il momento 
					dunque di qualche
					considerazione.Sono sorpreso? Dispiaciuto? Spaventato?
 Ragassuoli il nostro è uno sport rischioso, s’è scopazzato 
					con Apple e tutte le
					altre sempre coperti maaaaaa ... baciozzi, suzioni varie ed 
					esplorazioni
					digitali ci sono state.
 Del resto questa bustina di farmaco è uscita per caso, ma 
					quante convalescenti
					in incognito incontriamo? E quante inconsapevoli? E quante 
					patenti piuttosto che
					latenti?
 Insomma, nel rincoglionimento generale conseguente al 
					delirio pattayano, il
					miglior modo di affrontare la faccenda (oltre a quello di 
					cercare di tenere in
					buon ordine il proprio sistema immunitario) è quello di 
					tornare un po’ con i
					piedi sulla dura crosta del pianeta, ricordandosi che quel 
					coso compreso nello
					spazio tra le due orecchie è una testa che va usata almeno 
					quanto quell’altra.
 |  
					| ero in moto e dovevo passare dalla 2nd Rd alla 
					Beach, dunque ne
					approfitto per un passaggio (un po’ veloce) su Soi6. Qui 
					vedo una tipina che ne
					abbranca un’altra e, grande alzata d’ingegno, me la tira 
					addosso!Mi fermo, prima per vedere se qualcuno s’era fatto male e 
					poi per capire il
					senso di questa trovata davvero poco furba. Tolto il casco 
					mi trovo davanti alla
					tipa che aveva funzionato da ariete: una figa cosmica! mai 
					vista una roba così
					in Soi6, non esagero. Una specie di modella orientale, alta, 
					fisico perfetto,
					poche tette ma una faccia da sgnappera hollywoodiana con una 
					bocca che da sola
					era in grado di attivarmi certi meccanismi brodolanti poco 
					onorevoli.Insomma in un momento m’è cambiato il mondo e volevo una 
					cosa sola, fregandomene
					parecchio di tutto il resto.L’oggetto delle mie brame si chiama Kiks, è arrivata da poco 
					al Soho bar, come
					testimonia il suo inglese meno che rudimentale e si concede 
					per 1. 3kTHB BF
					incluso.A parte la scenografia il resto è stato invero scarsissimo: 
					divieto di BBJ, solo
					coperto, meccanico e veloce. FK neppure a pensarci. 
					Pochissimo partecipativa,
					trombaggio da film del cinema muto e tendenza a fare poco, 
					presto e male. La
					parola le è tornata in dirittura d’arrivo, per annunciare 
					che è disponibile al
					LT per appena 3kTHB più 600 di BF.
 |  
					| io bevo poco alcool, 
					meno ancora se fa caldo. Tuttavia ho molto goduto la 
					condivisione con una gentilissima in bikini uno di questi 
					minishots alcolici, in una specie di gogo alla fine di Soi6, 
					dalla parte della BR. Tipina stava appollaiata sulle mie 
					gambe, piantandomi addosso le sue mandorline, sorbiva la 
					montagnetta di panna slinguazzando come un'iguana. Io ne 
					acchiappavo un po' con un dito e lei, dopo una buona 
					succhiata al dito imbiancato, mi restituiva un po' di 
					zucchero via FK. Insomma, questo è quel che si dice essere 
					capaci di condurre un'attività di marketing efficace: in 
					poco tempo la temperatura è salita parecchio, e così pure io 
					e la piromane siamo dovuti salire al piano superiore per 
					vedere di estinguere l'incipiente incendio, eliminando 
					l’alcool per ovvie questioni infortunistiche |  
					|  |  
					| Club, 
					clubbini e Gentlemans Club |  
					| 
								
					| Si tratta di strutture pomeridiane, aprono dopopranzo e 
					chiudono per cena. Sono
					generalmente lontani dal fronte marino e poco frequentati da 
					turisti. 
					Generalmente si notano i segni di un po’ di 
					caratterizzazione dell’ ambiente, ad
					esempio alcuni assomigliano a dei pub europei, la musica è 
					western ma comunque
					parecchio più soft che in bar e gogo, alcuni hanno una 
					piscinetta e spesso un
					buffet.
					Insomma tendono UN PO’ ad assomigliare ai nostri FKK. Con 
					tutta l’eterogeneità e
					dinamicità del mondo pattayano direi che il livello 
					figologico è generalmente
					buono ed il costo delle bevute assimilabile a quello dei 
					GoGo, sui 100THB per il
					farango e un po’ di più per il ladydrink. Le battone (intese come amanti del baht, s’intende) 
					gironzolano in tacchi e
					toppino con gonnellino, a volte in bikini. Le si arpiona, si 
					chiacchiera, si
					smanazza, si beve e poi ci si può fermare nelle stanze 
					annesse a costi che
					generalmente sono confrontabili a quelli di Soi6.
 Poiché i GC chiudono presto, spesso le patathai sono 
					disponibili per l’outcall,
					ST o LT
 |  
					| Telephone |  
					| Non è semplice da trovare ma, una volta in zona 
					Telephone, lo si riconosce
					per la paleocabina telefonica. Per entrare occorre suonare 
					un campanello, come
					in altri club. Sarebbe circa un BJ-bar ma la loro specialità è che i clienti 
					smaialano en plein
					air. Non sono un patito del genere ma una volta si può dare 
					un’occhiata.Se proprio non garba tutta questa pubblicità, con 300THB in 
					più, ci si può
					spostare oltre una specie di paravento ...
					Ladies non freschissime e tariffe popolari completano un 
					quadretto piuttosto
					trash.
 |  
					| Kinnaree |  
					| il Kinnaree, detto ‘la Villa’ da alcuni 
					autoctoni, è bello come un
					vero pub, però trovarlo è un casino. Come riferimento si può 
					utilizzare il Pinky
					White Condominium, che almeno è segnalato da qualche 
					cartello. Comunque con 200
					THB di mototaxi ed un po’ di GPS ci sono arrivato, di 
					sabato. Era tardi ed era
					pieno zeppo. Erano tutti expat motorizzati, frequentatori 
					abituali del buffetday. Mamasan mi dice dunque che tutte la 
					gnoccoleria è impegnate ma che 
					posso
					bere .. . infatti, faccio tutta questa strada per trovare a 
					Pattaya un posto nel
					quale si possa bere ... Le chiedo un parere su come fare per trovare qualche lady 
					libera.
					Risposta buddista: riprova!
 Ho aspettato un bel giorno di pioggia, ho guidato un 
					tassista ed ho trovato il
					Kinnaree .... vuoto! 30 sgnappere, una mamasan, tre 
					ladystaff, posteggiatori ed
					apritori di porte vari ed io.
 Mi appollaio, prendo il mio succhetto di ananas, mi spiegano 
					tutto per benino,
					pasturo, seleziono, pago qualche LD, facciamo conoscenza con 
					alcune molto
					espansive anche se non in linea con la mia idea: io amo 
					molto la semplice
					normalità, per ricorrere ad una etichetta: la ragazza della 
					porta accanto.
					In generale alle mamasan chiedo spesso la formula 
					young&sweet. Invece qui sono
					circondato da delle tipone piuttosto ageè ed aggressive, con 
					tacconi, truccone
					ed artiglioni fluo. Tuttavia ad un certo punto mi casca 
					l’occhio su una
					cerbiattina nell’ombra, con musino cerbiattesco e pure 
					occhietti da Bamby.
 ERRORE FATALE! Ho disatteso la regola scegli chi ti sceglie 
					...
					La indico, la seleziono, le ancelle la conducono al mio 
					regale cospetto, si
					contratta un po’ ed avvio il rituale di corteggiamento .. . 
					non sa un cazzo
					d’inglese. A volte è un buon segno, la tipa potrebbe essere 
					da poco arrivata
					dalle remote campagne dell’ Isanistan e non è ancora 
					indurita dalla metropoli.
					E’ effettivamente bellissima con un corpicino perfetto, un 
					faccino che s’è già
					detto e tutte le protuberanze distribuite con ideale 
					quantità, qualità e
					consistenza. Mi parla ma non capisco una sega.Mi sta seduta a fianco come se fossimo in autobus, comunque 
					ogni tanto si alza e
					va a fare qualcosa. Le acchiappo un’adorabile arto 
					inferiore, in modo da
					posizionarlo intersecando i miei, in una ideale comunione di 
					intenti ma reagisce
					a mo’ di regina Elisabetta, risistemando l’orlino del 
					gonnellino da 20cmq
 Noto che nel frattempo le mortadellone che avevo incontrato 
					prima, iniziano
					seriamente a darsi da fare con un paio di faranghi tatuati 
					arrivati da poco.
					Assistendo a certi turbolimoni dovrei essere ormai convinto 
					di avere fatto la
					scelta sbagliata, ma invece mi va di sbagliare fino in 
					fondo: siamo qui per
					testare e prendiamo ‘sta testata.
 Procediamo verso lo scanner. Avevo letto di queste 
					meravigliose nuove stanze del
					kinna, mi aspettavo specchiere, materassi ad acqua, 
					fontanelle a Cristal ed
					invece trovo un bugigattolo buio, col letto cigolante ed un 
					bagnetto che sarebbe
					stato bene in un camper.
 Pon si doccia da sola (pessimo segno) ... devo 
					chiedere
					esplicitamente un po’ di takecare ed allora ottengo un 
					insaponament-risciacqasciugatura compreso un esame genitale 
					visivo-olfattivo che si conclude con
					un’aria di sospetto ...
 - oh cara, aspettavo solo il suo alto parere clinico e sto 
					un po’ in ansia: mi
					dica, c’è qualcosa che non va?
 - si caro farango: ho finito il turno e devo tornare a casa 
					....
					mi casca un mondo : -(( Sono effettivamente ben le sette di 
					sera, capisco che s’è
					fatto buio, piove, ci sono le cavallette, e dunque che si 
					fa?
 Effettivamente tra le 19 e le 20 le pollastre se ne vanno, 
					chi a casa chi verso
					i fidanzi faranghi, mentre i tatuati rimangono a sbevazzare 
					(come sempre).
 [piccola integrazione: il Kinna apre all'una e chiude verso 
					le 21-22 ma le
					lavoranti arrivano dopopranzo]
 - caro il mio farango, si fa prima bumbum e poi baibai. Ma 
					ancora non sai la più
					bella, la tua cerbiattina non bacia (se non giusto un 
					pochino prima del LD), non
					ciuccia, non sega, e non pulisce il water ...
 Ci s’accoppia, così tanto per fare e ne esce una 
					strombazzatina mesta in recto
					ed in verso, e quando lei mi ha ricordato che il suo turno 
					era già finito e che
					dovevo goathom alla svelta, mi sono sguantato, le ho 
					assicurato che non sono
					strano, malato, prevenuto contro la specie dei cerbiatti o 
					personalmente hungry
					con sua adorabile cerbiattosità. Semplicemente, il mio 
					pensiero era che lei
					avesse sbagliato mestiere.
 Torniamo nell’androne e cerby riprende tutta la primigenia 
					vitalità gridando
					qualcosa che fa scoppiare a ridere tutte le colleghe. Una 
					panterona da battaglia
					mi si avvicina assieme a mamasan:
 - “why not come?”
 - valà che ve lo dico a fà, chiamatemi un taxi che piove 
					ancora. Mo’ bisogna che
					trovi una buona pizza marinara cotta a legna, oppure ne 
					approfitto per una
					succulenta cenetta al cabbage&condoms che è qui a cinque 
					minuti, prima di
					strisciare nuovamente alla mia miniera personale: il 
					fantastico Club4!
 Secondo voi ho intenzione di tornate a breve al Kinna?
 |  
									| Passion 
									Gentleman Club |  
									| Passion è abbastanza incasinato 
					da trovare, alle
					porte di Jomtien. Ci sono arrivato percorrendo un pezzo di 
					strada sterrata,
					senza illuminazione, piena di buche e pozzanghere. Gli 
					autoctoni sembravano non
					averlo mai sentito, così ho dovuto usare le coordinate GPS. Individuata la traversa ho visto, seminascosto tra il 
					fogliame della vegetazione
					tropicale, un minuscolo cartello che indicava “Passion soi 
					i” ... utilissimo.
					Comunque sono arrivato alle 19:30, un’ora prima della 
					chiusura. Il parcheggio
					promettereva bene, visto che era pieno di pick-up, 
					macchinozzoni di faranghi
					residenti e moto di cilindrata robusta.
 E’ il solito gents club, tipo Kinnaree, con area 
					diguazzamento, area buffet,
					bar, musica western (Zeppelin, AC/DC, Purple, Floyd, 
					Hendrix, Zappa ... ) del
					tutto ignota alle povere pischellette che vorrebbero invece 
					un po’ delle loro
					lagne disco-bumbum.
 Comunque sia, mamasan mi arpiona quasi subito e mi trasporta 
					da una tizia. Per
					questo formidabile servizio chiede subito un drink (non è un 
					buon segno). La
					tizia è bellina e ben addobbata, una topina con la bocca 
					piccolina, i capelli a
					caschetto e le tettine strizzate in un cilicio imbottito.
 Tuttavia caschettina si guarda i piedi sconsolata e sposta 
					un attimo lo sguardo
					solo per chiedere un drink ... poi, sempre più curva in 
					avanti, tanto per
					socializzare al meglio mi dice che è stanca, che manca 
					ancora un’ora alla
					chiusura e che lei, purina, si appalla ... bofonchia un 
					littlebitinglisc, non ne
					può più dei tacchi e ... chiede un altro drink (grr, con 
					tutto il puttaname che
					ho sotto casa, dove cazz mi sono cacciato?!).
 Replico alla gentile topina che può prendere un altro drink 
					a condizione che mi
					faccia vedere come lo usa a mo’ di lavanda rettale, compresa 
					cannuccia ed
					ombrellino da cocktail.
 Poiché ricordavo però un certo sorriso catturato durante il 
					pur breve giro di
					perlustrazione preliminare, riattivo il radar e riparto in 
					incursione ... la
					trovo seduta ad un tavolo di faranghi che sbevazzano, 
					parlottano tra di loro e
					guardano la solita partita di calcio in TV.
 Tipina mi sorride (più o meno sinceramente, boh?) scende 
					dallo sgabellone e mi
					si accompagna prendendomi sottobraccio. La trasporto sul 
					sofà rosso, all’altro
					capo della sala, che ormai era stato promosso a mio 
					accampamento. Ci si
					appollaia e si parte con una buona sessione di 
					intervista&smanazzamento.
					Effettivamente è molto bella e alta, ha un fantastico 
					sorriso ingenuo con
					dentatura perfetta (da queste parti, mai scontato), sguardo 
					vacuo, occhi a
					fessura e sopracciglia orizzontali, nasino diritto, 
					carnagione chiara, capelli
					meravigliosi e lisci che corrono per tutta la schiena. 
					Insomma, sono ormai
					arrapito da tanta perfezione.
 Mi stavo giusto ricalibrando col mondo, interpretando come 
					un buon segnale il
					fatto che erano passati almeno 10 minuti senza alcuna 
					rivendicazione
					dissetatoria .... subito prima di apprendere però che: qui 
					le ladies non mollano
					il numero di telefono, non lavorano fuori dalla struttura, 
					mai e poi mai lei
					farebbe una sessione di LT con un farango sconosciuto e, 
					orrore, il BBJ no!
					magari a little bit with condom ... faccio appena in tempo a 
					riprendermi dallo
					shock, giusto per apprendere inoltre che sua eminenza si 
					concede al massimo per
					una sessione di 40 minuti, del resto come tutte le pregiate 
					colleghe, al modico
					prezzo di un paio di millini + tip + sbevacchiamento + 
					barfine da 600THB.
 Sarei tentato di chiamare la polizia turistica per 
					denunciare questa indecenza,
					intollerabile proprio qui nel baricentro mondiale del 
					puttanesimo, dover sentire
					‘sta roba e vedere che è pure pieno di faranghi (anche se mi 
					paiono più
					sbevazzanti che trombanti).
 Credevo di avere toccato il fondo quando la principessina 
					del Buriram dichiara
					che tra 30 minuti si chiude ma noi possiamo fare lo stesso 
					una veloce conigliata
					(al costo standard, s’intende) e, visto che s’è scusata, io 
					potrei pure passare
					sopra al dettaglio che missthirsty2016 non abbia fatto in 
					tempo a passare dal
					beauty saloon per la disboscatura di zampette e baffetti da 
					mandarino.
					Cazzen! per fortuna la chiusura del locale mi salva ...
 Insomma, se lavori tutta la settimana nel distretto 
					industriale di Rayong, posso
					capire che ogni tanto tu possa desiderare di farti un po’ di 
					autostrada e venire
					fin qui per la svuotatina una-tantum ed un po’ di relax, ma 
					non fa per me.
					Insomma, pur limitatamente a questa prima esperienza, 
					valutazione negativissima
					su tutto tranne che per due cose. La prima riguarda il bagno 
					misto,
					un’esperienza nuova, ci si ritrova uomini e donne (perdipiù 
					troie) nello stesso
					bagno: sarebbe una cornice ideale per una fantastica 
					sit-com. Tra un drink e
					l’altro, un’esperienza divertente.
 Poi la seconda faccenda: esco in motorello e vedo due tipe 
					camminanti che già
					avevo già adocchiato nel salone scambiandole per cameriere 
					tuttofare e
					sistematrici di pavimenti. Insomma significativamente più 
					smanate delle altre
					ragazze in toppino d’ordinanza e shorts inguinali, queste 
					due erano, al
					confronto, due nanette un po’ culone e di pelle più scura, 
					avevano degli
					shortini di jeans (la cui minuscola area di stoffa era 
					perdipiù stata
					evidentemente massacrata da una trigre imbizzarrita) 
					cappellino da baseball con
					la visiera girata a mo’ di legione straniera, canotta 
					policroma, collezione di
					catenelle al collo e scarpe senza tacco.
 Scambiandoci un saluto chiedo se, data la loro condizione di 
					schivatrici di
					pozzanghere, gli potesse essere utile un mototaxi. In realtà 
					la mia voleva
					essere giusto una scemenza da sparare in cambio di una 
					risata in quel frangente,
					ed invece, mi balzano in groppa al volo!
 Sono così leggere che le sospensioni non vanno neppure a 
					fine corsa. Girelliamo
					cercando di capire dove vogliono andare, e iniziano a 
					smanazzarmi
					abbondantemente (senza chiedere drink), mi chiedono invece 
					se sono magari
					interessato a testare ... la loro back-door!
 Avevo altri piani e non ho approfondito, dunque ci s’è 
					fermati per una merendina
					veloce al 7/11 in cambio di un paio di numeri di telefono 
					(che, preso da mille
					altre faccende figoscopiche, non ho più avuto occasione di 
					usare) poi le ho
					lasciate in un pezzo di città mai visto prima
 |  
									| CLUB 4 |  
									| Io mi sono praticamente affiliato al Club4: lo trovo il 
					giusto mix tra customer
					care e rudimentalità, entrambe very thai style. Sulla porta 
					c’è scritto Club ma
					non so se sia proprio proprio un Club o un BJ bar ... non 
					c’è mica un ufficio
					per le DOP a Pattaya. Al pian terreno, che è uno stanzone stretto e lungo, si può 
					appuntire la matita,
					mentre ai piani superiori ci sono le camerette da full-sex 
					(non principesche e					con doccia un po’ alla bersagliera, ma c’è di 
					peggio).
					Non ha la piscinetta però ha dei bei divanoni (con tavolini 
					luminosi!) sui quali					si può stare in 3 o 4. Qualcuno fa quasi tutto qui, dopo 
					avere tirato una					provvidenziale tendina.
 Prezzi onestissimi, orario esteso (14-24), ampia scelta di 
					donnine allegre (in
					tight-top e microgonnellino) dalle quali non ho MAI ricevuto 
					una delusione,
					disponibili anche in outcall ST o LT.					Il parco gnocche a me è piaciuto parecchio, sia come età, 
					che come figaggine					che, soprattutto, come dedizione ed abilità.
 Si trova appena fuori dal casino del centro e, oltre a tutto 
					‘sto porcheggio c’è					pure l’ampio parcheggio, che a Pat non è così scontato. 500 
					THB per BBJ
					magistrale, 350 per stanza+beverone, 1k per FS. L’orario 
					migliore è metà
					pomeriggio, purtroppo poco compatibile con le nottate 
					all’Insomnia ...
 Può non essere immediato da trovare, trovandosi in una zona 
					residenziale oltre					la 3 rd Rd (GPS: 12.9282827,100.8922249)
 Accanto al Club4 sono arrivati altri clubbini, che 
					peraltro dovrebbero
					afferire ad un medesimo proprietario, il Carre Blanc (da 
					metà 2016), lo 007, il
					Pirates (dove però non ci sono i divanoni).
 Club4 m’è così piaciuto che, avendo limitate disponibilità 
					spermatiche e
					temporali, non ho esplorato a fondo la concorrenza. Mi è 
					sembrato di capire che
					s’è tentata qualche differenziazione: certamente nelle 
					divise e nell’arredo ma
					nell’impianto filosofico non saprei.
 |  
									| Kate@Club4 |  
									| L'ho conosciuta l'anno scorso (hai visto mai). Per me 
					moooolto bella e
					volenterosissima, anche se ad una prima occhiata la 
					mascellona pare un po’
					travonica.ST con notevole repertorio 1.5k. Disponibile al LT 
									per 2k Idid |  
									| Linly@Club4 |  
									| Il C4 da il suo meglio a metà pomeriggio, direi nella 
					finestra 16-19. Apre alle
					14 e chiude a mezzanotte ma le ladies sono molto libere e 
					dopo una certa ora
					vanno a fare le free lance altrove, all’iBar o direttamente 
					a casa dei
					boyfriends. Io avevo poco tempo e mi sono affacciato verso le 15, giusto 
					per fissarne una
					per la notte. Ho trovato Aong (credo) con capelli corti 
					multicolori, belle
					gambine perfette, longilinea, tatoo&chiodini e moooolto 
					scafata. S’è giusto
					drinkato un po’ sui divanoni con baciozzi e toccatine, più 
					l’accordo (un po’
					vago e senza BF ...) per la sera con eventuale prolunga LT.
					Poi sono tornato più tardi, verso le 22 e, come 
					effettivamente spesso avviene,
					Aong aveva già preso il volo ...
 Comunque sia, per la prima volta, ero l’unico customer. Solo 
					con 4 gnappette,
					carine ma un po’ disinteressate. Ciascuna con il naso 
					infilato nel proprio
					telefono, tutte prese da un furioso cicchettamento. Pure la 
					mamaboss si è quasi
					scusata: è un po’ tardi, e la maggior parte delle ladies 
					sono in giro. Però puoi
					tornare domani dopo pranzo ...
 Ero piuttosto intenzionato e non volevo perdere tanto tempo 
					in giro, così mi
					lascio convincere da una mezza occhiatina di straforo di 
					questa piccola topina
					con capelli deliziosamente intrecciati. La divisa con top e 
					gonnellino
					effettivamente fa la sua zozza figura. Prendo così qualcosa 
					da sbevazzare e la
					piccola sedicente Lily (che si autoscrive come Linly) mentre 
					siamo in piedi
					davanti al bancone del bar, inizia a strusciacchiarsi 
					serpentosamente e guida le
					mia zampacce sotto il gonnellino ... a quel punto il farango 
					è fritto.
					Veloce accordo, esattamente tarato su quel che desideravo: 
					500THB per un’ora di
					BBJ e 300THB tra bevutina e BF. Naturalmente arrotonderò il 
					totale ad un
					millino, tippando la volenterosa Lilly.
 Le stanze sono proprio un po’ sganghere, con lenzuoli che 
					denunciano le fatiche
					di lunghe battaglie e pure il minibagnetto con doccia 
					volante ed acqua calda che
					non funzia bene non mi hanno molto favorevolmente 
					impressionato. Sono altri dei
					motivi per i quali spesso preferisco uno ST ampliato e 
					tippato nella mia casetta
					piuttosto che in questi sgangheroni. 					Comunque sia, tolgo la scarna corazza di Lilly, lei toglie 
					la mia, con la
					differenza che piega tutto per benino ... è un cosa che devo 
					ricordarmi per le
					future occasioni ...
 Vengo lavato amorevolmente dalla sempre sorridente Lilly, 
					con particolare
					attenzione all’attrezzatura di gioco, che inizia così a 
					mostrare un po’ di
					attenzione a quel che succede attorno.
					Che dire, un fantastico BBJ! Con ogni variante possibile. 
					Lilli che ciuccia
					rumorosamente, bocca&mani, mani&gridolini, io in piedi, io 
					seduto, io sdraiato
					... insomma in un’oretta da sogno s’è sperimentato di tutto, 
					grazie soprattutto
					al superlavoro di questi giorni, che porta al risultato di 
					una buona forma
					fisica generale senza però capitolare dopo il primi 20 
					secondi.
					Meravigliosa la sessione del Dr.Grunf accovacciato sul 
					lettone, tipina pure
					accovacciata di fronte ma praticamente tuffata tra i 
					cosciotti grunfosi, con
					culo in favore del grande specchio a parete: veramente una 
					situazione divina che
					vale al 1000% il costo del biglietto.
 Avete presente le zingarelle nostrane: “se mi sbori ochi 
					t’amaso!”? Ecco, Lilli
					mi chiede di avvertirla quando sto per spruzzare, e 
					naturalmente dopo un tempo
					oggettivamente lungo io mi ero proprio dimenticato della 
					questione
					dell’annuncio, tuttavia superlilly lo ha saputo capire 
					benissimo da sola e che
					ha fatto? ha ben impugnato la cloche, maneggiandola alla 
					giusta velocità, ha
					spalancato la bocca, cacciato la meravigliosa linguetta rosa 
					ed ha iniziato a
					strofinarsi il cappellone sulle labbra: puro delirio!
 E’ fantastico e parimenti così lontanissimo dalla mia 
					esperienza occidentale,
					l’atteggiamento di queste sante topine, quasi grate per 
					essere state scelte,
					sempre sorridenti e socievoli, da risultarmi insondabile.
 Sistemata la questione spruzzatoria, bonificata la palude 
					bavosa, ripassati per
					il mutuo lavaggio&asciugatura l’ho pettinata (vero neh! se 
					non è
					rincoglionimento questo) s’è passati alla fase di mutuo 
					racconto delle vite,
					sdraiati sul lettone, in penombra, stordito dal mix di 
					svagatezza,
					irresponsabilità e spossatezza, a scambiarsi qualche altra 
					gentilaggine
					accarezzatoria ... insomma, pustziane e tzigane magari sono 
					più alte, hanno visi
					splendidi e pure delle tette ma, in quanto a customer-care, 
					qui siamo su
 un’altra galassia.
 |  
									| Io sono un po’ una talpa di mio, poi al Club4 è piuttosto 
					buio, e poi sono
					obnubilato dallo scambio continuo figa-vs-sonno, per cui a 
					me è sembrato spesso
					che ci fossero nuovi motivi di interesse, anche al variare 
					della fascia oraria. Invece più d’una volta, individuata l’eletta, questa 
					sembrava riconoscermi
					piuttosto bene: ‘caro farango, io ti ho visto pure ieri 
					pomeriggio, lunedì sera
					e il giorno 31 dopo pranzo, sei stato con X, Y e Z ma a me 
					non mi hai neppure
 dato un quarto di pacca sul culo.Insomma, dopo ben un giorno di armistizio mi sentivo 
					ricaricato, così, visto che					in passato avevo promesso ad Ou di stare con lei al Club 4 
					ci sono tornato, ma					quando ho chiesto di lei ho avuto una sorpresa: dal 
					magazzinetto nel retro, dove					ogni tanto si rintanano a dormire, mangiare o ciappinare, 
					arrivano due Ou!
 Una, che mi è sembrato di vedere per la prima volta, è una 
					thai molto classica,					nasino curvo dell’Isan, carnagione scura, mascella robusta 
					con accenno di					prognatismo (ma sempre con grazia, neh! ) capelli neri 
					lunghi e sorridente. Non è					giovanissima ma ho sentito il colpo di fulmine ... 
					probabilmente dovuto al filo					di tette in più rispetto alle colleghe (09443.405xx). E poi 
					l’altra Ou,					l’originaria destinataria della mia promessa: minuta, 
					scattante, pancino					chiodato delizioso, capelli corti colorati di giallo, verde 
					e rosso. Piena di					tatuaggi e con un po’ di chiodi su orecchie e lingua (cosa 
					che, appena può,					mostra con gran soddisfazione).
 Che potevo fare?
 Le ho acchiappate entrambe! Mamasan mi ha pure fatto lo 
					sconto comitiva sul
					barfine.
 Dopo un veloce scambio di numeri di telefono ed accordi per 
					LT per i prossimi
					giorni ci siamo concessi una piccola piacevole sessione di 
					appuntitura della
					matita sui divanoni, prima di ascendere ai piani superiori.
 Questi divanoni per me sono una specie di feticcio: 
					moquettati in fantasia
					tigrato-marmorizzata, marezzati di vita che quasi parlano. 
					Permettono di
					affacciarsi ergonomicamente su un tavolino che un architetto 
					dalla singolare
					percezione del mondo, ha provvisto di lampadìdina e 
					futuristico rivestimento
					opalescente, forse ispirato dal sommergibile del capitano 
					Nemo. In questi due
					metri quadri i nostri angeli passano molta della loro 
					giornata e, se non hanno
					un alloggio a Pattaya, della notte.
 Comunque sia, lasciando stare il contenuto e tornando invece 
					al luccicante
					involucro di un meraviglioso pacchetto regalo che, nel 
					qui&ora della presente
					cronachetta, ha la forma artistica del divano del Club4: 
					ancora una volta scopro
					quanto sia starato il metro anagrafico del farango nei 
					confronti di queste					meraviglie della natura: quelle che io credevo fossero degli 
					angeli poco più che					ventenni sono in realtà in vista della loro terza decade e, 
					neanche a dirlo,
					mamme da tempo ...
 Comunque sia la chiacchierata, che ha coinvolto anche una 
					manciata di altre
					pollastre non tanto affaccendate, ha toccato le vette più 
					alte della cultura
					buddista: ‘guarda che se non hai un gran cazzo mi arrabbio! 
					’, ‘No perché a me
					piacciono grandi’, ‘Si ma anche lunghi’, ‘Si ma l’importante 
					è che resti duro’,
					‘E poi la sborrata deve essere tanta, io oggi non ho 
					pranzato, uah uah uah ... ’
					Nel mentre io brandivo la cannuccetta del mio pineapple 
					juice come modellino
					dimensionale della mia attrezzatura stremata da giorni di 
					abuso ... ‘beh almeno
					avrà un buon sapore, a me piace ciucciare una pineapple’ uah 
					uah uah ... insomma
					tra il caldo, la birra (che non reggo) e la mancanza di 
					sonno, nel paradiso
					infernale di Pattaya ci si riduce a delle forme di vita che 
					stanno a metà tra lo
					straccio per i pavimenti e un adolescente particolarmente 
					rincoglionito
					dall’overdose testosteronica.
 Mi hanno prelavato (e poi pure 
					post-insaponato/lavato/asciugato) e s’è partiti
					nella stanza con lettone e divanone in pelle nera.
					Che dire? due maestre! La Ou tatuata più portata per la 
					norcineria pesante e
					l’altra forse più dolce ma di più solida esperienza.
 Dato il mio stato c’è voluta una notevole dedizione per 
					portarmi al momento in
					cui la lady dice “oh no, finish?”.
 Ho tamburato a mitraglia questi due carri armati per 
					un’oretta in ogni modo
					senza il minimo segno di cedimento. Ad un certo punto 
					pensavo che sarei, pur
					piacevolmente, passato dal trombaggio alla trombosi.
					Non si sono tirate indietro di fronte a nulla, mi bastava 
					chiedere per vedere
					prima un sorriso e poi la stampa 3D dei miei desideri.
 Non sono bravo a descrivere tecnicamente il tipo di sexasana 
					che s’è praticato,
					dato pure lo stato straccioapavimenticolo sia della mia 
					percezione che della
					componente mnemonica. Hanno voluto davvero provare il cazzo 
					inzuppato nel
					pineapple juice, io non ci potevo credere, really? Really? 
					REALLY you want to
					try it?!!
 Alla domanda what are you going to do with my poor pineapple 
					juice? la risposta
					è stata: taci&guarda!
 Mi resta comunque un profondo stato di pace interiore quando 
					penso al groviglio
					di bocche e di mani di quelle due meraviglie sempre 
					sorridenti, che al momento
					topico si mettono entrambe in traiettoria, bocca spalancata, 
					linguetta
					guizzante, manina operosa rivendicando “we like your honey, 
					cum on me pleeease! ”
					Sapete com’è, a Pattaya si è come immersi in una specie di 
					nebbia fatta di
					meravigliose gambette perfettamente modellate che ti girano 
					attorno, culi
					parlanti, scollature abbronzate, tutto alla portata della 
					punta delle proprie
					dita
 |  
									| Insomma è come respirare testosterone e quindi ho convocato 
					a casa la Ou
					colorata il giorno successivo. Volevo solo un po’ di BBJ 
					pomeridiano, senza					neppure desiderare proprio di pretendere di spruzzacchiare 
					ancora qualcosa dopo					la strizzata del giorno precedente. Quel che ho avuto, per 
					meno di un paio di					insignificanti millini (tariffa che ho promosso io, 
					superando credo le					aspettative di Ou), è consistito in un paio d’ore di BBJ, 
					con pre e post lavaggi					completamente assistiti. Anche se dire BBJ è riduttivo, 
					direi meglio arte orale.					Insomma credo circa TUTTO quel che si può fare di piacevole 
					con una bocca e due					adorabili manine. Non sono un gran frequentatore della 
					cinematografia specifica,					tuttavia credo che Ou mi abbia mostrato lo stato dell’arte 
					di settore,					implementando idee che in genere gli umani, a partire da me, 
					ignorano					largamente. Direi di essere stato beneficato da una specie 
					di multicentrum della
					pompa, dall’A alla Z. (postilletta da niente: Naturalmente avverto, in 
					sottotraccia che stride un po’					pubblicare di questa roba, proprio in questi giorni pieni di 
					tristezza, ma io
					credo che un buon modo per rispondere alla morte possa 
					passare invece attraverso
					una intensa manifestazione di vita.)
 |  
									| Altri Gentz Club |  
									| Ho fatto visita al ClubM (3Rd Rd Soi24) in un 
					paio di occasioni,
					giusto sulla fiducia, ma ne posso testimoniare solo la fase 
					decadente. Un
					terzetto di sbadiglianti che appena sentivano tracce di vita 
					in avvicinamento si
					affacciavano sulla sgangherata porticina cantando come le 
					bisnonne delle sirene
					del Chao-Phraya. HeavenClub: mi ci sono imbattuto per caso girando 
					in moto. Avevo
					altro da fare e mi sono giusto fermato a guardare 
					l’ingresso: marmi, colonne,
					fontanelle, statuine neoclassiche e macchinozzoni. Insomma 
					... sono scappato.
 
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